In arrivo il via libera della Commissione Ue alla manovra
Annunciato già la settimana scorsa dallo stesso Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, arriverà oggi senza sorprese il via libera alla manovra di Bruxelles. Non ci saranno richieste di correzioni dei conti, né rinvii a nuovi giudizi. E la formula della promozione sarà quella di rito, che sottolinea un rischio di deviazione significativa dagli impegni per il 2020 ma definisce la bozza sostanzialmente rispettosa delle regole; il faro della Ue resterà comunque acceso, perché il debito italiano continua a crescere. Qualora il Parlamento dovesse stravolgere le misure inviate a Bruxelles, la Ue avrà modo di valutare e poi trarre le sue conclusioni la prossima primavera, quando al timone ci sarà Paolo Gentiloni. Con la pubblicazione delle opinioni sulle leggi di bilanci la Commissione Ue conclude il ciclo del Semestre europeo per il 2019 e il periodo di valutazione dei conti pubblici.
L'anno scorso, per l'Italia, il ciclo si protrasse ben oltre novembre perché la manovra fu rigettata, avendo sforando tutti i target concordati. Si aprì quindi un intenso negoziato al quale prese parte non solo il ministro dell'Economia Giovanni Tria ma lo stesso premier Giuseppe Conte e che si concluse poco prima di Natale. A dicembre il Governo riuscì ad evitare l'apertura di una procedura per debito eccessivo, non senza polemiche sollevate dai Paesi del Nord, come l'Olanda che chiese spiegazioni alla Commissione non convinta dalla sua decisione di graziare Roma. Il problema della procedura si ripresentò in primavera; in extremis, con una correzione dei conti in corso d'anno, l'Italia disinnescò la procedura a luglio. Ma da settembre, con il nuovo Governo che ha avviato una diversa dialettica con la Ue, il clima è cambiato.
Più volte Moscovici ha ricordato il buon rapporto che lo lega al ministro Roberto Gualtieri, con il quale in questi mesi ha discusso costantemente della manovra 2020. Il dialogo ha consentito anche di dare il via libera alla sua richiesta di flessibilità per circostanze eccezionali pari a 0,2 punti di Pil. Del resto, i numeri del deficit 2020 quest'anno non preoccupavano: il Governo lo vede al 2,2%, la Commissione al 2,3%, una discrepanza facilmente colmabile grazie proprio ai margini di spesa accordati, sui quali la Commissione dovrà comunque fare una valutazione ex post, cioè una volta che i fondi saranno effettivamente stanziati e spesi.
Mattarella auspica piena convergenza sugli indirizzi di bilancio
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sceglie la platea dell'Anci, riunita in assemblea ad Arezzo, per lanciare un nuovo messaggio in tema di manovra economica: “Questi sono giorni di confronto intenso sulla legge di bilancio. A me non compete prendere parte nella discussione di merito, ma ribadisco l'auspicio che la leale cooperazione tra le istituzioni della Repubblica trovi applicazione, e tragga nuova spinta, da una convergenza sugli indirizzi di bilancio”. Il passaggio è all'interno del discorso rivolto a un migliaio di sindaci, che hanno confermato il presidente Antonio Decaro alla presidenza dell'associazione. A queste parole ha subito fatto seguito un riferimento proprio alla situazione dei Comuni, che per Mattarella non vanno dimenticati: dopo “sacrifici rilevanti negli anni più duri del risanamento”, adesso “anche al fine dello sviluppo generale dell'Italia questi devono essere posti nelle condizioni di rispondere alle domande delle rispettive comunità, garantendo quei servizi essenziali che sono condizione di piena cittadinanza e irrobustendo la capacità di autogoverno dei territori”.
Tensione nel Governo sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes)
La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), che si dovrebbe concludere con l'approvazione di un nuovo Trattato al vertice europeo di dicembre dopo l'accordo raggiunto lo scorso giugno all'Eurogruppo, agita la politica italiana ed è scontro tra Lega e Governo. Dopo le accuse lanciate da Matteo Salvini al presidente del Consiglio e la dura replica di Giuseppe Conte, è il Movimento 5 stelle a volerci vedere chiaro: i pentastellati ritengono necessario un vertice di maggioranza e investono della questione Luigi Di Maio. Intanto, secondo fonti di Governo, l'esecutivo punta a un rinvio e non si esclude l'ipotesi di porre il veto in sede Ue. Proprio oggi, alle ore 14.30, le Commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue della Camera svolgeranno l'audizione informale del presidente del Centro Europa Ricerche (Cer) Vladimiro Giacchè sul funzionamento del Mes e sulle sue prospettive di riforma.
