Approda nell'Aula del Senato il disegno di legge di conversione del decreto-legge sull'emergenza abitativa e il comparto edile. Le votazioni sul provvedimento dovrebbero iniziare martedì. Il testo licenziato dalle commissioni Lavori pubblici e Territorio  aumenta le accise sui carburanti dal 2015 a parziale copertura della misura sugli Istituto proprietari degli alloggi popolari che potranno così beneficiare del bonus per recupero, razionalizzazione, efficientamento e messa a norma degli immobili posseduti. Sono inoltre previsti sgravi fiscali per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, potenziamento della cedolare secca e sanzioni per chi occupa immobili, anche se a scopo abitativo. La commissione Affari costituzionali avvierà l'indagine conoscitiva sul ddl costituzionale presentato dal governo di Renzi “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte seconda della Costituzione”, una fase dell'istruttoria in grado di evidenziare tutte le tensioni interne al Pd e al resto della maggioranza. Entro oggi, nelle commissioni Bilancio e Finanze, si dovrebbe concludere la fase preliminare dell’esame del dl introduttivo del cosiddetto “bonus Irpef”. Saranno ascoltati dalle commissioni congiunte Industria del Senato e Attività produttive della Camera, nell’ambito dell’esame dello schema di Dlgs sull’efficianeza energetica, L’Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI), la Federazione delle imprese idriche ed energetiche (Federutility), R.E TE. Imprese Italia, la Federazione nazionale delle Esco (Federesco), l’Associazione nazionale delle imprese elettriche (Assoelettrica), Confindustria e l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE). Le commissioni Giustizia e Sanità porteranno avanti l'iter di conversione del dl su stupefacenti e farmaci off label.

L'ordine del giorno della Camera prevede la discussione di interpellanze urgenti e della mozione presentata dalla Lega Nord sull'operazione della Marina militare “Mare nostrum”. La commissione Trasporti sarà impegnata con l'analisi delle proposte di direttive e regolamenti europei sulla materia ferroviaria, una serie di misure molto incisive che imporrà una lunga serie di innovazioni che andranno dal trasporto dei passeggeri alla gestione delle infrastrutture. In commissione Attività produttive sarà discussa l'interrogazione presentata dal grillino Vallascas su “Riordino e competenze di Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile)”. Le commissioni Giustizia e Affari sociali continueranno l'esame del dl con cui si punta al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. In commissione Affari sociali il governo risponderà all'interrogazione in cui si chiede come mai non sia stata ancora regolamentata la tenuta ed il funzionamento dei registri tumori.

Il presidente del Consiglio dovrà cercare di ricompattare la sua maggioranza sul fronte delle riforme costituzionali. Il timing imposto dalla commissione Affari costituzionali permetterà di prendere tempo in vista di un serio confronto tra le varie anime del Pd. La minoranza del partito potrà farsi forza dell'approvazione dell'ordine del giorno, documento che condizionerà tutti i lavori del Senato. I voti di civatiani e cuperliani restano decisivi; in commissione come in assemblea. Per Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme costituzionali e per i Rapporti col Parlamento, la strada rimane tutta in salita. Una situazione che li costringerà a cercare un accordo con Forza Italia, partito che durante la campagna elettorale potrebbe anche assumere un ruolo istituzionale e tendere la mano al segretario del Pd. Non a caso, un paio di giorni fa, Silvio Berlusconi ha chiarito che, qualora si dovessero presentare condizioni adeguate, Forza Italia sarebbe pronta ad entrare nella maggioranza di governo. Parole accompagnate da quelle di altri parlamentari azzurri. Un cambio di passo che modificherebbe i connotati dell'attuale esecutivo, una mossa in grado di spaccare definitivamente un Pd scosso dai dissidi tra le varie componenti. Intanto l'inquilino di Palazzo Chigi si prepara a vivere da protagonista le ultime tre settimane di campagna elettorale. Il voto del 25 maggio diventerà un referendum sull'operato del governo, squadra che nelle ultime ore ha iniziato a mostrare le prime difficoltà. Il numero di voti di fiducia chiesti in poco più di due mesi è indice di una maggioranza poco compatta. 



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