Casellati e Fico preoccupati per i tempi dell’esame della manovra

È una corsa contro il tempo quella della maggioranza per portare a casa la legge di Bilancio, dopo i continui stop and go di queste settimane culminati nelle quasi 30 ore di vertice tra gli alleati da cui è uscito un accordo che ora si vuole blindare in Parlamento con un esame unico di Palazzo Madama e il via libera dell'aula entro la fine di questa settimana. Il calendario è stato già stilato dalla conferenza dei Capigruppo, che ha scandito il timing: giovedì l'approdo in Aula e l'inizio della discussione generale, mentre il giorno dopo i senatori dovranno votare. 

Protestano le opposizioni, ovviamente, sostenendo di non avere sufficiente spazio di manovra per analizzare il testo e proporre modifiche. In questo quadro s’inserisce lo scambio tra i presidenti dei due rami del Parlamento: il primo a prendere carta e penna è Roberto Fico, che scrive alla collega Maria Elisabetta Alberti Casellati per “esprimere preoccupazione” sui tempi di esame della manovra a Montecitorio; la preoccupazione è condivisa, al punto che alla luce di questa situazione, replica il presidente dell'assemblea di Palazzo Madama, “non resta che fare un appello al Governo affinché la programmazione dei tempi di esame dei provvedimenti consenta al Parlamento di interpretare appieno quella centralità che gli riconosce la Costituzione”. 

Trovato l’accordo, riprendono i lavori sulla manovra economica

Recepite le indicazioni concordate su plastic, sugar e Robin tax, i lavori sulla manovra economica 2020 sono finalmente entrati nel vivo. Dopo un lungo Ufficio di presidenza della Commissione Bilancio in Senato e una riunione di maggioranza, i relatori hanno depositato un secondo pacchetto di emendamenti che contiene diverse misure che vanno dall'incremento di 20 milioni per il 2020 del Fondo per le non autosufficienze al bonus eccellenze, allo stanziamento di risorse per l'incentivo all'esodo dei giornalisti professionisti iscritti all'Inpgi; rincrementato anche il fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Rifinanziata nel 2020 la cigs per le aree di crisi industriale complessa per le imprese che si trovano in Sardegna, Sicilia, Lazio e Isernia. Aumentate di 100 milioni di euro nel 2020 le risorse da destinare alla contrattazione collettiva per il triennio 2019-2021 e ai miglioramenti economici del restante personale statale. Non entrerà invece in manovra il Milleproroghe contenente alcuni rinvii come le norme sulla class action e quelle sulle intercettazioni. C’è anche la proroga dello stato di emergenza di Genova e la conferma del bonus verde per il 2020.

Tra le modifiche alla manovra c’è quella sulla Plastic tax: 50 centesimi al chilo e prodotti monouso in tetrapak esentati dall'imposta. Secondo le stime contenute nelle tabelle allegate, lo slittamento al 1 luglio del prossimo anno della plastic tax comporta una riduzione di 156,3 mln di incasso previsto. Altrettanto, con lo slittamento della sugar tax al primo ottobre 2020 si stima un minor gettito di 175 milioni nel 2020. Dovrebbe, poi, slittare al primo ottobre 2020 la stretta sulle accise sul gasolio per autotrazione. Il bonus facciate sarà esteso alle società e integrato con gli interventi di risparmio energetico, ma ne sarà limitato l'ambito territoriale di applicazione. Grazie alle modifiche a sugar e plastic tax, il Governo per trovare le coperture fa salire il prelievo sulle vincite oltre i 500 al 20% a partire dal primo marzo (lotterie istantanee come i Gratta e Vinci). Dal 15 gennaio, il prelievo sale al 20% sopra i 200 euro nel caso delle vincite alle new slot, le Vlt. Rivisti anche il Preu e il payout (al 65%). La norma, secondo le stime, dovrebbe portare maggiori entrate per 309 milioni di euro. Salta la stretta sulle detrazioni per le spese sanitarie al 19%.

