Draghi tenta di riavvicinare il M5S. La palla ora è in mano a Conte
L'ala governista del Movimento 5 stelle spinge per una fiducia a tempo se effettivamente arriverà un segnale di Mario Draghi sui nove punti avanzati da Giuseppe Conte, insomma se nei prossimi provvedimenti ci saranno misure su salario minimo, cuneo fiscale, potere d'acquisto alle famiglie, energia, caro benzina e inflazione. I distinguo sui 15 miliardi del decreto aiuti sono stati motivati a Montecitorio da temi identitari per il Movimento 5 stelle, come il superbonus e l'inceneritore a Roma; il malessere dei pentastellati è ancora più forte al Senato ma il premier nell'incontrare i sindacati (oggi sarà il turno degli imprenditori) per rispondere al Paese e alle richieste dei partiti ha fatto la sua mossa, illustrando la sua road map che si concretizzerà nero su bianco nel decreto che arriverà tra quindici giorni. Solo che domani c’è il dl Aiuti all'esame del Senato e la maggioranza dei senatori pentastellati vuole dare un segnale subito, ovvero non partecipare al voto. Conte è stretto tra spinte contrapposte, il confronto che ci sarà al Consiglio nazionale questa mattina servirà per cercare di compattare il gruppo: c’è chi spinge su una exit strategy, una sorta di terza via: un’ipotesi è quella di confermare la non partecipazione al voto ma di ribadire nella dichiarazione in Aula la fiducia al premier Draghi fino appunto alla messa a terra dei provvedimenti annunciati o dal presidente del Consiglio.
Il Premier da una parte ha aperto ai pentastellati, sottolineando che molte delle richieste del Movimento 5 Stelle fanno parte dell'agenda del Governo, ma dall'altra ha chiarito che si va avanti se si può lavorare. La premessa è che senza il M5S non c’è il Governo ma il premier potrebbe comunque andare avanti, soprattutto se il M5S dovesse comunque schierarsi, anche se solo tecnicamente, per la conferma dell'appoggio in dichiarazione di voto. Il sentiero è stretto perché al Senato non è possibile una distinzione così come è avvenuta alla Camera con i pentastellati che non hanno partecipato al voto finale sul provvedimento e una parte dei senatori non è disposta a tornare indietro dopo gli annunci di smarcamento dei giorni scorsi. Per ora l'ordine arrivato dai vertici è quello del silenzio, ogni dichiarazione singola viene considerata una fuga in avanti. Conte dovrà mediare, l'orientamento è quello della non partecipazione al voto, ma non è escluso che possa optare per la strada della fiducia a tempo e chiedere ai suoi di lanciare perlomeno un segnale di conferma del supporto all'esecutivo. Il rischio comunque è quello di ritrovarsi con un M5S spaccato, con Luigi Di Maio che dall'esterno ha ribadito al suo ex partito: “O dentro o fuori”.
Il pontiere Letta vede Draghi e dà pieno sostegno al Governo
C'è grande attesa al Pd per le decisioni che prenderà il M5S ma di certo al Nazareno non si limitano a stare alla finestra. Enrico Letta si muove a tutto campo e in queste ore ha incontrato il premier Mario Draghi e Giuseppe Conte. Il lavoro di tessitura è continuo, la sponda a Draghi è piena e la speranza, come dice un esponente della segreteria, è che “ora il M5S raccolga il capitale politico che Draghi ha messo a disposizione”. Il problema è che un'astensione dei 5 stelle “non potrebbe non avere conseguenze”, aggiunge il dirigente Pd; fonti del Nazareno spiegano che nell'incontro di tra Letta e Draghi si è fatto il punto sulla complicata fase politica e Letta ha ribadito il massimo impegno del Pd nel sostenere la posizione del presidente e l'azione di Governo, a maggior ragione in un momento in cui c'è stata una svolta attesa da anni per l'avvio di un'agenda sociale. Per il leader Pd perdere l'occasione di riscrivere le politiche pubbliche contro il lavoro povero e la precarietà sarebbe un paradosso, incomprensibile ai cittadini,concetto che Letta ribadirà oggi parlando ai gruppi parlamentari del partito, ponendo l'accento sulla responsabilità e sulla gravità del momento.
