Si fa in salita la corsa di Berlusconi per il Quirinale. FdI pronta a fare due nomi
“L'operazione scoiattolo si è fermata”. A 48 ore dal vertice del centrodestra e a pochi giorni dall'inizio delle votazioni per il prossimo Presidente della Repubblica lo scenario delineato da Vittorio Sgarbi è negativo sulla possibile elezione di Silvio Berlusconi: per il deputato “i numeri non ci sono” e quindi la sensazione è che il leader di Forza Italia sia alla ricerca di una exit strategy onorevole e che massimizzi il capitale politico acquisito con l’operazione. Nonostante le previsioni negative, Berlusconi si dice ancora “ottimista” e sulla sua corsa al Quirinale rassicura che non deluderà chi gli ha dato fiducia. È quanto il Cav avrebbe condiviso con diversi parlamentari che, dopo le sirene fatte scattare da Sgarbi, hanno telefonato al leader di Forza Italia per chiedergli conto delle voci su eventuali passi indietro. L’ex premier non ha ancora deciso, anche perché sarebbero tutt’ora in corso diverse interlocuzioni sia con senatori e deputati sia con delegati regionali. Ad attendere le mosse di Berlusconi, tuttavia, sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, convinti della necessità da parte della coalizione di muoversi compatti dall'inizio alla fine, sia nell'ipotesi che vada avanti la candidatura del leader di FI, sia che si decida di virare su di un altro nome; “Il centrodestra per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana ha la possibilità di giocare una partita da king maker e intendiamo esercitarla”, sottolinea la presidente di Fratelli d'Italia.
Per il momento, a tenere banco, però, è sempre e solo quello che deciderà di fare il Cavaliere. Per la Meloni “Oggi il nome emerso è quello di Berlusconi. Lui sostiene che ci siano altre persone che sarebbero pronte a sostenere la sua candidatura, è la verifica che bisogna fare”. Domani, al vertice del centrodestra questa verifica dovrà essere fatta e tutta la coalizione dovrà prendere atto della reale situazione e se occorra o meno costruire un piano B.“Se io ce l'ho in testa? Certo” annuncia Meloni, “Penso che se anche Berlusconi scegliesse di non concorrere e dovesse rinunciare, il centrodestra abbia comunque il diritto e il dovere di avanzare una proposta, e in quel caso anche FdI intende ovviamente fare la sua parte. Sia chiaro, noi contiamo il 6,3% nell'elezione del prossimo Capo dello Stato ma questo non vuol dire che non abbiamo le nostre proposte da fare”. Il messaggio secondo alcuni è indirizzato a Salvini, che aveva annunciato a inizio settimana una proposta convincente da parte della Lega. Nella testa della presidente di Fdi, che oggi riunirà l'esecutivo del partito, ci sono “almeno un uomo e una donna che posso proporre in primis alla coalizione”, e i nomi di Marcello Pera e Letizia Moratti, già circolati nei giorni scorsi tra i palazzi, tornano subito alla ribalta. Sulla possibilità che sia invece Mario Draghi a succedere a Sergio Mattarella, Meloni è tiepida “Se lo preferisco a Chigi o al Colle? Da nessuna delle due parti. Draghi al Quirinale per me è un grande punto interrogativo”.
Draghi incontra Mattarella e Fico. I partiti si agitano
Dopo giorni di lavoro a palazzo Chigi sul prossimo decreto ristori e sul nuovo provvedimento contro il caro bollette, il Premier Mario Draghi ha incontrato Sergio Mattarella al Quirinale. Il premier si è intrattenuto con il presidente della Repubblica per circa un'ora e il colloquio, che viene definito periodico, sarebbe servito per fare il punto sull’azione di Governo. Nel primo pomeriggio, poi, un altro faccia a faccia, questa volta con il Presidente della Camera Roberto Fico; anche in questo caso il confronto va avanti per poco più di un'ora. Da quando, poi, il presidente del Consiglio fa rientro nel suo ufficio, parte la caccia all'interpretazione tra i parlamentari e le versioni si susseguono: per molti Draghi e Fico “hanno voluto affrontare di persona, direttamente” il dossier che riguarda “la possibilità di far votare i grandi elettori positivi”.
La questione è molto delicata e spinosa e rischia di generare non poche tensioni politiche. Comunque sia, le possibili chiavi di lettura dell’incontro con Fico sono diverse. C'è chi interpreta l'incontro in termini prettamente politici: “È venuto a sondare qual è la situazione; Conte e Di Maio non vogliono il premier al Quirinale con un Governo che si decide lui e quindi è venuto a capire da Fico quali sono le reali forze in campo nel M5S e le sue possibilità”. C'è poi chi prova a legare i due incontri avuti dal premier con la possibilità di un Mattarella bis. Tutte ipotesi su cui Palazzo Chigi non interviene ma che hanno provocato non poca fibrillazione fra i partiti.
Beppe Grillo è indagato per traffico d’influenze illecite nel caso Moby
Nuova tegola per il M5S: Beppe Grillo sarebbe accusato di aver svolto una “illecita mediazione” nei confronti di “parlamentari in carica” del M5S per favorire Moby, “pagato” sotto forma di ricchi contratti pubblicitari per promuovere la compagnia di navigazione. È questo lo schema che emerge dell'inchiesta della Procura di Milano per traffico d’influenze illecite, che ha portato all'iscrizione del fondatore del M5S e dell'armatore Vincenzo Onorato nel registro degli indagati. A portare la Procura a indagare su Grillo e Onorato sono state alcune chat ritrovate sul telefono dell'armatore nel corso di una perquisizione effettuata nella sede della compagnia di navigazione, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze sulla Fondazione Open di Matteo Renzi. Negli scambi tra l'imprenditore e il comico, che si conoscono da anni, gli inquirenti milanesi hanno rintracciato “elementi che fanno ritenere illecita” la sua “mediazione” con esponenti del suo partito, perché “finalizzata a orientare l'azione pubblica dei pubblici ufficiali in senso favorevole agli interessi del gruppo Moby”, scrivono i pm milanesi in un passaggio del decreto di perquisizione che ha portato la Guardia di Finanza nelle sedi della Beppe Grillo Srl e della Casaleggio e Associati.
