Il Governo tratta ancora sul deficit per ampliare manovra
Nel disegnare una manovra economica dalle risorse “molto modeste”, il Governo conserva ancora una speranza e un'ambizione: spingere un po' più su l'asticella del deficit grazie agli investimenti green. Il Def, come definito dal Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, fissa l'asticella al 2,2%: entro quei confini ci si muoverà da qui al 20 ottobre, con ancora cinque miliardi tutti da trovare, in un clima politico assai teso, per coprire le misure della legge di bilancio. Ma si attende novembre, quando entrerà in carica la nuova Commissione, per capire se la svolta green annunciata dalla presidente Von DerLeyen si tradurrà subito in una comunicazione che offra nuovi margini di flessibilità per investimenti ambientali. Che il clima sia favorevole, non si stanca di ripeterlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: non ci sono solo gli impegni della nuova Commissione, dove Paolo Gentiloni siederà da commissario agli Affari economici, la Banca europea degli investimenti vuole trasformarsi in una climatebank, finanziando interventi verdi.
Se la svolta in concreto possa avere impatto già su questa legge di bilancio non è dato ancora sapere. Nel Def sono già dati per acquisiti ben 14 miliardi di flessibilità ma non sono scontati: nella maggioranza c’è chi osserva che la nuova Commissione potrebbe inserire tra i suoi primi atti una comunicazione interpretativa del patto di stabilità e crescita che aggiunga alla flessibilità per investimenti e riforme anche margini per misure green. Intanto il problema che il Governo si trova ad affrontare è dove trovare circa cinque miliardi di coperture. È un problema soprattutto alla luce dei rapporti tesi tra gli alleati di governo, dopo che Matteo Renzi e Luigi Di Maio si sono intestati lo stop ad aumenti dell'Iva: sembra a loro diretta l'irritazione del Premier Giuseppe Conte.
A Palazzo Chigi parlano di una vera e propria mistificazione della realtà perché l'ipotesi su cui si era lavorato era un aumento dell'Iva di 1,5 punti per l'uso del contante con una corrispondente diminuzione di 3 punti se si usava la carta di credito. Questa ipotesi, secondo i sondaggi in possesso di Palazzo Chigi, avrebbe incontrato un consenso tra i cittadini (56%) pressoché uguale a quello che ha l'altra ipotesi oggi sul tavolo: uno sconto per chi usa carte più uno sconto sulle bollette (58%). C’è chi nel Governo vorrebbe ancora percorrere la strada del bonus/malus, con aumenti per chi paga in contante ma l'asse Renzi-Di Maio non sembra lasciare molti margini. Perciò la leva su cui si starebbe agendo in queste ore punterebbe soprattutto sulla rimodulazione delle detrazioni da introdurre nel decreto fiscale. Si lavora anche a disegnare lo strumento dei green bond annunciato da Gualtieri. I renziani continuano a chiedere di rimettere mano anche a quota 100, ma Conte ha già detto che non si farà.
Arriva in Aula il taglio dei parlamentari. Pd rilancia sulla legge elettorale
Nicola Zingaretti si scaglia contro il proporzionale puro voluto da Matteo Renzi e mette i paletti sulle riforme chiedendo “garanzie di tutela delle regole democratiche e sicuramente una nuova legge elettorale” da scrivere con gli alleati. Ciò accade mentre il taglio dei parlamentari ottiene il via libera in Commissione Affari Costituzionali della Camera in attesa di passare all’esame dell'Aula dal prossimo 7 ottobre. Votano a favore i partiti della maggioranza, contro Forza Italia e Riccardo Magi di +Europa. Assenti i deputati di Lega e Fratelli d'Italia. Matteo Salvini conferma che la Lega voterà sì in Aula a patto che “l'ok al provvedimento non sia merce di scambio tra M5s e Pd”. Approvato anche il mandato al nuovo relatore Giuseppe Brescia (M5s), che è presidente della Commissione.
