Alle 17 i senatori saranno chiamati a confrontarsi con il disegno di legge recante disposizioni volte a garantire la parità della rappresentanza di genere nei consigli regionali. Provvedimento che potrebbe essere votato anche nella tarda serata di oggi. Un argomento “neutro” che permetterà ai Gruppi di affilare le armi sulle votazioni che riguarderanno la revisione costituzionale; già nella convocazione prevista nella giornata di oggi la commissione Affari costituzionali definirà il calendario dei lavori sul ddl Boschi. Testo che intende abolire il bicameralismo perfetto e rivedere il Titolo V. Riprenderà poi l'esame del disegno di legge sulle unioni civili in commissione Giustizia, articolato in grado di dividere le varie anime della maggioranza. Il governo ha chiarito di voler approvare il provvedimento entro metà ottobre, ruolino di marcia che si scontra con la ferma opposizione del Nuovo centrodestra. Gli alfaniani non sembrano disposti a trattare su nessun punto. L'ex ministro Gaetano Quagliariello ha chiarito che la battaglia dei centristi proseguirà anche in caso di definitiva promulgazione della legge. Nel pomeriggio la commissione Lavori pubblici riprenderà il confronto sui disegni di legge con cui si propone di istituire una commissione d'inchiesta sugli appalti pubblici. Alle 16 la commissione Industria porterà avanti il confronto sui ddl in materia di orari di apertura degli esercizi commerciali, testo già licenziato dalla Camera. Allo stesso orario l'ufficio di presidenza della commissione Sanità si riunirà per stilare il calendario dei lavori delle prossime settimane. Nel pomeriggio la commissione Territorio e Ambiente svolgerà le audizioni informali di rappresentanti di Arcicaccia, Enalcaccia e Federcaccia in merito alle problematiche connesse all'espansione di specie selvatiche, in particolare del cinghiale.
Alla Camera si è scelto di interrompere la pausa estiva con una seduta di basso profilo. I deputati saranno infatti chiamati ad ascoltare le risposte del governo a un'interpellanza e ad una serie di interrogazioni. Facile prevedere uno scarsissimo affollamento dell'emiciclo di Montecitorio. Nel pomeriggio le commissioni Finanze e Attività produttive si riuniranno per riprendere l'esame della legge annuale sul mercato e la concorrenza. Per protestare sul contenuto di questo provvedimento, le organizzazioni dei titolari di parafarmacie e il Movimento dei giovani avvocati ha organizzato una serie di manifestazioni che proseguiranno anche nei prossimi giorni. Alle 14 si riunirà l'ufficio di presidenza della commissione Ambiente per decidere quali argomenti affrontare nel corso delle prossime convocazioni.
Le mediazioni sulla riforma costituzionale sembrano su un binario morto. La distanza tra la maggioranza del Partito democratico e la sinistra Dem sembra destinata ad aumentare con la ripresa dei lavori in commissione Affari costituzionali. A complicare le cose sono le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio. La commissione Affari costituzionali del Senato guidata da Anna Finocchiaro, riprenderà i lavori con un ufficio di presidenza che dovrà programmare le sedute per l'esame dei 513mila emendamenti (mezzo milione dalla sola Lega). Domani e giovedì sono previste le audizioni dei governatori, ma la questione di fondo rimane la modalità di elezione del futuro Senato delle Regioni. Il governo difende l'attuale impianto fotografato nell'articolo 2, già approvato da Senato e Camera una volta, con i futuri inquilini di Palazzo Madama che vengono scelti dai Consigli regionali. La minoranza del Pd, ma anche la Lega, M5s, Sel, Fi e i Conservatori chiedono una elezione diretta e un Senato con maggiori funzioni legislative e di controllo. Il sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetti propone di lasciare inalterato l'articolo 2, e di prevedere nella legge ordinaria che diventino senatori i Consiglieri regionali più votati.