L'aula del Senato si misurerà con il disegno di legge di conversione del “decreto Lavoro”, provvedimento sul quale potrebbe anche essere apposta la questione di fiducia. Grazie ad otto emendamenti presentati dall'esecutivo sono state modificate quelle parti del provvedimento, inserite durante l’esame alla Camera, che avevano scatenato mille polemiche. Viene quindi cancellato l'obbligo di assunzione per le aziende che oltrepassavano il tetto del 20 per cento del numero di precari; le sanzioni saranno solo economiche, con delle multe da comminare ai datori di lavori. L'accordo raggiunto tra la maggioranza del Pd e il Nuovo centrodestra non soddisfa comunque la sinistra del Pd e gli ambienti vicini al sindacato, non è quindi scontato che la legge venga promulgata nella versione che uscirà da Palazzo Madama. La giornata di oggi sarà poi cruciale per il futuro delle riforme costituzionali volute da Matteo Renzi: in commissione Affari costituzionali si metterà ai voti la proposta di assumere come testo base il ddl – con le modifiche frutto di una trattativa durata settimane – proposto da Palazzo Chigi. Il dialogo tra i vari partiti continua a essere caratterizzato da una forte contrapposizione e l'accordo raggiunto a margine della direzione del Pd potrebbe venir meno alla prima difficoltà. Il dl con cui si introdurrà il “Bonus Irpef” sarà analizzato dalle commissioni Bilancio e Finanze che dovranno cercare di superare i rilievi sulle coperture avanzati dagli uffici. Le commissioni Lavori pubblici e Territorio continueranno i lavori sulla conversione del decreto-legge su emergenza abitativa e comparto edile. Le commissione congiunte Industria del Senato e Attività produttive della Camera svolgeranno audizioni informali nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica; saranno ascoltati l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), le Associazioni ambientaliste, il Gestore servizi energetici SpA (GSE), le Associazioni dei consumatori, l'Associazione italiana riscaldamento urbano (AIRU), la CONSIP, la Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia (FIRE), il Coordinamento fonti rinnovabili ed efficienza energetica (FREE), l'Acquirente Unico SpA (AU) e Ricerca sistema energetico SpA (RSE). Il decreto-legge su stupefacenti e farmaci off label sarà invece esaminato dalle commissioni Giustizia e Sanità.
Alla Camera saranno discusse e votate alcune mozioni. Tra queste si segnalano quelle presentate da Sel, Lega e MoVimento 5 stelle in materia di nomine di competenza del Governo nelle società a partecipazione pubblica. Nel tardo pomeriggio proseguirà invece la discussione sulla conversione del dl recante misure urgenti per l'avvalimento dei soggetti terzi per l'esercizio dell'attività di vigilanza della Banca d'Italia. In commissione Affari costituzionali proseguirà l'iter delle proposte di legge sulla modifica della normativa per la concessione della cittadinanza italiana e sul conflitto di interessi. La commissione Ambiente procederà, nell'ambito dell'esame del disegno di legge collegato alla legge di stabilità 2014 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, all'audizione informale di rappresentanti dell'ISPRA, dell'ANCI, della Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, dell'Istituto Superiore per la Sanità di Rete Imprese Italia e di Federambiente. Il dl sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e le proposte di legge per il contrasto della ludopatia saranno all'attenzione della commissione Affari sociali.
Matteo Renzi si butta a capofitto nella campagna elettorale per le europee. Il presidente del Consiglio sa bene che il voto del 25 maggio diventerà un referendum sul suo operato, per questo motivo sarà necessario rivendicare i risultati raggiunti e attuare nel più breve tempo possibile il programma politico del governo. Tutto ruota intorno agli 80 euro in busta paga e alle politiche per lo sviluppo e la crescita. Il segretario del Pd e la maggioranza dovranno chiarire come sarà resa strutturale la manovra sul bonus Irpef, ad oggi infatti non si sono ancora individuate le risorse per finanziare la misura nel 2015. L'Unione europea potrebbe inoltre rivedere al ribasso le prospettive di crescita del Paese, numeri, che se confermati, provocherebbero un avvitamento dal punto di vista della finanza pubblica. Un rallentamento della ripresa causerebbe infatti una diminuzione del gettito fiscale e la conseguente diminuzione dei denari a disposizione dello Stato.
Intanto Palazzo Chigi ha confermato che entro l'anno saranno privatizzate Poste ed Enav. Il prossimo passaggio fissato è l'esame in preconsiglio dei Ministri dei Dpcm che avverrà mercoledì prossimo.