“Stiamo dimostrando anche in queste ore di essere seri, attenti e consapevoli di quale sia la posta in palio”. Anche questo, dicono al Nazareno, “significa prima il Paese”. Al netto della prudenza delle parole imposta dal momento, la linea di Enrico Letta è chiara: chi rompe se ne assume la responsabilità, dovrà spiegare ai cittadini perché si è deciso di staccare la spina al Governo mentre Draghi avvia il tavolo con i sindacati, annuncia di fatto il salario minimo, interventi per tagliare il cuneo fiscale a favore dei lavoratori e per attutire il colpo dei rincari energetici. Un altro dirigente Pd si dice sicuro che alla fine il Governo non cadrà, anche se M5S si ostinasse ad astenersi al voto di fiducia al Senato sul Dl aiuti. In quel caso, spiega un parlamentare, la via d'uscita potrebbe essere un nuovo passaggio in Senato, una verifica di maggioranza, questa volta senza più lo scoglio del decreto aiuti: un sì o un no alla fiducia al Governo e ci si aspetta che a quel punto M5S darebbe il via libera.
Salvini attacca il M5S e chiede a Draghi uno scostamento da 50 miliardi
Matteo Salvini dopo alcuni giorni di silenzio lancia un paio di messaggi chiari al premier Mario Draghi e ai Cinque Stelle. Il segretario del Carroccio interviene subito dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio con i ministri Giancarlo Giorgetti (rimasto in silenzio) e Andrea Orlando al termine dell’incontro con i sindacati. E poi è un fiume in piena: “Noi non minacciamo. Siamo gente serena, perbene, leale. Noi non mandiamo le letterine di Babbo Natale come qualcun altro, perché aspetta che accada qualcosa”, ammonisce Salvini con riferimento al documento in 9 punti recapitato da Giuseppe Conte a Draghi. “Io sono assolutamente sereno e determinato. E, quando la Lega è determinata le cose cambiano. Probabilmente qualcuno nei mesi passati ha contato troppo sulla nostra bonomia, sulla nostra generosità, sulla nostra lealtà. Lealtà non vuol dire la droga libera”. Poi non si nasconde dietro un dito e torna a insistere su uno dei punti su cui il Premier sembra inamovibile: “Ho letto che il presidente Draghi dice che non c'è bisogno di uno scostamento di bilancio, non c'è bisogno di un intervento pesante. Io la penso all'esatto contrario. Qua o si mettono almeno 50 miliardi veri nelle tasche degli italiani oppure con i micro bonus e i micro interventi non si risolve nulla”.
Il leader leghista, quindi, assicura che il voto del suo gruppo non mancherà in Senato sul decreto Aiuti e poi stuzzica ancora i Cinquestelle: “Il Governo andrà avanti anche senza il M5S? Chiedetelo a loro. Io non sono nella testa di Conte, per fortuna”. E non solo: "Io lascio agli altri gli strappi. Noi chiediamo quello che serve al Paese. I Cinquestelle non vogliono il termovalorizzatore a Roma, allora o la monnezza se la mangiano o non vedo come risolvere il problema”. Da Salvini, che torna a chiedere all'esecutivo di accelerare sulla pace fiscale, la riforma delle pensioni e gli stipendi, arriva anche un'apertura sul salario minimo: “Se riguarda i lavoratori non tutelati e non coperti dai contratti collettivi nazionali di lavoro, è assolutamente sacrosanto perché, fortunatamente, i contratti nazionali prevedono una soglia ben superiore ai 9 euro”.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per la discussione riforma del Regolamento del Senato a seguito della revisione costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e delle mozioni sulla crisi delle sale cinematografiche. Alle 18.30 ascolterà l’informativa del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli sulle iniziative in relazione all'emergenza siccità, con particolare riferimento al settore dell'agricoltura
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul disegno di legge per le spese per minori in comunità o istituti, sul ddl sulla disciplina della Corte dei conti, sul ddl relativo alla rappresentanza degli interessi, sul ddl per l’istituzione della Giornata in memoria delle vittime dell'amianto e sul ddl sulle imprese di comunità. La Giustizia esaminerà il ddl per il contrasto alla violenza domestica, il ddl su benefici penitenziari ed ergastolo ostativo, il ddl sul diritto all’oblio per le persone già affette da patologie oncologiche, il ddl sulle origini biologiche e il disegno di legge sulla magistratura onoraria. Infine, con la Finanze, si confronterà sul ddl di revisione del Codice del processo tributario. La Bilancio esaminerà il decreto aiuti approvato dalla Camera. La Finanze esaminerà la legge delega per la riforma fiscale.
