Nel pomeriggio i disegni di legge costituzionali sulla riforma dello statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia saranno al centro dei lavori del Senato, chiamato a votarli in prima lettura. Nel corso della serata riprenderà inoltre il confronto sulle proposte in tema di agricoltura sociale. La commissione Affari costituzionali vaglierà i presupposti costituzionali dei decreti-legge sul recepimento della sentenza della Corte costituzionale in materia di rivalutazione delle pensioni e sulla sicurezza e il controllo del territorio. Riprenderà inoltre l'istruttoria delle riforme costituzionali, tema molto sentito dalla maggioranza e dal governo, con la lettura della relazione della presidente Anna Finocchiaro. Una partita in cui conterà l'approdo ad un punto di caduta con le istanze della minoranza dem, verso la quale, si sottolinea in ambienti renziani, c'è la volontà di un'apertura ma senza toccare l'articolo 2, che prevede l'elettività indiretta dei senatori. Ed è proprio su questo punto che ruoterà il dibattito. Secondo il documento di venticinque senatori della minoranza, una modifica dell'art. 2 è necessaria in seguito ad una correzione, apportata nel testo approvato alla Camera, che disciplina come “la durata del mandato dei senatori coincida con quella degli organi delle istituzioni territoriali dai - e non più 'nei' - quali sono stati eletti”. In commissione Finanze proseguirà l'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge sulla riorganizzazione delle attività di consulenza finanziaria. Dalle 14 le proposte sulla riforma del sistema radiotelevisivo pubblico continueranno ad essere al centro dei lavori della commissione Lavori pubblici. Il disegno di legge sulle aree industriali dismesse proseguirà il suo iter in seno alla commissione Industria. La commissione Sanità si confronterà sui provvedimenti in materia di screening neonatale e assistenza ai senza fissa dimora.

L'assemblea della Camera porterà avanti la discussione sulle mozioni concernenti iniziative volte a sospendere le procedure di espropriazione relative ad immobili adibiti ad abitazione principale e iniziative di competenza in relazione alla vicenda della cooperativa "Il Forteto". Successivamente saranno esaminate e votate le questioni pregiudiziali riferite al disegno di legge di conversione del dl recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria. Sarà inoltre discusso il testo unificato sull'autismo. In serata prenderà il via il dibattito sul ddl “La buona scuola”, provvedimento che sarà al centro dei lavori parlamentari per tutta la settimana e sul quale si scaricheranno le tensioni tra maggioranza e opposizioni. La commissione Affari costituzionali proseguirà l'esame degli articoli e degli emendamenti del ddl “Madia” sulla riforma della Pubblica amministrazione. Le commissioni Finanze e Attività produttive, esaurito il ciclo di audizioni informali, riprenderà l’esame del disegno di legge in materia di concorrenza e mercato. La delega al governo per l'attuazione delle direttive Ue sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali sarà al centro dell'ordine del giorno della commissione Ambiente.

Il premier greco Tsipras mette a punto la strategia con cui affronterà i colleghi e le istituzioni della zona euro a Bruxelles. Per prima cosa ha sostituito il troppo contestato Varoufakis con Euclid Tsakalotos, a cui aveva affidato i negoziati dopo che l'Eurogruppo sfiduciò l'ex titolare delle Finanze. Secondo: avverte la Merkel che oggi porterà all'Eurosummit le sue proposte, compresa la richiesta di alleggerire il debito che non avrà cammino facile, perché per Berlino “non è un tema”. Merkel e Hollande decidono di tenere la porta del negoziato aperta, ricordando però a Tsipras che l'Eurozona è fatta da altre 18 democrazie, il cui parere conta quanto il suo. La sfida di Atene è anche contro il tempo: senza nuovi aiuti il 20 luglio farà default verso la Bce, e anche le sue banche rischiano il collasso per mancanza di liquidità, tanto che il Governo ne ha prolungato la chiusura almeno fino a domani, nonostante la Bce abbia confermato - ma non aumentato - la liquidità d'emergenza (Ela). Matteo Renzi, dopo alcune prese di posizione in sintonia con Berlino, torna a chiedere che l'Europa abbandoni l'austerità per tornare a puntare sulla crescita. Per il premier la parola d'ordine deve essere “politica”. Il tempo di “parametri e numeri è finito”.



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