Scatta l’obbligo del green pass. Possibile scontro sui costi dei tamponi
L'obbligo di green pass per tutti i dipendenti pubblici e privati entrerà in vigore oggi e non si torna indietro. Mentre i lavoratori portuali di Trieste si dicono pronti a scioperare da oggi fino al 20 ottobre e chiedono un rinvio dell'attuazione della norma a fine mese, la linea del Governo è chiara: nessun passo indietro. L'unica limatura che in queste ore si valuta a palazzo Chigi riguarderebbe un intervento sul credito d’imposta per andare a scontare ulteriormente il prezzo dei tamponi; scartata quindi la possibilità di prevedere tamponi gratuiti, ovvero pagati dallo Stato. L'attenzione, a palazzo Chigi, è massima. La giornata di oggi si annuncia “complicata”, ma la convinzione è che più che il prezzo dei tamponi sia una piccola minoranza no vax a resistere, mentre piano piano il numero delle prime dosi sta crescendo e quindi il green pass “funzionando”. Il premier ne ha parlato con i leader di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri che continuano a chiedere una revisione dei prezzi al ribasso e che i costi siano sostenuti dalle aziende: “Il tema verrà affrontato nel Consiglio dei ministri” di oggi, assicurano ma, in realtà, il dossier tamponi potrebbe non essere discusso. Draghi non ha affrontato l'argomento con i capidelegazione dei partiti che sostengono la maggioranza nemmeno nel corso della cabina di regia convocata per mettere a punto il decreto fiscale.
Sulla questione i partiti hanno posizioni diverse. Il centrodestra è spaccato, con Lega e Fratelli d'Italia che continuano a chiedere tamponi gratuiti e Silvio Berlusconi che arriva a ventilare la necessità di arrivare all'obbligo vaccinale. Contrario ai tamponi a carico dello Stato il PD: “Il tampone gratuito è come il condono per chi non paga le tasse. Noi siamo contro questa logica. Deve essere premiato chi è fedele, chi paga le tasse e chi si è vaccinato”, dice chiaro Enrico Letta. Chiede un'ulteriore riduzione dei costi dei test, invece, Giuseppe Conte: “Il Movimento 5 Stelle chiede di calmierare immediatamente il prezzo dei tamponi perché chi vive in situazioni di indigenza, deve avere la possibilità di fare un test senza che pesi in modo drammatico sul bilancio familiare”.
Oggi il Governo varerà il decreto fiscale e le nuove norme sul lavoro
Una ripresa soft dei pagamenti delle cartelle esattoriali, ma anche rifinanziamenti di vari capitoli, dal reddito di cittadinanza alla Cig Covid, passando per la cassa per Alitalia e probabilmente anche per gli ecoincentivi auto. Si trasforma in un grande omnibus il tradizionale decreto fiscale collegato alla manovra che imbarcherà anche l'annunciata stretta sul lavoro nero e la sicurezza per combattere la piaga delle morti sul lavoro. Mario Draghi ne parla in mattinata con i sindacati e nel pomeriggio riunisce la cabina di regia per condividere il percorso sui dossier economici con i partiti della sua maggioranza: al tavolo coi Ministri il premier spiega la road map che prevede per oggi il via libera al decreto fiscale e il lavoro e a inizio della prossima settimana, probabilmente lunedì, il varo del Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles per poi passare alla legge di bilancio. In questo modo si riuscirebbe a centrare la scadenza per l'invio della legge di Bilancio al Parlamento, il 20 ottobre, sforando di poco quella del 15 ottobre per illustrare il Dpb alla Commissione. Facendo un passo indietro, nel decreto fiscale verranno accolte, intanto, le richieste delle commissioni Finanze di Camera e Senato sulla riscossione, con diverse misure sulle cartelle esattoriali: ci sarà più tempo per pagare, 150 giorni anziché 60. Il provvedimento disporrà anche una serie di nuove spese da qui a fine anno, a partire dal rifinanziamento dell’indennità di quarantena per circa 800 milioni.
In arrivo, come aveva preannunciato il Ministro Andrea Orlando, altre 13 settimane di Cig Covid per le piccole imprese in vista della scadenza del blocco dei licenziamenti il 31 ottobre, per consentire a chi le ha consumate tutte di arrivare fino alla fine dell'anno. Anche il fondo volo dovrebbe essere rimpinguato per coprire fino a ottobre 2022 la cassa integrazione per Alitalia. Una proroga è in arrivo poi per i congedi al 50% per i genitori che non possono lavorare in smart working e hanno figli under 14 in dad. Una nuova iniezione di risorse dovrebbe arrivare anche per il reddito di cittadinanza di qui al 31 dicembre, in attesa che si valuti poi con la manovra se intervenire anche con ritocchi al beneficio. Per prevenire gli incidenti sul lavoro arriveranno misure più severe e tempestive: la sospensione dell’attività scatterà in presenza di lavoratori irregolari, con la soglia di lavoro nero che scende dal 20% al 10% rispetto al totale dei lavoratori dell'impresa, o di violazioni alle norme sulla sicurezza con una serie di casistiche che consentiranno lo stop immediato. Si procederà anche a potenziare i controlli, con l'accelerazione delle assunzioni all'Ispettorato nazionale del lavoro ma anche con il reclutamento nelle Asl: circa 2mila unità in più entreranno in servizio già entro fine 2021 e altre mille l'anno prossimo. Arriverà anche la Banca dati unica che farà comunicare i database di Inl, Inail, Asl.