Altri elementi utili, poi, sono emersi dagli accertamenti effettuati dalla Procura sulla situazione patrimoniale e debitoria di Moby. Nel lungo elenco di documenti prodotti dalla società nel tentativo di evitare l'amministrazione controllata sono anche elencati alcuni versamenti “anomali” a fondazioni e società legate a partiti ed esponenti politici. Tra i destinatari, oltre alla Beppe Grillo Srl, comparivano anche Fondazione Open, Fondazione Change, il Pd e Fratelli d'Italia. Secondo l’accusa, tra il 2018 e il 2019 la Moby ha stipulato un “accordo di partnership” con la Beppe Grillo Srl per 120mila euro all'anno e con la Casaleggio e Associati per 600 mila euro all'anno per il periodo che va dal 2018 al 2020. Cifre a parte, quello su cui si sono concentrati gli inquirenti milanesi è il meccanismo dietro al quale potrebbero celarsi ingerenze di Grillo su esponenti del suo partito nella gestione della crisi aziendale della Moby. Politicamente la questione è molto delicata e arriva in un momento di forte debolezza interna al Movimento 5 Stelle. Grillo si dice tranquillo e sorpreso ma gli strascichi della questione sono destinati ad aggiungersi alle numerose tensioni, frizioni e spaccature interne.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.00 per ascoltare la Relazione del Ministro Marta Cartabia sull'amministrazione della giustizia.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà e svolgerà delle audizioni sul decreto per la proroga dello stato di emergenza e contenimento dell’epidemia Covid-19 e il decreto per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria. Si confronterà sul disegno di legge sull’indennità di funzione dei Sindaci e sul disegno di legge per l’inserimento in Costituzione del diritto di accesso allo sport. La Difesa si confronterà su alcuni schemi di decreti per l’acquisizione di diverse tipologie di sistemi d’arma.
Alle 14.00, la Commissione Bilancio, con la rispettiva della Camera, ascolterà il Sottosegretario per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra in merito alla relazione sulla sperimentazione dell'adozione di un bilancio di genere riferita all'esercizio finanziario 2020. A seguire esaminerà diversi schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF. La Finanze esaminerà la proposta di nomina a componente della CONSOB del dottor Carlo Comporti. La Istruzione svolgerà alcune audizioni sull’affare assegnato per il rilancio del comparto archivistico.
La Agricoltura ascolterà i rappresentanti di Italia Olivicola - Consorzio Nazionale sulle problematiche connesse alla realizzazione di un nuovo piano per l'olivicoltura. La Industria si confronterà sulla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 e sul ddl di disciplina dell'attività di perito assicurativo. La Territorio esaminerà il disegno di legge per l’estensione al settore agricolo e agroalimentare delle competenze della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali a esse correlati e il ddl sulla rigenerazione urbana.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 8.00 per l’approvazione decreto sulle misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali. A seguire voterà la questione pregiudiziale sul decreto per fronteggiare l’emergenza Covid-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore; alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata (question time) e alle 16.00 ascolterà la Relazione del Ministro Marta Cartabia sull'amministrazione della giustizia.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Bilancio, svolgerà diverse audizioni sul decreto mille proroghe. A seguire esaminerà la pdl per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo violento di matrice jihadista e la pdl per la tutela costituzionale dell’ambiente. La Giustizia esaminerà al pdl sui benefici penitenziari per i condannati per reati cosiddetti ostativi, la pdl sulla dichiarazione di morte presunta dell'assente e la proposta di legge sui reati contro il patrimonio culturale. La Esteri, con la Politiche dell’Ue, ascolterà l'Ambasciatore di Francia Christian Masset sulle priorità del semestre di Presidenza francese del Consiglio dell'Unione europea.
La Difesa si confronterà su alcuni schemi di decreti per l’acquisizione di diverse tipologie di sistemi d’arma e, con la Attività Produttive, si confronterà sulle risoluzioni sulle iniziative a tutela degli interessi nazionali nell'eventuale cessione di Oto Melara e Wass e per il rafforzamento dell'industria e delle aziende strategiche per il comparto della Difesa e per la sicurezza nazionale. La Bilancio si confronterà sulla pdl modifica del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali per quanto riguarda quelli in situazione di criticità finanziaria o di squilibrio eccessivo. La Finanze esaminerà la legge delega per la riforma fiscale e ascolterà il dottor Carlo Comporti nell'ambito dell'esame della proposta sua nomina a componente della CONSOB.
Alle 14.00, la Cultura ascolterà il Ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi sull'organizzazione delle attività scolastiche nell'attuale contesto di pandemia di Covid-19. La Trasporti si confronterà sul Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci. La Commissione Attività Produttive proseguirà le audizioni sull’indagine conoscitiva sulla ripresa economica delle attività turistico-ricettive della montagna invernale in funzione delle riaperture previste a partire dalla stagione 2021/2022. La Lavorosvolgerà alcune audizioni sulle pdl in materia di prestazioni di lavoro accessorio. La Affari Sociali esaminerà il decreto per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore. A seguire riprenderà le audizioni sulle pdl per la prevenzione e la lotta contro l'AIDS e le epidemie infettive aventi carattere di emergenza.