Salvini rilancia, Draghi premier ma serve rimpasto governo. Letta apre

Il giorno della prima votazione per l'elezione del successore di Sergio Mattarella si fa sempre più vicino e i partiti studiano le mosse da mettere in campo nella partita del Quirinale. Ecco quindi che lo slittamento a sabato mattina della riunione della direzione e dei gruppi parlamentari Pd, inizialmente convocata per domani, innesca l'immediata contromossa da parte degli avversari. La decisione presa al Nazareno è dovuta alla contestualità con la camera ardente che sarà allestita in Campidoglio in memoria del presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Il cambio di programma potrebbe comportare uno slittamento alla prossima settimana anche del vertice di coalizione previsto per venerdì a Villa Grande tra le forze del centrodestra; su questo sta ragionando lo stato maggiore di Forza Italia riunito da Silvio Berlusconi

Intanto Matteo Salvini lavora sottotraccia: “Berlusconi ha fatto tre volte il presidente del Consiglio quindi penso che nessuno da sinistra possa mettere dei veti a priori. Poi bisogna aspettare che lui dica qualcosa, sciolga le riserve” ammette il leader della Lega, sottolineando che “molti italiani, me compreso, avrebbero piacere che Draghi continuasse a svolgere il ruolo di presidente del Consiglio di garanzia in Italia e in Europa perché ci sono ancora tante cose da fare in questi mesi che ci accompagnano alla fine della legislatura. Di tutto c'è bisogno fuorché di confusione in Italia in questo momento”. Tra i ragionamenti di Salvini c'è poi spazio anche per il dopo Colle, con un rimpasto di governo che preveda magari l'ingresso dei leader. L'obiettivo del centrodestra, sottolinea Salvini, deve essere quello di arrivare a una scelta “che unisca e che sia ovviamente di alto profilo” e aggiunge: “Quello che non accetto sono i veti, sbaglia Letta quando dice se c'è Tizio non mi siedo, se c'è Caio non discuto. Ragioniamoci”. 

Il segretario dem appare tutt'altro che disposto al dialogo. “Berlusconi presidente? La vedo difficile” taglia corto, nonostante ammetta che la candidatura dell'ex premier “è lì ed è molto seria. Ho notizie di parlamentari, anche iscritti al nostro gruppo, che hanno ricevuto una telefonata di Berlusconi”. Forse anche per questo, ricorda Letta, fino a quando sul tavolo ci sarà la figura del Cav sarà difficile superare l'attuale stallo: “I partiti di centrodestra non hanno intenzione per adesso di discutere e l'impressione è che vogliano fermarsi sull'opzione Berlusconi, e finché le cose stanno così è molto difficile parlarsi”. Anche perché l'identikit di Letta per il Colle è chiaro: “non un capo partito, né uno come me o Salvini o Conte o Berlusconi appunto. Profilo istituzionale, super partes, un po' come è stato Mattarella”. E sull'ipotesi di un bis dell'attuale capo dello Stato, il segretario dem confessa: “Sarebbe il massimo ovviamente”. Su una cosa infine Letta sembra concordare con Salvini, ovvero sul fatto che dopo lo snodo del Quirinale il Governo “deve trovare nuova energia”. “È chiaro a tutti che in queste ultime settimane ci sia fatica, c'è bisogno di un nuovo patto di governo, in qualunque condizione”.

Il M5S si confronta sulla strategia per l’elezione del Capo dello Stato

Si è conclusa senza scossoni di rilievo l'assemblea dei deputati del Movimento 5 stelle in vista della congiunta con i senatori convocata per questa sera alla presenza del leader Giuseppe Conte: all'ordine del giorno l'elezione ormai prossima del presidente della Repubblica. In apertura di riunione il capogruppo Davide Crippa aveva parlato di stallo in corso nell'interlocuzione con le altre forze politiche e lanciato un appello ai deputati perché riducano i contatti sociali per evitare il rischio di contagi da Covid 19. Nelle sue conclusioni ha sottolineato che nella partita per il successore di Sergio Mattarella “la continuità del Governo è da mettere sul piatto. Abbiamo fatto uno sforzo per entrare nel Governo, adesso bisogna ancora lavorare sul Pnrr seconda parte e la gestione dell'epidemia”. I cittadini “non capirebbero uno stop per il voto anticipato”

Nel corso dell'assemblea di ieri sera molte le critiche alle “fughe in avanti” dei colleghi senatori (rei di aver fatto filtrare una larga preferenza per l'elezione di Sergio Mattarella per un secondo mandato al Quirinale). Alla Camera pochi gli interventi dei big: l'ex ministro Vincenzo Spadafora, che in passato non ha lesinato critiche ai vertici, ha spiegato di condividere la scelta di delegare le trattative sul Quirinale a Giuseppe Conte e ai direttivi e di essere contento per l'attivazione di una “cabina di regia allargata”. L'assemblea parlamentare, ha sottolineato, “non deve dare nomi ma parametri e limiti”. In particolare bisogna ricordarsi che “siamo nel Governo per l'emergenza pandemia e il Pnrr, quindi non dobbiamo andare a elezioni anticipate, non va bene Draghi al Colle”. Per Spadafora i nomi si possono fare, ma solo di quelli “indigesti al gruppo, gli invotabili”. 

Riparte il confronto tra Governo e Sindacati sulle pensioni

L’obiettivo è chiaro: un sistema pensionistico che preveda forme di flessibilità in uscita e garantisca un futuro anche ai giovani lavoratori che affrontano una realtà dal lavoro intermittente. Con due punti fermi: le scelte non dovranno danneggiare i conti pubblici e dovranno essere tali che non ci sia bisogno di ritocchi ogni due-tre anni. Sono questi i temi e le regole di ingaggio del confronto tra Governo e Sindacati per riformare il sistema pensionistico e superare la legge Fornero. Un primo appuntamento si era tenuto a Palazzo Chigi, subito dopo lo sciopero generale, con il premier Mario Draghi, i ministri competenti e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Ora invece si entra nel vivo, con un primo vero calcio d'inizio che vedrà al tavolo i Ministri del lavoro Andrea Orlandoe dell'Economia Daniele Franco e, sul fronte sindacale, dei segretari di Cgil, Cisl e Uil Maurizio LandiniLuigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri

La convocazione era attesa e ovviamente viene accolta più che positivamente dai sindacati, anche se certamente arriva in un momento di incertezza politica. I sindacati arrivano al tavolo con un progetto condiviso: “Il fulcro è la necessità di recuperare sostenibilità sociale, equità e flessibilità, partendo dalla pensione di garanzia per i giovani e dalla tutela delle donne” afferma il segretario della Cisl Luigi Sbarra che pone tra gli obiettivi quello di estendere il perimetro dei lavori usuranti e gravosi“confermando in modo strutturale l'Ape sociale” e di incentivare l'adesione alla previdenza complementare. Ma soprattutto bisogna concedere “la libertà di uscire dal mondo del lavoro con 62 anni di età o 41 di contributi”. 

Il primo appuntamento servirà a mettere a punto l'agenda del confronto che ovviamente parte dalla consapevolezza che da inizio gennaio è finita quota 100 e che quota 102 e Ape sociale valgono per un anno. Poi, è l'indicazione di Draghi, si può lavorare su qualsiasi modifica purché non sia messa a repentaglio la sostenibilità delle pensioni nel medio e lungo periodo e all'interno del contesto europeo: come dire, non si può superare la logica di un sistema contributivo, sfasciando i conti pubblici. Draghi, nella conferenza stampa di fine anno, ha anche tracciato i quattro filoni su cui sviluppare il confronto: maggiore flessibilità in uscita; un sistema che garantisca un certo livello di pensioni per i giovani e per coloro che hanno un’attività precaria; le iniziative per la previdenza complementare; le misure per evitare che sia punito chi, una volta in pensione, continua a lavorare. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 9.30 per la discussione del decreto sulle misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria, il disegno di legge sull’indennità di funzione dei Sindaci e il disegno di legge per l’inserimento in Costituzione del diritto di accesso allo sport. La Difesa si confronterà su alcuni schemi di decreti per l’acquisizione di diverse tipologie di sistemi d’arma. La Commissione Bilancio voterà per la formazione dell’elenco di dieci nominativi per la costituzione del consiglio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB). La Istruzione esaminerà lo schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura per gli anni 2021-2023. 

La Industria si confronterà sull’affare relativo alla normativa concernente la capienza dei locali da intrattenimento, sull’Atto europeo sull'aumento dei prezzi dell'energia e sulla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. La Lavoro esaminerà l’Atto europeo per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali e il ddl sul salario minimo orario. La Territorio esaminerà il disegno di legge per l’estensione al settore agricolo e agroalimentare delle competenze della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali a esse correlati, e il ddl sulla rigenerazione urbana. La Politiche dell’UE esaminerà la legge di delegazione europea 2021.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare la proposta di legge per la disciplina dell'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi e il Testo unico di revisione del modello di Forze armate interamente professionali. A seguire si confronterà sulla ratifica dell’emendamento al Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, sul trattato per l’estinzione dei trattati bilaterali d’investimento tra Stati membri dell'Unione europea, sulla Convenzione del Consiglio d'Europa sulle infrazioni relative ai beni culturali e sulla relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda di autorizzazione all'utilizzo di captazioni informatiche nei confronti del deputato Cosimo Ferri (IV) nell'ambito di un procedimento disciplinare. Come di consueto, alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sulla pdl per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo violento di matrice jihadista e sulla pdl per il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità. La Giustizia esaminerà la pdl sulla dichiarazione di morte presunta dell'assente. La Bilancio voterà per la formazione dell’elenco di dieci nominativi per la costituzione del consiglio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB). La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura per gli anni 2021-2023 e, in sede di comitato ristretto, la pdl di programmazione dell'accesso ai corsi universitari. La Trasporti ascolterà il presidente esecutivo dott. Alfredo Altavilla e l'amministratore delegato dott. Fabio Lazzerini di Italia Trasporto Aereo spa sul piano industriale e sulle prospettive della società e si confronterà sulla pdl sul volo da diporto. 

La Commissione Attività Produttive proseguirà le audizioni sull’indagine conoscitiva sulla ripresa economica delle attività turistico-ricettive della montagna invernale in funzione delle riaperture previste a partire dalla stagione 2021/2022. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulle pdl per l'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza di genere e alcune sulle proposte di legge relative ai controlli sul personale addetto ai servizi di trasporto. La Affari Sociali dibatterà sul decreto per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore. La Agricoltura esaminerà la pdl per la semplificazione per il settore agricolo e le pdl per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva. 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social