In attesa che il Parlamento venga chiamato a esprimersi, il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha già dato la disponibilità a riferire in Aula e venerdì prossimo dovrebbe essere ascoltato dalla commissione Finanze del Senato. L'opposizione va all'attacco di governo e maggioranza ed è soprattutto la Lega a mantenere alta la tensione: “Le precisazioni di Palazzo Chigi sul Mes non hanno chiarito un bel nulla. Anzi, hanno aumentato la preoccupazione”, incalza il presidente della commissione Bilancio Claudio Borghi. Per Salvini, Conte deve recarsi “subito in Parlamento a dire la verità, il sì alla modifica del Mes sarebbe la rovina per milioni di italiani e la fine della sovranità nazionale”, insiste il leader leghista.
Al Senato
Dopo che nella seduta di ieri sono stati approvati il rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l'anno finanziario 2018 e il progetto di bilancio interno del Senato per l'anno finanziario 2019, l’Aula di palazzo Madama tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame del cosiddetto decreto clima.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà diverse audizioni sul ddl costituzionale per l’estensione dell’elettorato per il Senato. La Giustizia, con la Lavoro, esaminerà lo schema di decreto ministeriale per l’assunzione dei testimoni di giustizia nella Pubblica amministrazione. Alle 8.30 la Commissione Salute, in sede congiunta con la Affari Sociali della Camera, proseguirà l’audizione del ministro della Salute Roberto Speranza sulle linee programmatiche del suo dicastero.
La Commissione Bilancio riprenderà l’esame della legge di bilancio 2020. Al momento sembra che entro domani alle 11.00 i gruppi dovranno indicare gli emendamenti segnalati, cioè quelli degli oltre 4500 che sono stati presentanti su cui effettivamente si chiede di arrivare al voto. I segnalati dovrebbero essere al massimo 700: 350 proposte delle opposizioni e 350 della maggioranza. Il voto dovrebbe iniziare quindi dalla prossima settimana, dopo che la presidenza della Commissione avrà espresso il giudizio sulle ammissibilità delle proposte di modifica.
L’Aula della Camera
Dopo che nella giornata di ieri sono state discusse le mozioni sulle iniziative a favore di Venezia alla luce dei recenti eventi alluvionali e quelle sull’acquisto di velivoli F35 nell'ambito della cooperazione nel campo aerospaziale e della difesa tra Italia e Stati Uniti d'America, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle ore 13.30 e ascolterà l’informativa urgente del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli in merito alle crisi industriali in atto. Come di consueto, alle 15.00 svolgerà il question time.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari Costituzionali svolgerà alcune audizioni sulla pdl relativa ai conflitti d’interessi e alcune sulle pdl relative allo scioglimento dei Consigli degli Enti locali conseguente a fenomeni d’infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. Alle 15.00 ascolterà la Ministra dell'interno Luciana Lamorgese sulle linee programmatiche del dicastero. La Giustizia esaminerà e svolgerà diverse audizioni sulle pdl relative alla prescrizione del reato. La Bilancio, assieme alla Commissione Politiche dell’UE, ascolterà il presidente del Centro Europa Ricerche (CER) Vladimiro Giacché sul funzionamento del Meccanismo europeo di stabilità (MES) e sulle sue prospettive di riforma.
La Finanze proseguirà l’esame degli emendamenti al decreto fiscale. La Cultura, in sede riunita con la Lavoro, si confronterà sulla pdl per il reclutamento e lo stato giuridico dei ricercatori universitari e degli Enti di ricerca. La Commissione Ambiente esaminerà il decreto per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici. La Affari sociali svolgerà una serie di audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell'epatite C; riprenderà poi il ciclo di audizioni sulle proposte di legge relative alla disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri.