Dopo che nella giornata di ieri è stato approvato in via definitiva il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 e l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi questa mattina a partire dalle 9.30 per proseguire l’esame del ddl cinema . Successivamente, dalle 16.00, sono previste le interrogazioni a risposta immediata al Ministro della difesa Roberta Pinotti sulla posizione dell'Italia nell'ambito della strategia di difesa comune europea e sul dispiegamento del contingente militare italiano in Libia.

La prossima settimana avrebbe dovuto iniziare a Palazzo Madama l’esame del ddl Concorrenza: dopo nove mesi di esame in seconda lettura al Senato e il via libera da parte della Commissione Industria prima della pausa estiva, sembrava che l'iter del ddl potesse concludersi con l'approvazione, dopo un esame lungo e travagliato, entro l'autunno. Invece così non sarà: come confermano fonti di Governo e di maggioranza, l'approvazione da parte del Senato potrebbe slittare a dopo il referendum costituzionale (fissato al 4 dicembre) per evitare una discussione parlamentare estremamente delicata e fortemente divisiva, ad esempio su norme come la Booking, le Srl semplificate, gli sconti rc auto. A questo punto sembra molto probabile che il provvedimento, complice anche la sessione di bilancio, scavalli addirittura il 2016. Se questa circostanza dovesse realizzarsi, l'approvazione definitiva del ddl Concorrenza, varato con grandissima enfasi dal Governo nell’ormai lontano 2015, potrebbe arrivare a quasi due anni dalla sua presentazione. Dopo l'ok del Senato, infatti, il disegno di legge dovrà tornare alla Camera per il terzo e probabilmente ultimo passaggio. Ieri però il Ministro dello sviluppo economicoCarlo Calenda, in audizione nelle Commissioni Industria del Senato e Attività produttive della Camera, ha ribadito che “ Lo slittamento del provvedimento sulla concorrenza non è un fatto acquisito. Il calendario lo stiamo decidendo con il Governo; per me rimane l'idea che debba passare in aula prima del referendum. La ritengo una legge ottima e il ritardo non è assolutamente una cosa positiva".

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo alla disciplina della dirigenza della Repubblica sul quale svolgerà diverse audizioni. La Commissione Giustizia svolgerà alcune audizioni nell’ambito della discussione del ddl in materia di comunicazioni interdittive antimafia. La Commissione Bilancio proseguirà l’esame della nota di aggiornamento del DEF 2016. La Commissione Finanze si confronterà sull'affare assegnato relativo al rapporto "Italia - Rafforzamento della governance e dell'efficacia delle agenzie fiscali" predisposto dal Fondo monetario internazionale, e al rapporto "Amministrazione fiscale italiana" predisposto dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. LaCommissione Sanità esaminerà l’Atto comunitario sui prodotti fitosanitari e sui biocidi, mentre la Commissione Territorio riprenderà l’esame dei ddl sulle isole minori e sulle aree protette.

Passando all’altro ramo del Parlamento, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 10 per proseguire l’esame del decreto-legge contenente misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di cassazione, per l'efficienza degli Uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa, e delle disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Giustizia, in sede riunita con la Lavoro, ascolterà il Ministro dell’agricoltura, Maurizio Martina, nell'ambito dell'esame della proposta di legge in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo. La Commissione Bilancio si confronterà sulla nota d'aggiornamento del DEF 2016. La Commissione Finanze esaminerà una risoluzione sull’introduzione dell'obbligo di trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate delle operazioni IVA e sulla semplificazione dei controlli per i contribuenti che assicurino la tracciabilità dei pagamenti, e si confronterà sulle pdl relative alla comunicazione e la diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato. In sede riunita con la Attività produttive esaminerà invece le risoluzioni sulle iniziative per incentivare gli investimenti nei settori dell'industria tessile e calzaturiera.

La Commissione Cultura, in sede di Comitato ristretto, proseguirà l’esame delle pdl sull’introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale d'istruzione. La Commissione Ambiente si confronterà sullo schema di DPR relativo all'individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. In sede riunita con la Attività produttive ascolterà i rappresentanti dell’ANCI, di Legambiente e del WWF sul dlgs per l’individuazione dei procedimenti oggetto di autorizzazione e segnalazione certificata d'inizio attività (SCIA 2). La Commissione Trasporti proseguirà l’esame della pdl per l’istituzione del Comitato nazionale per la navigazione interna e per l’Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada. La Commissione Affari sociali riprenderà i lavori, in sede di Comitato ristretto, sulle norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari.

Nuove tensioni in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Nella giornata di ieri ilMovimento 5 Stelle e Sinistra Italiana hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio denunciando che ilquesito è uno spot pubblicitario ingannevole e non conforme alla legge; oltre al Codacons, dunque, anche i partiti di opposizione provano per via giudiziaria a correggere il quesito. Gli avvocati Enzo Palumbo e Giuseppe Bozzi, impegnati anche nella difesa dei ricorrenti messinesi alla Consulta nel giudizio per l’incostituzionalità dell'Italicum, sostengono per conto di M5S e Si la mancata indicazione "degli articoli" revisionati e definisce "improprio" il riferimento al contenimento dei costi della politica. L'esposto mette all'indice il Decreto della Presidenza della Repubblica che ha indetto il referendum ma, chiariscono subito ambienti del Quirinale, la formulazione del quesito "è stato valutato e ammesso, con proprio provvedimento, dalla Corte di Cassazione" in base a quanto previsto dall'art 12 della legge 352 del 1970, e riproduce "il titolo della legge, come approvato dal Parlamento". La Cassazione, che ha accolto il quesito ammettendo il referendum, non interviene mentre i due fronti politici si scatenano. "Non si può avere paura della verità, è la Cassazione che ammette il quesito, non il Governo", contrattacca il Ministro per le riforme e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi dal salotto di Porta a Porta. "Nessun genio del male, è il testo della riforma su cui entrambi i fronti hanno già raccolto le firme", ha ribattuto il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Ieri è anche terminata la due giorni di incontri di Beppe Grillo con i parlamentari del Movimento 5 Stelle, durante la quale il leader, con Davide Casaleggio al suo fianco, ha registrato i molti e crescenti malumori nel Movimento. Ha invitato tutti alla calma ma, di fatto, non ha annunciato alcuna rivoluzione interna al di là del suo pieno ritorno in campo. Dal blog, Grillo ribadisce un concetto: "Chi va contro le regole non deve restare all'interno della comunità". Nel suo post l'ex comico rilancia la votazione online sulle modifiche al regolamento interno da inserire nel Non Statuto e specifica che i tre probiviri che decideranno dei casi di violazione saranno eletti in Rete: è una risposta alle molte richieste dimaggiore democrazia interna ma anche un modo per costruire un filtro alla sfilza di ricorsi degli espulsi. "Non sarò solo io a decidere delle espulsioni" spiega Grillo ammettendo che i tre probiviri "faranno da paravento anche a me, perché ricevo una querela al giorno". L'obiettivo generale resta quello della compattezza, soprattutto in vista dellacampagna referendaria, ma le tensioni interne sembrano comunque rimanere: basti pensare che solo a inizio settimana il Sindaco di ParmaFederico Pizzarotti ha lasciato rumorosamente il movimento, che le difficoltà nella gestione del Comune di Roma crescono e la questione dell’assessore Muraro potrebbe esplodere da un giorno all’altro.

 



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