Pd e Leu, subito dopo il loro voto, hanno ricordato quanto stabilito dal programma di Governo, e cioè che questa misura va inserita in un disegno più ampio di riforme da concordare insieme. A questo scopo, per trovare un'intesa generale, hanno chiesto un vertice di maggioranza da tenere entro martedì, il giorno appunto in cui il taglio dei parlamentari andrà in Aula. Il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera Federico Fornaro definisce infatti “tecnico” il suo sì in Commissione; in particolare, quello che Pd e Leu chiedono agli alleati di governo dei Cinque Stelle è di intervenire, contestualmente al taglio dei parlamentari, anche sul fronte dei regolamenti di Camera e Senato per ricalibrare e ridurre il ricorso alla fiducia, quindi lavorare a una riforma elettorale. Pd e Leu ritengono che sia necessario trovare soluzioni per rafforzare il Parlamento rimuovendo le differenze ingiustificate (elettorato attivo e passivo, base regionale), il peso eccessivo dei delegati regionali nel collegio per eleggere il Capo dello Stato e per rimuovere la carenza più evidente emersa negli scorsi mesi, la presenza dei Presidenti di Regione in Senato nella votazione delle leggi sull'autonomia differenziata.
Al Senato
L’aula del Senato questa settimana non si riunirà. I lavori riprenderanno martedì 8 ottobre. Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione di alcuni Ministeri, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza, e svolgerà alcune audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno della prostituzione. Le Commissioni Esteri e Difesa si confronteranno sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle risorse del fondo di finanziamento delle missioni internazionali per il 2019.
La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo ai mercati degli strumenti finanziari, si confronterà sull’affare assegnato in merito all'aliquota IVA applicabile alle prestazioni didattiche finalizzate al conseguimento delle patenti di guida e sul ddl per la parità di accesso agli organi di società quotate. La Commissione Istruzione proseguirà il dibattito sullo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2019. Alle 14, in sede congiunta con la Cultura della Camera, ascolterà il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini in merito alle linee programmatiche del Dicastero.
La Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti di Sky, Chili e Linkem sul ddl per la trasparenza delle tariffe e dei prezzi applicati dagli operatori dei servizi di telefonia mobile. L’Agricoltura svolgerà diverse audizioni sull’affare assegnato sulle problematiche riguardanti aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro e su quello relativo alle nuove biotecnologie in agricoltura; in sede riunita con la Territorio, riprenderà il ddl sul consumo di suolo. La Commissione Industria, assieme alla Lavoro, esaminerà il decreto per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali. La Territorio esaminerà il ddl per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio.
L’Aula della Camera
Dopo che nella giornata di ieri è stata approvata definitivamente la legge di delegazione europea 2018 e la mozione per onorare la memoria di Antonio Megalizzi, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del decreto per assicurare la continuità delle funzioni del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali. Come di consueto alle 15 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Le Commissioni della Camera
Alle 13.30 la Commissione Affari costituzionali ascolterà Roberto Rustichelli, Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge sui conflitti d’interessi. In sede riunita con la Politiche dell’UE e in sede congiunta con le rispettive del Senato, ascolterà le comunicazioni della Ministra dell'interno Luciana Lamorgese in vista del Consiglio dell'Unione europea su Giustizia e Affari interni previsto per il 7 e 8 ottobre 2019. La Giustizia proseguirà il ciclo di audizioni sulla pdl per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo; con l’Ambiente si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni sui gas fluorurati a effetto serra e con la Affari Sociali dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori.
Le Commissioni Esteri e Difesa si confronteranno sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle risorse del fondo di finanziamento delle missioni internazionali per il 2019. La Finanze, in sede riunita con la Trasporti, si confronterà sulle risoluzioni per l’applicazione del regime IVA sulle prestazioni didattiche per il conseguimento della patente di guida e sostegno delle autoscuole. La Commissione Ambiente esaminerà la pdl per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare, la cosiddetta legge salva mare. La Attività Produttive ascolterà i rappresentanti dell'Associazione italiana industria olearia (ASSITOL) e dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia energetica nazionale al piano nazionale energia e clima per il 2030.
La Commissione Lavoro svolgerà diverse audizioni sulle risoluzioni per la regolazione del rapporto di lavoro tramite piattaforma (gigworking). La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulle pdl per contrastare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza. L’Agricoltura esaminerà le risoluzioni per il contrasto alla diffusione della cimice marmorata asiatica.