Gualtieri difende stime della manovra e rilancia sulla lotta all’evasione
Gli aiuti alle famiglie arriveranno, ma non sarà possibile varare l'assegno unico per i figli già quest'anno; di sicuro, però, arriveranno 7 miliardi dalla lotta all'evasione. Dalla riunione dell'Eurogruppo, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri rassicura gli scettici: è realistica una cifra del genere a copertura della manovra. L'esecutivo intende dispiegare una serie di misure per recuperare denaro da chi non paga le tasse, “chiudendo la stagione dei condoni”, tuona il suo vice Antonio Misiani, che sostituisce Gualtieri al Senato. Proprio Palazzo Madama, dopo diverse ore di dibattito, dà il via libera (169 voti favorevoli, 123 i contrari e 4 astenuti) alla risoluzione sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Nel suo intervento Misiani ha sottolineato che il primo obiettivo della legge di Bilancio è evitare l'aumento automatico dell'Iva stanziando 23,1 miliardi. “Sono il valore più elevato di sempre”, rincara il viceministro rivolto all'opposizione leghista, responsabile assieme al M5S della clausola nella scorsa manovra: “Nonostante questo impegno bisogna dare atto a questo Governo di avere costruito una Manovra espansiva”. Se “non ci saranno condoni”, non verrà istituita nemmeno una “tassa sul contante” e non verranno toccate le soglie al di sopra del quale ne è vietato l'uso. Il governo giallo-rosso, comunque, vuole incentivare i pagamenti elettronici per far emergere il nero. E si stanno studiando interventi contro l'evasione fiscale per i prodotti petroliferi, esorcizzando i mancati pagamenti Iva sui carburanti.
La risoluzione di maggioranza impegna l'esecutivo sullo stop all'aumento Iva, la promozione di investimenti innovativi e sostenibili, la proroga di Industria 4.0, ecobonus, sismabonus e ristrutturazione edilizia. Non c'è però un riferimento esplicito all'ipotesi di assegno unico per le famiglie che hanno un figlio; Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, sostiene che entro metà novembre verrà data delega al Governo per mettere a punto il progetto ma Misiani spiega che “l'obiettivo è di medio periodo, perché un tema di grande complessità: non riusciremo ad affrontarlo in questa legge di bilancio”.
Nel M5S è fumata nera su capigruppo Senato e Camera
A pochi giorni dalla manifestazione prevista per il weekend a Napoli, Italia 5Stelle, la partita dei capigruppo si chiude con un nulla di fatto che rischia di alimentare in seno al Movimento 5Stelle mal di pancia e nervosismi. Nessun candidato a capogruppo per il dopo Francesco D'Uva (eletto questore) e Stefano Patuanelli (nominato ministro al Mise) è riuscito infatti a raggiungere la soglia dei 109 voti alla Camera e 54 in Senato, riaprendo così una partita che porta con sé più ombre che luci. Si dovrà quindi rimettere in moto la macchina, con nuovi candidati e nuove squadre, e tornare al voto. Colpo di scena a Montecitorio dove Anna Macina, considerata la favorita, raccoglie solo 33 voti, superata di gran lunga dall'outsider Raffaele Trano (61 preferenze). Il più votato è Francesco Silvestri, vice di D'Uva, con 67 voti, che si è presentato in ticket con Riccardo Ricciardi, considerato della fronda interna.
Insomma, non aver dato credito a Macina, che ha seguito tutto l'iter del taglio dei parlamentari e anche l'accordo per le riforme costituzionali da affrontare nei prossimi mesi, rappresenta un chiaro messaggio ai vertici del Movimento e in particolare nei confronti di Luigi Di Maio; l'avvocato pugliese viene considerata molto vicina, infatti, al capo politico del Movimento. Stessa situazione in Senato: il più votato è stato Gianluca Perilli (43 voti), che nelle ultime settimane si era attirato numerose critiche perché troppo simpatizzante del Conte bis. Timida la risposta alla candidatura di Danilo Toninelli (25 voti) accolta con sospetto soprattutto dai numerosi dissidenti; il nome dell'ex titolare del Mit, infatti, era stato letto come una mossa di Luigi Di Maio per tenere a bada proprio la fronda più consistente nel Movimento.
Il centrodestra si ricompatta in vista delle prossime regionali
Uniti per conquistare l'Umbria e candidati comuni da presentare alle prossime regionali: il centrodestra, nei giorni successivi al vertice dei leader, continua a marciare compatto. La parola d'ordine della coalizione è che sino al voto del 27 ottobre, giorno del voto in Umbria, non ci saranno tensioni interne ma tutti saranno al lavoro su una contro-manovra da opporre a quella della maggioranza giallorossa tutta tagli e tasse. Sul fronte delle regionali, l'accordo, ancora non ufficiale, prevedrebbe candidati di Forza Italia per Calabria e Campania, mentre alla Lega andrebbero quelli di Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, a Fratelli d'Italia invece quelli di Marche e Puglia. Nel frattempo continua il lavoro di Silvio Berlusconi, deciso ormai da tempo a cercare un nuovo leader, probabilmente fuori da Forza Italia, per rafforzare un’area moderata e popolare, pronta a difendere i propri principi popolari e liberali dal sovranismo di Matteo Salvini. Intanto il prossimo week end, a Milano, la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, in scia del vertice della settimana scorsa, promuove la terza edizione della sua kermesse, "IdeeItalia", ospitando proprio i capigruppo dei partiti alleati. Domenica mattina, a conclusione dei lavori, l'intervento di Silvio Berlusconi.
Al Senato
Dopo che nella seduta di ieri è stata approvata la risoluzione sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, nella giornata di oggi l’Aula del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del ddl di ratifica della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società. Come di consueto giovedì alle 15.00 svolgerà le Interrogazioni a risposta immediata. Per quanto riguarda le Commissioni, la Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti di Confindustria Nautica (Ucina) sullo schema di decreto legislativo relativo alla nautica da diporto. L’Agricoltura,in sede riunita con la Territorio, riprenderà il ddl sul consumo di suolo.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera, a partire dalle 9.30, esaminerà la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019. Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la proposta di legge per lo scioglimento dei Consigli degli Enti locali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso; in sede riunita con la Trasporti, svolgerà diverse audizioni sul decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. La Giustizia, con la Affari Sociali, dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori.
La Finanze ascolterà il direttore dell'Agenzia delle entrate Antonino Maggiore nell'ambito dell'esame dello schema di atto aggiuntivo alla convenzione tra il Ministro dell'economia e il direttore dell'Agenzia delle entrate per la definizione dei servizi dovuti, delle risorse disponibili e delle strategie per la riscossione. La Commissione Ambiente si confronterà sulla pdl per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare, la cosiddetta legge salva mare. L’Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni relative al sostegno del settore agrumicolo nazionale.