Protesta no vax, il Viminale blinda le stazioni e promette tolleranza zero
Il Green pass da oggi è obbligatorio per scuole, treni, aerei e bus a lunga percorrenza e la tensione è altissima per possibili blitz del popolo del “no”, pronto a bloccare stazioni e aeroporti, blindati dalle forze dell'ordine. Un tam tam partito da alcuni giorni via social ma che sembra ormai avere assunto le caratteristiche di una vera e propria strategia organizzata. Ad essere preso di mira anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al quale è arrivata solidarietà bipartisan, ma le persone minacciate aumentano ogni giorno: è stata la volta anche del governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell'ex premier Romano Prodi, mentre sono otto le persone identificate e denunciate finora dalla Digos di Genova per lei intimidazioni via social all'infettivologo Matteo Bassetti. Altissima l'attenzione del Viminale.
Già da qualche giorno è stato messo in atto un giro di vite sui controlli, soprattutto delle stazioni, con centinaia di agenti a presidio, dopo che il popolo del “No pass” ha annunciato di volere bloccare la circolazione dei treni in almeno 53 città. Il Viminale annuncia il pugno di ferro. “Non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web”, afferma il ministro Luciana Lamorgese. “Non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete”, aggiunge. C’è chi assimila queste iniziative al terrorismo, come il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. “Quando vengono bloccati i treni, quando vengono malmenate le persone, per me è terrorismo”, afferma mentre i sindacati sono compatti nel condannare qualsiasi iniziativa violenta. “Auspichiamo un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta. Serve un piano di sicurezza per tutelare lavoratori e utenti” e “sostenere la campagna vaccinale”, affermano unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
Scuola, Bianchi: tornare in presenza e via libera a piattaforma per controllo green pass
“Per il benessere psicofisico delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi la scuola deve tornare in presenza. Siamo in condizioni di farlo e lo siamo grazie al lavoro che voi dirigenti e tutto il personale avete fatto con le vostre scuole”. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, aprendo i lavori della Conferenza di servizio con i dirigenti scolastici di tutta Italia, organizzata dal ministero per accompagnare le scuole nell'avvio dell'anno scolastico 2021/2022. All'incontro erano presenti il capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione, Stefano Versari, e il capo dipartimento per le Risorse umane, finanziarie e strumentali, Jacopo Greco, che “hanno fornito chiarimenti ai dirigenti e dato ulteriori indicazioni alle scuole sui provvedimenti predisposti nelle scorse settimane per settembre: il decreto-legge del 6 agosto 2021, il Piano scuola 2021/22, il Protocollo d'intesa per la ripresa in sicurezza.
“La scuola è il perno fondante dell'unità nazionale. Voglio ringraziare tutti voi per il grande lavoro svolto - ha detto il ministro Bianchi -, per quello che state svolgendo e per la lucida determinazione con cui stiamo affrontando la ripresa della scuola, che è la ripresa dell'intero Paese”. Intervenendo a Tg2 Post ha anche delineato alcune specifiche sul tema del green pass nelle scuole: “Abbiamo lavorato moltissimo con il garante della Privacy, è giusto che i dati sanitari siano riservati. Dal 13 settembre sarà funzionante la piattaforma per il controllo del green pass. Solo il preside vedrà chi è presente e ognuno avrà semaforo rosso o verde”. Nei 13 giorni che mancano all'inizio delle lezioni “i presidi e i docenti si organizzeranno” e “ci sarà il riconoscimento manuale, poi ci sarà quello automatizzato.
Carfagna, scontro con la Lega su Lamorgese e apre all’obbligo vaccinale per statali
La fusione a freddo tra Lega e Forza Italia sembra ben lontana dall’essere attuata. In risposta alle critiche di Nicola Molteni che ha affermato di non volere un centrodestra che parla come Enrico Letta, non si è fatta attendere la replica del ministro per il Sud Carfagna. “Il problema non è il centrodestra che parla come Letta, ma il centrodestra che parla come un gruppuscolo d'opposizione e che magari liscia il pelo a Forza Nuova...”. Lo ha detto replicando dalla Festa dell'Unità di Firenze alle critiche della Lega, che con il suo sottosegretario all’interno aveva accusato Carfagna e Gelmini di essere più impegnate a difendere Lamorgese che le istanze della coalizione. “
Non mi faccio dare la patente di centrodestra da chi strizza l'occhio ai no-Vax, ai no-euro, ai no-green pass. Io sono una donna di centrodestra, ma un centrodestra che crede nella scienza, nei vaccini, nell'integrazione europea e che non ha dubbi sulla collocazione geopolitica dell'Italia, rafforzando il patto atlantico e l'integrazione europea, che alimenta speranze non paure, che quando decide di stare al governo sta al governo e non recita due parti in commedia, lasciando la protesta all'opposizione. Spostare il centro verso le estreme è un'operazione sbagliata, suicida, allontanerà il centrodestra del governo e consegnerà al centrosinistra l'egemonia del potere esecutivo”. Dopo la stoccata agli alleati salviniani, ha concluso il suo intervento parlando dell’obbligo vaccinale per i dipendenti pubblici che “non è un tabù”. “Va garantito a tutti i cittadini il diritto di accedere ai servizi. L'obiettivo è tornare alla normalità, e abbiamo il dovere di ragionare sull'obbligo vaccinale senza alcun tipo di pregiudizio”.
Al Senato
Nell’arco di questa settimana l’Assemblea del Senato non si riunirà. I lavori dell’Aula di palazzo Madama riprenderanno martedì 7 settembre alle 12.00 con l’informativa del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio e del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini sugli sviluppi della situazione in Afghanistan.
Per quanto riguarda le Commissioni, oggi si riunirà alle 15.00 la Giustizia per l’esame del ddl per la riforma del processo civile, del ddl di delega per la riforma del processo penale e del disegno di legge sulla magistratura onoraria. A partire dalle 15.00, la Commissione Agricoltura svolgerà una serie di audizioni in materia di disciplina delle professioni del settore cinofilo e interventi per il settore ittico.
L’Aula della Camera
Nell’arco di questa settimana l’Aula della Camera non si riunirà. I lavori dell’Assemblea di palazzo Montecitorio riprenderanno lunedì 6 settembre alle 10.00 con la discussione del decreto sulle misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche, il cosiddetto decreto green pass.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia si riunirà per dare il parere, in sede consultiva, al decreto green pass mentre la Affari Sociali esaminerà gli emendamenti al decreto green pass.