Alle 13 il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale e di un componente del Consiglio superiore della magistratura. Secondo le indiscrezioni della vigilia, i colloqui tra le varie forze politiche non avrebbero ancora individuato candidati in grado di centrare il quorum previsto dalla legge fondamentale. Il Pd avrebbe deciso di puntare su Silvana Sciarra, che potrebbe godere dell'appoggio del Movimento 5 stelle. Forza Italia non sarebbe stata invece capace di individuare nomi in grado di incontrare il convinto sostegno di tutti i settori della maggioranza. I grillini sanno di poter essere decisivi, Pd e Forza Italia potrebbero infatti decidere di votare un loro candidato nel tentativo di creare una maggioranza trasversale per i due giudici da mandare alla Consulta. La mattinata sarà dunque importante per capire se si riuscirà a evitare l'ennesima fumata nera.

L'assemblea del Senato sarà impegnata per una riunione interparlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC). Sarà quindi accantonata la consueta attività legislativa. Anche molte delle Commissioni permanenti hanno deciso di sospendere i propri lavori per favorire la partecipazione alla sessione interparlamentare. La commissione Finanze svolgerà le audizioni di rappresentanti di ABI e CNCU nell'ambito dell'istruttoria della proposta di legge per la riforma del prestito vitalizio ipotecario. La commissione Ambiente svolgerà invece l'audizione informale del Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulle problematiche relative al ruolo dei consorzi nella gestione delle dinamiche connesse con il recupero e il riciclo dei rifiuti, anche alla luce degli standard e degli obiettivi comunitari.

Entro la seduta di oggi dovrebbe arrivare il voto finale sul disegno di legge di conversione del dl sulla riforma del processo civile e l'introduzione del “divorzio breve”. In mattinata si dovrebbe concludere il voto sugli ordini del giorno mentre in serata potrebbe invece riprendere il dibattito sulle mozioni per il rilancio economico e occupazionale del Mezzogiorno; per il sostegno delle politiche di genere; per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione degli immigrati clandestini e per i richiedenti asilo. La commissione Affari costituzionali porterà avanti il confronto sulle proposte di legge relative alla modifica della seconda parte e del Titolo V della Costituzione, argomento sul quale peseranno i nuovi equilibri tra Pd e Forza Italia. La legge di stabilità e il disegno di legge contente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017 continueranno il proprio iter in seno alla commissione Bilancio, in attesa della presentazione degli emendamenti che andranno depositati entro le 13 di domani. Nel frattempo, molte delle Commissioni permanenti continueranno l'esame delle parti di competenza della manovra finanziaria e le relative tabelle allegate. In commissione Ambiente sarà analizzato lo schema di decreto ministeriale recante approvazione delle linee guida concernenti le modalità di fornitura dei dati di potenza degli impianti radiomobili da parte degli operatori e la determinazione dei fattori di riduzione della potenza degli impianti stessi. La commissione Ambiente e la commissione Attività produttive continueranno il confronto sulla proposta di nomina Antonio Agostini a direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN).

Rischia di complicarsi la partita delle riforme istituzionali. Ieri si è infatti incrinato il Patto del Nazareno tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi; il presidente del Consiglio vorrebbe infatti imporre una netta accelerazione sull'approvazione di una nuova legge elettorale. Testo che secondo il segretario del Pd dovrebbe essere approvato entro la fine dell'anno. Un'istruttoria a tappe forzate che, tuttavia, sembra molto difficile da realizzare: c'è da approvare una legge di stabilità e da convertire alcuni decreti legge. L'inquilino di Palazzo Chigi vorrebbe introdurre un premio per la lista e una soglia di sbarramento al 5 per cento, ipotesi che non troverebbero il sostegno di Ncd, Scelta civica e Udc. Formazioni i cui voti restano decisivi a Palazzo Madama. A prescindere dal “nuovo” Italicum, Renzi ostenta sicurezza, incurante di fronde interne al Pd e opposizioni.



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