Meloni mette al centro natalità e lavoro femminile
Un aumento degli immigrati ridurrebbe il debito, quindi avrebbe “un impatto importante” sui conti pubblici, è scritto nel Def appena varato dal suo Governo, ma Giorgia Meloni va oltre: bisogna incentivare le famiglie “a mettere al mondo figli”, e puntare sulla “grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile”, è la sua ricetta per invertire i trend di demografia e occupazione dell'Italia, un Paese con “un problema di tenuta economica e sociale”. La premier indica queste due direttive prima di tuffarsi nei padiglioni del Salone del Mobile di Milano, dove un problema comune agli imprenditori è la difficoltà a reperire manodopera, tappezzieri, materassai, montatori di macchinari, installatori d’infissi. Per il Governo oltre alla questione migranti è centrale la riforma del mercato del lavoro: secondo Meloni, il lavoro “è l'unico vero ammortizzatore sociale”, “per troppi anni si è investito poco sulla natalità” e ci sono “sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano”.
Poi ci sono i dati Eurostat sulle donne: l'Italia è ultima (assieme alla Grecia) con il 51% di occupate, contro il 64,% della media Ue; “Portando l'occupazione femminile alla media europea e puntando sulla demografia - è sicura la leader di FdI - i nostri dati cambierebbero molto”. Mentre “ci si accapiglia sul reddito di cittadinanza, le aziende dicono che in 4 casi su 10 hanno difficoltà a trovare manodopera qualificata e per posti di lavoro ottimamente retribuiti”. Il Governo, ribadisce, non darà sussidi “a chi è in condizione di lavorare” e per le imprese punta sul più assumi, meno paghi: “Incentivare l'aumento dell'occupazione in rapporto al fatturato” è l'obiettivo della delega fiscale, tagliando l'Ires “a patto che il risparmio sia investito in innovazione o nuovi posti di lavoro”. Alcune promesse sono tarate sulla platea d’imprenditori: una “rivoluzione culturale per mettere al centro il lavoro creativo italiano”, la legge quadro in arrivo per difendere i marchi italiani e una cornice normativa per “una filiera del legno arredo 100% made in Italy”. E al made in Italy è dedicato anche il liceo “in dirittura d'arrivo”.
Lollobrigida parla di sostituzione etnica. Le opposizioni attaccano
È polemica dopo che il Ministro della dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha parlato di “sostituzione etnica” all'interno di un ragionamento sulla natalità, l'occupazione e la presenza di lavoratori stranieri in Italia. Immediate e durissime le reazioni delle opposizioni e in particolare del Pd; la più dura di tutte è la segretaria dem Elly Schlein, che bolla le parole del Ministro come “disgustose” e aggiunge: “Hanno il sapore del suprematismo bianco”. Tutto nasce dall'intervento dal palco della Cisal di Lollobrigida: “Non possiamo arrenderci all'idea della sostituzione etnica, gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro”. Piuttosto è necessario “costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia”, un concetto che il diretto interessato ribadisce in un video sui social in cui accusa la “sinistra, priva di argomenti ed in evidente difficoltà, di alzare un polverone mediatico”. Il titolare dell'Agricoltura difende la sua linea e aggiunge: “Basta leggere la definizione di etnia che esiste in tutte le comunità del mondo. Sono tutte degne di rispetto, compresa la nostra, che noi intendiamo difendere”. Contro il calo demografico, a detta di Lollobrigida, la soluzione “principale” non può essere “l'immigrazione. La soluzione principale è tentare di far crescere i figli all'interno della nostra Italia”.
Le sue parole per tutto il giorno tengono banco nel dibattito politico. “Siamo a livelli brutali, questo è il mio unico commento”, dice lapidario Romano Prodi; duro anche il M5S che parla di “propaganda razzista”, mentre il leader di Azione Carlo Calenda mette in guardia “dalla pericolosa involuzione per l'Italia”. Il segretario di Più Europa Riccardo Magi osserva invece come le parole di Lollobrigida siano “pronunciate il giorno in cui il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in vista ad Auschwitz”. Per la maggioranza il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti ribadisce che “la sinistra baccaglia sulla terminologia e sul nulla non potendo attaccare nel merito il Governo”. Scende in campo a difesa di Lollobrigida anche Francesco Cavallaro, presidente della Cisal: “L'intervento del Ministro deve essere contestualizzato rispetto a un discorso più ampio, nell'ambito del quale la crisi della natalità è certamente fattore di particolare criticità”. Ciononostante, le polemiche sono destinate a proseguire.
L'Ue apre all’ipotesi di aumentare i fondi all’Italia per l'emergenza migranti
L'Ue valuta di dare più fondi all'Italia per l'emergenza migranti. Nel pieno della crisi flussi e 24 ore dopo l'intervento del presidente Sergio Mattarella sulla necessità di superare regole “preistoriche” sul dossier migrazione, Bruxelles certifica una nuova apertura all'Italia per placare quella che lo stesso Commissario Johannes Hahn ha definito “un'emergenza”. L'intervento dell'esecutivo europeo, di fatto, ha costituito l'unica vera novità emersa da un dibattito sulle migrazioni e sull'Italia all'Eurocamera che, per il resto, ha visto soprattutto riproporsi lo scontro tra S&d e Ppe.
