Al via il terzo giro di consultazioni

Oggi, a sessantatré giorni dal voto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella darà il via al terzo giro di consultazioni al Quirinale. In una sola giornata il Capo dello Stato rivedrà per la terza volta i rappresentanti dei gruppi parlamentari: alle 10 incontrerà il Movimento 5 Stelle, alle 11 la coalizione di centrodestra, alle12 il Partito Democratico, alle 16 Liberi e Uguali, alle 16,20 le Autonomie al Senato assieme a Sudtiroler VolksPartei e Union Valdotaine, alle 16,40 il gruppo Misto del Senato, alle 17 il Misto della Camera, alle 17,30 il presidente della Camera Roberto Fico e alle 18 il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.

Di Maio pronto a fare un passo indietro per un governo con la sola Lega

Sono strade ugualmente strette quelle che portano al governo politico Movimento 5 Stelle - Lega da una parte o al governo istituzionale dall'altra: a poche ore dal terzo giro di consultazioni al Quirinale, le forze politiche sono ancora alle prese con veti e controveti che non facilitano il lavoro del Presidente della Repubblica e, di fatto, avvicinano le elezioni anticipate.

Neppure la novità annunciata da Luigi Di Maio, pronto a un passo indietro per favorire la nascita di un governo politico M5S-Lega, sembra potere sbloccare la situazione: il capo politico pentastellato ha calato l'ultima carta prima di sedersi davanti a Mattarella e, dallo studio di Lucia Annunziata, ha lanciato l'appello a Salvini: “Sediamoci attorno a un tavolo e cerchiamo una personalità che rappresenti l'elettorato”.

L'offerta di Di Maio, però, è circoscritta alla Lega: “Io faccio un passo indietro, Salvini fa un passo indietro, ma c’è un'altra persona che deve farlo. Berlusconi ha cominciato la sua esperienza politica quando io facevo il primo anno di liceo. Nella Terza Repubblica i cittadini fanno un passo avanti e la politica fa un passo indietro”. L'alternativa, aggiunge, “è il voto”. Dunque, il Movimento 5 Stelle non sosterrebbe un governo istituzionale e senza quei voti molto probabilmente l’unica soluzione sarebbe quella di tornare alle urne.

Caos centrodestra, Salvini cerca l’intesa per un Governo M5S – Lega senza Berlusconi

Com’era immaginabile l’ultima offerta di Luigi Di Maio ha gettato non poca agitazione nel centrodestra. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si sono immediatamente riuniti per due ore a Palazzo Grazioli, ma alla fine l'intesa non arriva.

Matteo Salvini ha mostrato apprezzamento per la mossa pentastellata e sta provando a convincere l’ex Cavaliere perché un governo possa nascere senza spaccare il centrodestra. Non sarebbe sostenibile, per Salvini, l'idea del Cavaliere di appoggiare un governo del Presidente nell'attesa di creare in Parlamento le condizioni per la nascita di un esecutivo di centrodestra.

Se l'accordo con Di Maio si facesse, ipotizzano nel centrodestra, si potrebbero proporre un premier come Giancarlo Giorgetti e il leader del Carroccio si farebbe garante dell'alleato. La soluzione comunque non starebbe bene a Silvio Berlusconi che ha ribadito a più riprese il suo no a un appoggio esterno da parte di Forza Italia a un eventuale governo politico fra Lega e M5S. La linea espressa da Giorgia Meloni, fin dall'inizio delle trattative, è quella di chiedere un incarico di governo per una figura indicata dal centrodestra che parta dal programma della coalizione.

I tre leader del centrodestra torneranno a vedersi questa mattina prima di salire dal Presidente della Repubblica. Le alternative sembrano molto poche: o l’accordo con il M5S con l’appoggio esterno di Forza Italia o il ritorno alle urne vista l’indisponibilità dei pentastellati a partecipare a un governo del Presidente e della stella Lega ad allearsi con il Partito Democratico.

Proseguono i lavori delle Commissioni speciali di Camera e Senato

Anche questa settimana le Commissioni Speciali per l'esame di Atti del Governo torneranno a riunirsi. Nello specifico, martedì mattina a partire dalle 12.15 inizierà il ciclo di audizioni sul Documento di economia e finanza 2018 (DEF): il primo a essere ascoltato sarà il Ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan; successivamente dalle 18 saranno auditi i rappresentanti della Corte dei conti e del Cnel. Mercoledì dalle 10 toccherà ai rappresentanti dell'ISTAT, di Banca d'Italia, al Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) Giuseppe Pisauro e a quelli di ANCI e UPI.

Per quanto riguarda il Senato, la Commissione speciale esaminerà il decreto legge Alitalia, gli schemi di decreto legislativo sulla mobilità dei lavoratori tra Stati membri, sui pacchetti turistici, sulla distribuzione assicurativa, sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi, e sulle misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione.

Esaminerà anche gli schemi di decreto legislativo sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, su quello relativo alle incompatibilità degli amministratori giudiziari, sulla tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate e infine sulla revisione della disciplina in materia di impresa sociale.

Questa settimana l’Assemblea della Camera si confronterà sul decreto legge per assicurare la continuità delle funzioni dell'Autorità per la regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA).

La Commissione speciale, invece, proseguirà l’esame dello schema di decreto legislativo sulla distribuzione assicurativa, sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e su quello relativo alle incompatibilità degli amministratori giudiziari.

Si confronterà poi sullo schema di decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia d’impresa sociale, di quello per la salvaguardia di diritti pensionistici complementari, sui pacchetti turistici, sulle misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione, e sul decreto per la tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate. Si confronterà poi sul decreto ministeriale relativo all’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno.



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