Il Senato proseguirà l'esame del collegato alla Finanziaria contenente “Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agricolo, agroalimentare e della pesca”. Alle 16:00 il Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, risponderà ad alcune interrogazioni urgenti relative a crisi aziendali e in materia energetica, con particolare riguardo a fonti rinnovabili e ad attività estrattive. La commissione Affari costituzionali inizierà l'analisi del disegno di legge delega di riforma del Terzo settore, testo già approvato dalla Camera. Le commissioni Finanze di Senato e Camera audiranno il viceministro dell'Economia, Luigi Casero, in merito agli schemi di decreto legislativo attuativi della cosiddetta “Delega fiscale”. I rappresentanti di Terna e Ispra saranno ascoltati dalle commissioni Industria e Ambiente nell'ambito dell'istruttoria del “Pacchetto Unione dell'energia”. In commissione Sanità proseguirà l'illustrazione degli emendamenti presentati alle proposte di legge sul riutilizzo dei farmaci; successivamente i relatori dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale replicheranno alle osservazioni avanzate dagli altri commissari.

Per la giornata di oggi non sono previste sedute dell'assemblea della Camera. Ieri, infatti, i deputati hanno votato tutti i provvedimenti inseriti nell'ordine del giorno dalla Conferenza dei capigruppo. È stato convertito in legge il dl sullo svolgimento contemporaneo del prossimo turno di elezioni amministrative e regionali e sono state approvate le mozioni su IMU agricola, profughi in Siria e “Iniziative volte a garantire agli enti locali adeguati trasferimenti di risorse, con particolare riferimento a quelli necessari per l'espletamento dei servizi sociali essenziali, anche in relazione alle disposizioni della legge di stabilità per il 2015”. Diversi uffici di presidenza delle Commissioni permanenti, a causa dell'assenza di lavori d'Aula, hanno deciso di non tenere nessuna seduta a differenza di quanto deciso in precedenza. Le commissioni Ambiente e Attività produttive proseguiranno l'audizione dei rappresentanti di Enel in merito all'istruttoria del “Pacchetto Unione dell'energia”. Nella tarda mattinata il governo di presenterà in commissione Affari sociali per rispondere ad alcune interrogazioni in materia di politiche sanitarie.

La nuova legge elettorale ha superato il vaglio di costituzionalità ottenendo così la firma del presidente della Repubblica. Notizia accolta con favore dalla stampa estera e dagli osservatori internazionali. “È un passo avanti nel percorso delle riforme istituzionali e strutturali intrapreso dall'Italia e nel medio termine rafforzerà il profilo di credito del paese riducendo i rischi politici che gravano sulle politiche economiche e di bilancio”, è il giudizio dell'agenzia di rating Fitch secondo la quale “gli ultimi dati indicano che l'Italia quest'anno uscirà finalmente dalla sua profonda recessione”. In una nota di commento, che non implica alcuna azione sul rating, anche Moody's segnala come l'approvazione della riforma elettorale sia “credit positive”, abbia cioè un impatto positivo sul merito del credito, “se accompagnata dalla riforma del Senato”. Anche il Financial Times affida a un editoriale l'analisi sulla nostra riforma elettorale con cui “Renzi scuote la scricchiolante governance italiana”. Il quotidiano finanziario britannico plaude per l'evolversi del programma di riforme del premier italiano ma solleva anche qualche dubbio. Non ultimo quello secondo cui “il primo ministro non è arrivato al potere dopo un'elezione legislativa”. Intanto il governo dovrà presto fare i conti con il dispositivo della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'articolo della “legge Fornero” con cui veniva sospesa per due anni l'indicizzazione delle pensioni. Una decisione che potrebbe portare il Tesoro a sborsare oltre 16 miliardi nel breve periodo. Il governo è alla ricerca di una soluzione che tenga insieme il rispetto delle indicazioni della Corte - anche per evitare di incappare in nuovi stop in futuro - e la tenuta della finanza pubblica, sempre sotto la lente Ue. Sempre che si scelga la via, e questo è il vero nodo da sciogliere, di rimborsare tutto a tutti. Perché sul punto l'unica certezza, al momento, è che la sentenza è “autoapplicativa”, come spiegano giuristi e fonti vicine alla Consulta stessa. Dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale sarà obbligatorio rispettarne il contenuto e procedere ai rimborsi. Palazzo Chigi e il Mef stanno però studiando un intervento “modulare e progressivo”.



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