In Aula Hahn ha fatto un intervento che pare andare incontro alle richieste del governo Meloni; il Commissario ha prima spiegato che l'Ue vuole più ricollocamenti di migranti dall'Italia e ha quindi sottolineato che sono in corso discussioni per aumentare i fondi europei per affrontare l'emergenza sbarchi: “Dobbiamo trattare tutti con dignità e umanità” ma anche con “solidarietà anche per chi gestisce le frontiere di sbarco, come l'Italia”, sono state le parole di Hahn, che ha confermato il viaggio in Tunisia a fine mese della titolare per gli Affari Interni Ylva Johansson. La missione punta a rilanciare il partenariato con Tunisi in un momento particolarmente delicato per la crisi politica in atto nel Paese nordafricano. Il dossier migranti, nonostante le tensioni costanti tra centro-destra e centro-sinistra, anche in Europa, prosegue faticosamente il suo iter e la riforma del Patto di migrazione e asilo è arrivata sul tavolo dei negoziati tra le istituzioni europee.
Alla Camera
Dopo che ieri il governo ha posto la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 16.15 per il voto sul decreto legge, già approvato dal Senato, per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC). Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali alle 14.00 ascolterà il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessio Butti sulle linee programmatiche dell'attività di Governo in materia di digitalizzazione della Pa. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle pdl per la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano. La Bilancio, assieme alla rispettiva del Senato, proseguirà le audizioni sul Documento di economia e finanza (Def); nello specifico alle 8.30 ascolterà i rappresentanti di ANCI, UPI e Conferenza delle regioni e delle province autonome e alle 20.30 quelli del Cnel e della Corte dei conti. La Cultura proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'impatto della digitalizzazione e dell'innovazione tecnologica sui settori di competenza della Commissione cultura.
La Ambiente, assieme alla Trasporti, esaminerà il decreto per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, e ascolterà i rappresentanti di Confartigianato e Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA) nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni sul comparto del commercio al dettaglio di carburanti. La Lavoro proseguirà le audizioni sulle proposte di legge sulla giusta retribuzione e salario minimo. La Politiche dell’Ue ascolterà il prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), sull’Atto Ue sulla politica di ciberdifesa dell'UE.
Al Senato
Dopo che ieri ha approvato definitivamente il decreto per la protezione temporanea delle persone provenienti dall’Ucraina, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’esame del decreto per l’ingresso dei lavoratori stranieri e il contrasto all’immigrazione irregolare.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per l’ingresso dei lavoratori stranieri e il contrasto all’immigrazione irregolare. A seguire dibatterà sul ddl per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti, sul ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, sul ddl per la modifica dell'articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute, sul ddl sulle norme sulla democrazia nei partiti e sulla selezione democratica e trasparente delle candidature per le cariche elettive, sul ddl relativo all’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci, sul ddl per la valorizzazione dei sindaci dei piccoli comuni, sul ddl per l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci, sul ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti, sul ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre e sul ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani. Esaminerà poi la proposta d’istituzione della Commissione di inchiesta sulla scomparsa di Orlandi e Gregori.
La Giustizia esaminerà il ddl per la procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza. La Esteri e Difesa esaminerà la convenzione sulla marchiatura dei metalli preziosi e dibatterà su diversi programmi di investimenti in strutture e mezzi. La Politiche dell’Ue proseguirà il confronto sull’affare assegnato sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea. La Finanze esaminerà il decreto sulle emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech e l’Atto Ue sui bonifici istantanei in euro.
La Cultura esaminerà i ddl per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe, il ddl per le celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il ddl per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi giochi della gioventù, il ddl per la promozione dei cammini come itinerari culturali, il ddl per l’istituzione del Museo della Shoah a Roma e il ddl per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante. Dibatterà poi sulla proposta d’indagine conoscitiva sull'impatto dell'intelligenza artificiale e sul ddl per il sostegno alle associazioni musicali amatoriali. La Ambiente e Trasporti esaminerà lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della Direttiva Ue sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
La Industria e Agricoltura esaminerà il ddl per la produzione e vendita del pane, si confronterà sui disegni di legge per la revisione del sistema degli incentivi alle imprese, sul ddl relativo agli organismi prodotti con tecniche di editing genomico, sul ddl relativo all’agricoltore custode dell'ambiente e del territorio e sul ddl per il contrasto del bracconaggio ittico. La Affari Sociali e Lavoro dibatterà sul ddl per l’istituzione della Giornata per la prevenzione veterinaria, sul ddl per l’istituzione della giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale e sul ddl per il ristoro dei medici lesi dalla SARS-CoV-2.