La Istruzione svolgerà delle audizioni sui ddl sulle imprese cinematografiche e audiovisive indipendenti e alcune sull'affare assegnato relativo alla candidatura de “La cucina di casa italiana” a patrimonio culturale immateriale Unesco, ed esaminerà il ddl per la promozione dei cammini come itinerari culturali. La Lavori Pubblici svolgerà delle audizioni sul decreto per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
La Agricoltura discuterà sull’affare assegnato sulle problematiche riguardanti aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro, sul ddl per la definizione della relazione tecnica del tecnologo alimentare, sul ddl sul settore florovivaistico, sul ddl sulle professioni di enologo ed enotecnico, sul ddl per il riconoscimento dell'agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio e sul ddl per la trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola. Infine, ascolterà i rappresentanti di Italia Solare sulle problematiche relative allo sviluppo e alla diffusione degli impianti fotovoltaici nelle aree agricole.
La Industria ascolterà i rappresentanti di Quotidiano energia, Staffetta quotidiana e Limes sull’affare assegnato relativo alle problematiche di accessibilità, vivibilità e riqualificazione dei borghi e alcune sull'Atto UE sulla sicurezza dell’approvvigionamento e prezzi energia accessibili. La Salute esaminerà l’Atto europeo sullo spazio europeo dei dati sanitari. La Territorio esaminerà il ddl per la riduzione dell'inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sulla rigenerazione urbana e l’affare assegnato sul tema dello scioglimento dei grandi ghiacciai alpini.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare la pdl di delega al Governo in materia di spettacolo, la pdl sulla modifica al codice del Terzo settore e la proposta di legge costituzionale sull’ordinamento e i poteri della Città di Roma capitale della Repubblica. Alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e alle 16.15 ascolterà l’informativa urgente del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli sulle iniziative in relazione all’emergenza siccità, con particolare riferimento al settore dell’agricoltura.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Giustizia, esaminerà la pdl per l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause della mancata individuazione dei responsabili della strage di via D'Amelio. La Giustizia, con la Affari Sociali, esaminerà la pdl sulla responsabilità sanitaria e la proposta di legge sui testimoni di giustizia. La Esteri e la Difesa dibatteranno sulla relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sulla deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni. La Bilancio, con la Finanze, proseguirà il confronto sul decreto semplificazioni. La Cultura, con la Lavoro, si confronterà sulla pdl relativa al tirocinio curricolare.
La Ambiente svolgerà delle audizioni, con la Agricoltura, sulle risoluzioni per contrastare l'emergenza idrica ed esaminerà la risoluzione per la qualità dell'aria e il contrasto al cambiamento climatico e la pdl per il controllo delle emissioni di sostanze emananti odore. La Attività Produttive esaminerà la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. La Lavoro dibatterà sulla pdl sulla vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, e sulla pdl sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati. La Affari Sociali esaminerà la pdl sulla disciplina delle attività funerarie e cimiteriali, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri. La Politiche dell’Ue si confronterà sulla legge di delegazione europea 2021.