Il Premier Conte assicura che a gennaio ci sarà una verifica di Governo 

L'orizzonte rimane quello della fine della legislatura da perseguire con un’agenda condivisa su cui confrontarsi a gennaio, superato lo snodo della manovra da approvare entro il 31 dicembre. “Noi abbiamo preso l'impegno fino al 2023, alcune urgenze che il Paese ci chiede sono riforme strutturali, che non si fanno in due mesi o tre mesi. Non ho nessun motivo per dubitare che l'impegno che verrà fuori dalle forze politiche sarà fino al 2023”, dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e annuncia una verifica sulle priorità dell'esecutivo: “Chiederò alle forze politiche di condividere un percorso anche sul piano cronoprogramma e delle priorità che andremo a realizzare. Il Paese chiede chiarezza, non possiamo proseguire con dichiarazioni o differenti sensibilità, sfumature varie e diversità di accento”. Il premier rilancia così le richieste dei partiti di maggioranza, che, a stretto giro di posta, gli rispondono con un sì e sottolineano che il Governo deve andare avanti. Il capo politico del Movimento Luigi Di Maio ha immediatamente dichiarato: “La condivisione interna di dover stilare un'agenda con precise priorità per il Paese, come chiesto già settimane fa dal M5S, dimostra che ci sono le basi per fare ancora meglio. E in questa cornice, di condivisione e convergenza di vedute, il Governo deve andare avanti su temi fondamentali per gli italiani come la casa, la sanità, il lavoro”. 

Per parte sua, Nicola Zingaretti, segretario del Pd, osserva: “Chiudiamo bene la manovra economica. Poi, con il presidente Conte, lavoriamo ad una nuova Agenda 2020 per riaccendere i motori dell'economia, per creare lavoro, per sostenere la rivoluzione verde, per rilanciare gli investimenti, per semplificare lo Stato, per sostenere la rivoluzione digitale, per le infrastrutture utili, per investire su scuola, università e sapere”. E ancora: “C'è bisogno di una visione condivisa, come sottolinea anche il segretario della Cgil Landini, di un progetto tra Governo, organizzazioni sindacali e imprese per salvare l'Italia. Alleanza vuol dire condivisione e avere a cuore gli interessi dell'Italia". 

"Abbiamo apprezzato che Conte abbia accolto la nostra proposta per far ripartire gli investimenti nel Paese. Da quello, e da una revisione dell'Irpef per abbassare la pressione fiscale, si può ripartire per un confronto sull'agenda di governo. Basta che non sia un rito da vecchia politica", sottolinea il presidente di Iv Ettore Rosato. Dal Pd, intanto, si leva anche la voce di Goffredo Bettini che mette in guardia: a gennaio Conte “si presenterà con una sua agenda e terrà conto anche delle cose successe. Discuteremo un programma che o si approva o non si approva. Non possiamo stare sospesi ogni giorno alle dichiarazioni di Di Maio o a quelle di Renzi”.

L’Aula del Senato 

Nella giornata di oggi l’Aula del Senato non si riunirà. I lavori riprenderanno domani alle 9.00 con l’esame del decreto per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici e le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre 2019

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Esteri ascolterà l’incaricato d'Affari in Siria Consigliere Massimiliano D'Antuono. La Commissione Bilancio proseguirà le votazioni degli emendamenti alla legge di bilancio 2020. La Finanze si confronterà sulla bozza di riforma del Trattato istitutivo del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e sul decreto fiscale approvato la settimana scorsa dalla Camera. L’Istruzione esaminerà il decreto per il reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti. La Territorio esaminerà il decreto per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici e lo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’organizzazione dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata ItaliaMeteo e sulle misure per il coordinamento delle attività in materia di meteorologia e climatologia. 

L’Aula della Camera 

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.45 per l’esame del decreto clima, del decreto per la continuità del servizio svolto da Alitalia, la proposta di legge sul personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche e le mozioni relative all'emergenza climatica e ambientale.  

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari Costituzionali esaminerà la proposta di legge per la disciplina della rappresentanza d’interessi e con la Difesa le disposizioni per la revisione dei ruoli delle Forze di polizia. La Giustizia svolgerà diverse audizioni sulle pdl relative al contrasto della contraffazione e del contrabbando nonché alla delega per l'adozione di un Testo unico in materia di tutela dei prodotti nazionali e istituzione del marchio 100% Made in Italy. La Finanze proseguirà le audizioni sui sistemi tributari delle regioni e degli enti territoriali nella prospettiva dell'attuazione del federalismo fiscale e dell'autonomia differenziata. La Trasporti svolgerà alcune audizioni sulle risoluzioni sulla sicurezza stradale. La Lavoro ascolterà i rappresentanti di CONFINTESA nell'ambito della discussione delle risoluzioni per la regolazione del rapporto di lavoro tramite piattaforma (gig working). La Affari sociali esaminerà la pdl per il sostegno alla ricerca e alla produzione dei farmaci orfani e la cura delle malattie rare. La Politiche dell’UE delibererà una indagine conoscitiva sulle politiche dell'Unione europea per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

 

 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social