Oggi al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 11 per iniziare l’esame degli emendamenti presentati al disegno di legge sul testamento biologico. Il voto finale del provvedimento è atteso per giovedì pomeriggio. Domani alle 15 il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni svolgerà le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre 2017.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali tornerà a confrontarsi sulla proposta di legge, già approvata dalla Camera, per l’abolizione dei vitalizi e la nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla delicata questione dell’intercettazione di conversazioni o comunicazioni.

La Commissione Finanze si confronterà sull’affare assegnato in merito alla gestione dei crediti deteriorati assistiti da garanzia immobiliare e, in sede riunita con l’Industria, sul ddl relativo alle concessioni demaniali marittime. La Commissione Istruzione, in sede riunita con la Sanità, tornerà a confrontarsi sull’affare assegnato relativo alla realizzazione del progetto per il nuovo polo di ricerca dopo Expo Milano 2015, denominato Italia 2040 Human Technopole.

La Commissione Lavori pubblici esaminerà il ddl, già approvato dalla Camera, sulla mobilità ciclistica, il ddl sull'attivazione servizio di safety check e quello di delega per la tracciabilità autori di contenuti nelle reti sociali. La Commissione Agricoltura si confronterà sullo schema di decreto legislativo sull’armonizzazione e la razionalizzazione della normativa in materia di controlli della produzione agricola e agroalimentare biologica, e sullo schema di decreto ministeriale sul riparto dello stanziamento per l'anno 2017 relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.

La Commissione industria esaminerà il programma di utilizzo per l'anno 2017 dell'autorizzazione di spesa per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale, i disegni di legge sulla tracciabilità dei prodotti e quello relativo al commercio equosolidale. La Commissione Lavoro ascolterà i rappresentanti di FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM-UIL, UGL Metalmeccanici e FISMIC sulle ricadute occupazionali dei programmi industriali di FCA.

La Commissione Sanità esaminerà il disegno di legge sui disturbi alimentari, il ddl sui farmaci veterinari, il ddl sull’assistenza sanitaria per le persone senza fissa dimora, il ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante e quello sulle malattie cardiovascolari e sulla prevenzione e la cura dell'ictus cerebrale ischemico.

Oggi alla Camera

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. Dalle 13.30 si confronterà sulla relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro e la relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Giustizia svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla tutela degli animali. La Commissione Esteri ascolterà il Ministro Plenipotenziario Carmine Robustelli, Capo della delegazione italiana al Consiglio artico, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l'Artico.

La Commissione Bilancio oggi non si riunirà. Ieri sono stati dati i pareri sugli oltre 5800 emendamenti presentati alla manovra economica: ne sono stati dichiarati inammissibili all’incirca 2000. Secondo quanto previsto dall’Ufficio di Presidenza oggi scadrà il termine per la segnalazione degli emendamenti da parte dei diversi Gruppi parlamentari; nel complesso si attendono all’incirca 900 proposte segnalate. Le votazioni dovrebbero iniziare domani; inoltre è stato fissato a giovedì 14 dicembre il termine stabilito per la presentazione degli emendamenti del Governo. L'obiettivo è quello di licenziare il provvedimento, con il mandato al relatore, domenica in tarda serata. La manovra economica è attesa in Aula martedì 19 dicembre per l'avvio della discussione generale.

Infine la Commissione Attività produttive proseguirà l'esame degli Atti europei sul controllo degli investimenti esteri diretti nell'Unione europea.

Alternativa Popolare ad un passo dalla scissione

Dopo la decisione della settimana scorsa di Angelino Alfano di non ricandidarsi e non di non guidare più il suo partito, oggi tornerà a riunirsi nuovamente Alternativa Popolare per decidere i passi da compiere nelle prossime settimane ma soprattutto il futuro del partito in vista delle prossime elezioni. Le due anime contrastanti, quella guidata da Beatrice Lorenzin e quella di Maurizio Lupi, non hanno ancora rinunciato alle proprie posizioni e il risultato è sempre lo stesso: una parte di Ap, capitanata dalla Ministra della salute, vuole proseguire con l'esperienza di governo e allearsi alle prossime elezioni con il Pd, mentre l'altra considera terminata questa fase e vuole correre da sola guardando e rivolgendosi al centrodestra di Silvio Berlusconi. La strada sembra già decisa: si fa sempre più probabile l’ipotesi di una separazione consensuale, con Lorenzin e i suoi verso i Centristi per l'Europa di Pier Ferdinando Casini e in coalizione con il Pd, mentre Lupi mira a una modello Lombardia da proporre alle prossime elezioni.

Polemiche a sinistra tra Pd e Grasso

A sinistra infuria la polemica tra il Partito democratico e Liberi e Uguali, all'indomani dell'esordio televisivo di Pietro Grasso nelle vesti di leader politico. I dem contestano al presidente del Senato la grave violazione del pluralismo per aver presentato il simbolo del nuovo partito in una trasmissione Rai. Intanto, in casa del Partito Democratico Matteo Renzi è al lavoro per definire le intese con le liste alleate: il segretario dem, proprio con l'obiettivo di stringere su liste, ha incontrato a lungo il leader Verde Angelo Bonelli che nelle prossime ore dovrebbe decidere se confluire, insieme ai Socialisti, ad alcuni prodiani ed esponenti ex Cp, nella lista a sinistra del Pd. Intanto Alternativa Popolare, lacerata nel profondo, è alle prese con una scissione. Sullo sfondo la lista radicale, che attende che si chiarisca la questione delle firme per potersi presentare alle elezioni. Al contempo Renzi ha deciso di non inserire il suo nome sul simbolo del Pd e ha rivolto pesanti critiche a Liberi e Uguali per aver messo il nome di Grasso nel simbolo.



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