Il Senato esamina questa mattina la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Un appuntamento interlocutorio che permetterà poi di riprendere il confronto sul disegno di legge di revisione costituzionale. Esame che proseguirà spedito verso l'approvazione, forse già entro la settimana. Ieri, si è infatti rotto il fronte delle opposizioni. Forza Italia è ufficialmente andata in soccorso del Partito democratico durante la votazione di diversi emendamenti. Intanto si è rinsaldato il legame tra la maggioranza e la minoranza del Pd; le due anime dei Dem sembrano capaci di poter trovare un accordo sullo spirito della riforma. A preoccupare sono sempre i mal di pancia tra i banchi di Alleanza popolare, contrariata dal sempre maggior peso acquisito dai verdiniani di Ala. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'iter del ddl sugli statuti dei partiti politici. In commissione Finanze continuerà l'esame del ddl di conversione del decreto-legge sulla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia e sulla proroga della voluntary disclosure: ieri i tecnici della commissione hanno sollevato alcuni dubbi circa gli effetti della normativa che intende favorire il rientro dei capitali detenuti all'estero. Il ddl sull'istituzione di una commissione d'inchiesta sugli appalti pubblici continuerà ad essere al centro dell'ordine del giorno della commissione Lavori pubblici. La commissione Industria riprenderà il dibattito sull'affare assegnato sull'aggiornamento delle linee guida in materia di certificati bianchi; successivamente sarà portato avanti l'esame del “Quadro per l'etichettatura dell'efficienza energetica”. La Commissione sarà chiamata anche a fornire il suo parere sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni comunitarie in tema di efficienza energetica. Il governo si presenterà in commissione Sanità per rispondere a un'interrogazione sulla strategia vaccinale nazionale.
Anche la Camera vaglierà la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Proseguirà poi la discussione sul testo unificato relativo alla normativa per il riconoscimento e la concessione della cittadinanza. Provvedimento contestatissimo dalla Lega, che ieri ha dato vita a tumulti per contestare la presidenza di Montecitorio e il Partito democratico. Fatti che hanno portato all'espulsione del capogruppo del Carroccio. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'esame delle proposte di modifica della normativa comunitaria relativa alla protezione dei richiedenti asilo. Il ddl delega sugli appalti continuerà ad essere al centro dell'ordine del giorno della commissione Ambiente. La commissione Trasporti svolgerà l'audizione del viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Riccardo Nencini, sulle conseguenze in Italia delle irregolarità rilevate con riferimento ad automobili Volkswagen e sulle valutazioni del Ministero in ordine all’utilità dell’installazione dei filtri antiparticolato nelle automobili ad alimentazione diesel. Nel corso della giornata, la commissione Trasporti e la commissione Cultura porteranno avanti i lavori connessi alla riforma della RAI. La commissione Affari sociali continuerà il confronto su una risoluzione relativa alle iniziative dell'esecutivo in materia di vaccinazioni; successivamente, i deputati proseguiranno la discussione sul testo unificato contenente “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”.
A una settimana dal via libera del governo alla legge di stabilità, previsto per il prossimo giovedì, il taglio delle tasse continua a rappresentare l'architrave intorno al quale ruota la manovra. Oltre all'abolizione della tassa sulla casa, Palazzo Chigi e il Tesoro lavorano infatti, così come annunciato dal premier Matteo Renzi, a un intervento in favore delle imprese e in particolare alla revisione dell'Ires. Diverse sono le ipotesi sul tavolo: l'obiettivo a medio termine è quello di abbassare l'aliquota dell'imposta sul reddito delle società di almeno due punti. Dall'attuale 27,5% si passerebbe al 25/25,5%. Il che equivale a dover trovare risorse intorno ai tre miliardi di euro. Il rebus, come ogni anno, sono però le coperture ed è molto probabile che l'esecutivo sarà al lavoro fino all'ultimo minuto utile.