Tensione sul decreto migranti. Palazzo Chigi frena le spinte della Lega

La Lega prima chiede e ottiene, dopo un braccio di ferro con FdI, di rimodulare l'emendamento sulla protezione speciale sopprimendo qualsiasi riferimento ai trattati internazionali firmati dall'Italia che sovrintendono a questa misura, poi però è costretta a fare marcia indietro dopo un braccio di ferro con il partito di Giorgia Meloni. La situazione aveva messo in allarme il Governo dopo le interlocuzioni tra Palazzo Chigi e Quirinale anche sulla necessità di non eliminare i riferimenti ai trattati internazionali che in materia, per evitare i rischi d’incostituzionalità delle nuove misure da, un dato che avrebbe inevitabilmente portato il capo dello Stato a non firmare il nuovo provvedimento. Palazzo Chigi è quindi intervenuto chiedendo la riformulazione dell'emendamento e da qui il colpo di scena, nel pieno della seduta del Senato, con la maggioranza che compie una parziale marcia indietro su uno dei punti più controversi del decreto varato dal Cdm a Cutro, reintroducendo il riferimento ai trattati internazionali. 

La gestazione di questo secondo emendamento non è stata semplice, anche perché le opposizioni si sono appellate a questioni di forma e di procedura costringendo il Governo a intervenire una seconda volta con la richiesta di accantonare l'emendamento che, solo dopo un’attenta lettura e messa a punto, ha potuto avere il via libera. La giornata al Senato si era aperta con gli attacchi velati della Lega al ministro Francesco Lollobrigida dopo le sue dichiarazioni sulla “sostituzione etnica”, tuttavia la maggioranza appariva compatta, come dimostrava la firma di tutti i gruppi a un “emendamento canguro” all'articolo 1. Per evitare le polemiche con le opposizioni, il presidente Ignazio La Russa ha promosso una mediazione: la maggioranza ha ritirato il proprio maxiemendamento-canguro e le opposizioni si sono impegnate a evitare l’ostruzionismo, togliendo dal tavolo una cinquantina dei propri emendamenti e limitando gli interventi, così da concludere l'esame del decreto entro oggi. Si è dunque iniziato a esaminare il decreto e gli emendamenti in modo ordinato, anche se sui contenuti le distanze sono rimaste: il centrodestra ha insistito nel dire che il decreto contrasterà l'arrivo d’immigrati irregolari, le opposizioni hanno sottolineato che negare il permesso speciale a chi è già approdato in Italia significa farli uscire dai Centri di accoglienza e renderli irregolari nelle strade delle nostre città. In ogni caso per l’approvazione del provvedimento resta un'altra giornata di confronto parlamentare, tra tensioni e diffidenze nella maggioranza. 

Incontro tra Santa Sede e Italia in vista del Giubileo del 2025

Ieri pomeriggio si tenuto presso la sala del Concistoro nella Città del Vaticano un incontro tra Santa Sede e Italia in vista del Giubileo indetto per il 2025. Le due delegazioni erano guidate rispettivamente dal presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, accompagnato da monsignor Rino Fisichella pro-prefetto del Dicastero per l'evangelizzazione, monsignor Edgar Peña Parra sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Paul Richard Gallagher segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali, monsignor Roberto Campisi assessore per gli Affari regionali, mons. Graham Bell sottosegretario del Dicastero per l'evangelizzazione, avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi vicesegretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, reverendo Rafael Garcìa de la Serrana Villalobos direttore Infrastrutture e servizi, dottor Davide Giulietti vicedirettore Servizi di sicurezza e protezione civile. 

Presenti per l’Italia Alfredo Mantovano sottosegretario alla presidenza del Consiglio, i vicepresidenti del Consiglio Antonio Tajani ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e Matteo Salvini ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Piantedosi ministro degli Interni, Giancarlo Giorgetti ministro dell'Economia e delle Finanze, Gennaro Sangiuliano ministro della Cultura, Orazio Schillaci ministro della Salute, Daniela Santanchè ministro del Turismo, Sebastiano Musumeci ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Roberto Gualtieri sindaco di Roma capitale e Commissario straordinario di governo per il Giubileo straordinario, Francesco Rocca presidente della regione Lazio, Francesco di Nitto ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede. 

L'incontro si è aperto con gli interventi del cardinale Parolin e del presidente Meloni, che hanno evidenziato l'importanza e il significato del Giubileo nella tradizione europea. Ha preso la parola monsignor Fisichella, che ha illustrato tra l'altro aspetti relativi alla sicurezza, alla sanità, ai visti d’ingresso, al volontariato, alla mobilità, alla recettività e ai trasporti. Il sottosegretario Mantovano ha invece ricordato l'attività svolta dalla Cabina di coordinamento Giubileo 2025. Sono quindi intervenuti il commissario straordinario Roberto Gualtieri, e il presidente Rocca. I ministri presenti hanno infine evidenziato i punti specifici di loro competenza. 

Alla Camera

Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’approvazione definitiva del decreto legge, già approvato dal Senato, per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC). Alle 14.00 ascolterà l’informativa urgente del Governo sulla vicenda della fuga del cittadino russo Artem Uss.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali svolgerà delle audizioni sulla pdl relativa ai conflitti d’interessi e di delega al Governo per l'adeguamento della disciplina relativa ai titolari delle cariche di governo locali e ai componenti delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, nonché per il divieto di percezione di erogazioni provenienti da Stati esteri da parte dei titolari di cariche pubbliche. La Esteri, con la Finanze, si confronterà sulla ratifica di diversi accordi con la Svizzera relativi ai lavoratori transfrontalieri. La Bilancio, assieme alla rispettiva del Senato, concluderà le audizioni sul Documento di economia e finanza (Def); nello specifico alle 8.30 ascolterà i rappresentanti della Banca d’Italia, alle 14.00 il Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e alle 16.00 la Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) Lilia Cavallari. 

La Finanze si confronterà sulla Delega al Governo per la riforma fiscale e, assieme alla Affari Sociali, esaminerà il decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali. La Cultura svolgerà delle audizioni sulla pdl relativa all’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione del relativo albo professionale e dibatterà sulle pdl per la tutela della sicurezza del personale scolastico. La Trasporti esaminerà lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della Direttiva UE sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). La Lavoro proseguirà le audizioni sulle proposte di legge sulla giusta retribuzione e salario minimo. La Affari Sociali dibatterà sull’Atto Ue sulle tariffe e sugli oneri spettanti all'Agenzia europea per i medicinali, sulla risoluzione relativa alle politiche del farmaco e su quella per la revisione della normativa in materia di operatori sociosanitari. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’esame del decreto per l’ingresso dei lavoratori stranieri e il contrasto all’immigrazione irregolare. A seguire si confronterà sulle mozioni sulle festività del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno e alle 15.00, come di consueto, svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci e sul ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre. La Giustizia proseguirà le audizioni nell’ambito dell'indagine conoscitiva sulle intercettazioni. La Difesa dibatterà su diversi programmi di investimenti in strutture e mezzi. La Politiche dell’Ue proseguirà il dibatto sull’affare assegnato sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea. La Finanze esaminerà il decreto sulle emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech e l’Atto Ue sui bonifici istantanei in euro. La Cultura alle 14.00 ascolterà il Ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica. La Ambiente e Trasporti, con la Industria e Agricoltura, esaminerà il decreto siccità. La Industria e Agricoltura svolgerà delle audizioni sulla situazione della bufala in Campania. La Affari Sociali proseguirà le audizioni nell’ambito dell'indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell'efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute.



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