letta renziL'assemblea di Palazzo Madama si confronterà con il disegno di legge di conversione del dl sul finanziamento pubblico ai partiti solo se la commissione Affari costituzionali concluderà l'esame sul complesso degli emendamenti. La Commissione presieduta da Anna Finocchiaro attende infatti il via libera della commissione Bilancio sulla copertura finanziaria delle proposte di modifica al testo base. Lungaggini in grado di conclamare il malumore tra i diversi schieramenti politici; molti temono che l'abolizione di ogni tipo di finanziamento possa rivelarsi un boomerang in grado di minare il principio di rappresentanza. Nell'ambito dell'indagine conoscitiva tra il Fisco ed i contribuenti, la commissione Finanze ascolterà i rappresentanti della Fondazione commercialisti italiani e della Consulta nazionale dei CAF. La commissione Lavori pubblici proseguirà l'esame, per il parere al Governo, dei due Dpcm sulla privatizzazione delle Poste e dell'Enav, mentre la commissione Industria ascolterà i delegati di Cigl, Cisl, Uil, Ugl e Unindustria Pordenone per fare il punto sulla vertenza Electrolux e sulle prospettive dell'azienda. I lavori della commissione Sanità saranno aperti dall'indagine conoscitiva sul caso “Stamina” e andranno avanti con le audizioni connesse all'iter di alcuni disegni di legge sull'autismo. In commissione Territorio proseguirà il vaglio delle proposte di atti comunitari sulle “limitazioni inquinanti di combustione medi” e sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici.

L’Aula di Montecitorio concluderà, nella tarda mattinata, l’esame del contestatissimo dl “Carceri” per poi passare al dl “Destinazione Italia”, articolato sul quale il Governo sembrerebbe intenzionato ad apporre la questione di fiducia. Decisione che potrebbe già essere comunicata durante la conferenza dei capigruppo prevista per le 15.30. Il decreto prevede un taglio di 850 milioni delle bollette elettriche, che dovrebbe andare soprattutto a vantaggio delle imprese. È prevista inoltre una sospensione delle cartelle esattoriali per quelle imprese in grado di dimostrare di essere titolari di crediti certi ed esigibili nei confronti dello Stato; vi sono poi dei crediti d'imposta per le somme impiegate su ricerca e sviluppo, misure per favorire l'internazionalizzazione delle aziende e la riqualificazione produttiva degli stabilimenti situati nelle aree di crisi industriale. La commissione Affari costituzionale si occuperà, in sede referente, del dl “milleproroghe”; durante la seduta di ieri, il relatore ha illustrato le misure contenute nel decreto e le modifiche introdotte a Palazzo Madama. In commissione Ambiente continuerà il vaglio degli schemi di decreto legislativo sulla restrizione dell'uso di determinate sostante pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e sulla prevenzione e riduzione dell'inquinamento. In commissione Trasporti si svolgerà l'audizione dell’amministratore delegato di Poste italiane SpA, Massimo Sarmi, sull’ipotesi di cessione da parte dello Stato di una quota del capitale di Poste italiane. La commissione Affari sociali continuerà ad occuparsi dello schema di decreto legislativo sull'assistenza transfrontaliera e della relazione sullo stato di attuazione della legge 194/1978 (norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza).

Intanto, il governo di Enrico Letta deve fronteggiare i malumori interni alla maggioranza. Nella coalizione si fa sempre più forte la richiesta di un “tagliando” in grado di aprire la strada ad un Letta-bis. I più decisi sono gli alfaniani del Nuovo centrodestra, supportati dall'ala del Pd vicina a Cuperlo, che non vogliono aspettare l'approvazione della legge elettorale. I partiti che sostengono l'Esecutivo – secondo i Ministri Ncd – devono siglare il nuovo patto con Palazzo Chigi prima della conclusione dell'iter dell'Italicum. Accordo su cui rischiano di pesare le strategie tutte interne al Pd, diviso tra chi sogna un tandem Letta-Renzi e chi – anche nella segreteria del sindaco di Firenze – è pronto a giurare eterna fedeltà al Premier. In attesa della fine del confronto interno alla maggioranza, a far discutere è la costituzione di parte civile del Senato nel procedimento penale sulla cosiddetta “compravendita dei senatori”. La decisione ha scatenato la durissima reazione di Forza Italia; quella del presidente Grasso viene considerata una decisione politica “figlia del peggior giustizialismo”.



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