Gentiloni è fiducioso sulla ripresa Europea e soprattutto italiana
La ripresa economica procede in Italia e in Europa, per la quale non si esclude che le nostre previsioni di novembre “siano più positive” delle precedenti: lo assicura il Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che, a margine dei lavori del Fmi, si augura la rimozione dei dazi su acciaio e alluminio da parte degli Usa e invita a spingere sulla transizione ambientale. Pur constatando la necessità di “intervenire per mitigare l'impatto” della corsa dei prezzi dell'energia in Europa, per Gentiloni “la misura fondamentale è rinnovabili, rinnovabili, rinnovabili”. Il caro-energia e l'inflazione sono stati due dei temi sui quali si sono concentrate le riunioni del Fondo, dalle quali è emersa una crescente preoccupazione per le strozzature al commercio e alle catene di valore, che per Christine Lagarde gettano un'ombra sulle prospettive di crescita a breve termine dell'economia globale. Il timore e il rischio è infatti che alimentino ulteriormente l'inflazione con effetti negativi sulla ripresa: i prezzi nell'Eurozona sono saliti e “ci aspettiamo che salgano ancora quest'autunno”. L’ipotesi è che l’inflazione sia “un fenomeno temporaneo legato alla velocità della ripresa, all'aumento della domanda e ai prezzi dell'energia”, le fa eco Gentiloni confermando per l'Italia “un livello di ripresa molto positivo. Non si vedono segnali di rallentamento significativo”.
La vera “sfida, come dice anche il presidente Mario Draghi, è se stiamo parlando solo di un rimbalzo o se stiamo parlando, come è possibile, di una crescita più duratura nel corso dei prossimi anni grazie anche ai fondi europei”, spiega Gentiloni individuando fra i possibili rischi “quelli che il sistema ha già incorporato e sta affrontando da settimane e che sono legati alle strozzature in alcuni settori, in particolare a quelli legati all'automotive, ai macchinari”. Per Gentiloni è però necessario “guardare a queste difficoltà dal lato giusto: sono effetti collaterali di una travolgente ripresa economica”. Dicendosi fiducioso sull'iter del Pnrr in Italia, Gentiloni osserva come dei 25 piani Recovery ricevuti dall'Europa 23 sono stati approvati, mancano quelli di Polonia e Ungheria: “Non sono stati approvati non perché vogliamo risolvere con il Pnrr tutti gli argomenti legati allo stato di diritto, ma perché approviamo piani se le raccomandazioni date dalla Commissione negli ultimi due anni sono in larga misurata rispettate”.
Ultimo giorno di campagna elettorale per Michetti e Gualtieri
I due candidati sindaci di Roma Enrico Michetti e Roberto Gualtieri chiuderanno oggi le rispettive campagne elettorali; sarà l'ultima occasione per chiedere il voto in vista del ballottaggio di domenica e lunedì. Il candidato del centrodestra terrà il suo comizio in pieno centro storico, in Piazza Campo de Fiori; annunciata la partecipazione dei leader della coalizione Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, che interverrà in collegamento così come il segretario della Lega. A due chilometri di distanza, a Piazza del Popolo, praticamente in contemporanea, ci sarà l'evento organizzato da Roberto Gualtieri e a tirare la volata al candidato del centrosinistra ci sarà un altro ex ministro del governo Conte, Gaetano Manfredi, eletto sindaco di Napoli al primo turno in virtù del patto sul territorio siglato da Pd e M5S.
Operazione che non è stato possibile ripetere per la Capitale, dove l'intesa è mancata a causa della ricandidatura di Virginia Raggi: ma ora che la sindaca uscente è fuori gioco, i big del Movimento spingono per spostare i voti dalla parte dell'ex ministro dell'Economia. La manovra è denunciata apertamente da Michetti che, temendo il sorpasso, tenta l’ultimo affondo per strappare la vittoria. Sempre oggi si terrà poi l'ultimo confronto tv sul Tgr Lazio della Rai. La sida è aperta anche se le possibilità di vittoria del centrodestra sembrano minori vista la possibile convergenza a favore di Gualtieri di una buona parte degli elettori di Carlo Calenda e del Movimento 5 Stelle. Di sicuro un elemento determinante sarà anche l’affluenza che al primo turno ha visto un cittadino di Roma su due non andare a votare.