Oggi al Senato
Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non si riunirà per consentire ai senatori di proseguire, nei rispettivi territori di appartenenza, la campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni amministrative che si terranno il 25 giugno. Oltre a 3 capoluoghi di regione (Genova, L’Aquila e Catanzaro), vi sono anche 19 capoluoghi di provincia con città politicamente molto rilevanti come Parma, Verona, Taranto e Padova. Nella seduta di ieri l’Aula di Palazzo Madama ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 e ha avviato l’esame del disegno di legge relativo al Codice Antimafia.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Lavori pubblici, in sede riunita con la Commissione Industria, ascolterà i rappresentanti di vertici di Open Fiber sul piano di realizzazione della rete della banda larga e ultra larga, con particolare riferimento ai profili della competitività e della concorrenza. La Commissione Sanità esaminerà il decreto vaccini.
Oggi alla Camera
Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che ieri è stata approvata in via definitiva la proposta di legge per l’Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario e dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame della proposta di legge della pdl sui reati contro il patrimonio culturale e di quella sulla tutela dei Corpi politici, amministrativi o giudiziari e dei loro singoli componenti.
A seguire tratterà la pdl per il sostegno e la valorizzazione del festival Umbria Jazz, le mozioni sul funzionamento delle Province, la proposta di legge per l’ abolizione dei vitalizi e sulla nuova disciplina deitrattamenti pensionistici dei membri del Parlamento e dei consiglieri regionali, e la relazione della Commissione Politiche dell’UE sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 e sul Programma di lavoro della Commissione per il 2017.
Quanto ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la pdl per la modifica del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali e la pdl per l’acquisto di veicoli di servizio elettrici da parte delle Pubbliche Amministrazioni. La Commissione Giustizia si confronterà sulla pdl sul delitto di tortura e su quella per la demolizione di manufatti abusivi. La Commissione Finanze in sede riunita con la Attività produttive inizierà l’esame degli emendamenti alla legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Su provvedimento, il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha chiesto a più riprese che il testo della legge sulla concorrenza, approvato dal Senato ormai più di due anni fa, non sia modificato dalla Camera e quindi approvato definitivamente. Il risultato potrebbe essere ottenuto con l'apposizione della fiducia, ma sono sempre più forti le richieste di modifica, e non solo dalle opposizioni. Quattro gli emendamenti chiave: quello che prevede l'eliminazione delle aste di salvaguardia per chi non avrà scelto il fornitore di energia elettrica; quello che chiede la soppressione del comma sul telemarketing; quello sulla modifica del tacito rinnovo delle polizze assicurative, e infine la modifica delle licenze per gli studi di odontoiatri.
Ma è sul primo che si sta compattando una vasta maggioranza parlamentare, trasversale e non coincidente con quella che regge il Governo. Quattro diverse proposte di modifica, a prima firma di Benamati (Pd), Allasia (Lega Nord), Ricciatti (Art.1-Mdp), Brunetta (Fi) chiedono di prevedere che alla cessazione del regime di maggior tutela per il mercato elettrico (1° luglio 2019) il sistema di "salvaguardia" tramite gare non riguardi i clienti che non abbiano scelto il proprio fornitore. Un emendamento del M5s chiede l'esclusione delle aste anche per chi resta senza venditore. Nella seduta di Ieri gli emendamenti sono stati accantonati; la Commissione deciderà probabilmente oggi pomeriggio come andare avanti in vista dell'approdo in aula lunedì 26 giugno. Ma allo stato i contatti di queste ore non hanno portato a mediazioni ed è sempre più probabile che il Governo si rimetta all'Aula per dipanare la matassa. In questo modo supererebbe anche le differenze tra diversi partiti della maggioranza e quelle all'interno dello stesso Pd. Alla luce dei numeri, sembra molto probabile che il ddl possa essere modificato: la prima richiesta, quella sull'esclusione dal sistema delle aste di chi non ha optato, mette d'accordo almeno 396 parlamentari, senza considerare i M5S. Se il provvedimento venisse modificato dovrebbe tornare al Senato e vista la prossima fine della legislatura potrebbe non essere mai approvato definitivamente.
La Commissione Ambiente, in sede riunita con la Attività Produttive, ascolterà i rappresentanti del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nell’ambito dell’attuazione della legge per l’istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e la disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. La Affari sociali proseguirà l’esame della pdl per l’istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori.
Tutti cercano Carlo Calenda
Ieri sera, direttamente dal salotto di Bruno Vespa, è tornato a parlare Silvio Berlusconi in vista dei ballottaggi di domenica ma già nella prospettiva alle elezioni politiche. L’ex Cavaliere non sembra preoccupato per la sentenza di Strasburgo: “Candidabile o non candidabile io sono in campo e penso di superare il 30%. Il centrodestra se è unito vince, abbiamo già un patto di Governo e un programma che ho mostrato a Salvini e Meloni ed è condiviso al 95%”. Insomma sembra tramontata definitivamente l’ipotesi di un futuro Governo di larghe intese con Matteo Renzi.
Berlusconi si è poi complimentato con Matteo Salvini che in pochi anni ha portato la lega dal 4%. Al contempo però ha ribadito che sulla leadership non si scherza e che Forza Italia rappresenta il primo partito del Centro Destra. La questione è ancora apertissima e rappresenterà il vero grande scoglio per la compattezza del centro destra: c’è chi parla di primarie, ma Berlusconi è da sempre contrario e non sembra, almeno per il momento, intenzionato a cedere di un centimetro.
Tra i protagonisti del nuovo centrodestra unito potrebbe esserci nei programmi di Berlusconi anche Carlo Calenda: “Non lo conosco ma ho messo in programma un incontro per i prossimi giorni”. Il faccia a faccia, in realtà, non è ancora in agenda, ma il ministro dello Sviluppo economico al momento non ha ancora chiuso le porte. Ormai fuori dai giochi sembra, invece, Angelino Alfano: “Non abbiamo preclusioni ma mi sembra molto difficile che un partito che ha sostenuto tre governi di sinistra possa essere accolto da noi”.
Intanto ieri c’è stato un lungo incontro tra Romano Prodi e Carlo Calenda. Il professore e il ministro si sono incontrati in un luogo non lontano dalla Business School, dove entrambi erano invitati a parlare di Strategic technology trends and Business Challenges. L’occasione ha permesso un lungo confronto che ha toccato vari temi, dalla politica nazionale all'economia, la situazione internazionale, la cooperazione.
Da una parte il professore, attivissimo nella ricostruzione di una rete di centrosinistra in vista delle politiche dell'anno prossimo. Dall’altra il Ministro allo sviluppo economico, personalità forte del Governo che al momento non ha un buon rapporto con Matteo Renzi e cui diverse forze politiche guardano in vista del voto 2018. L’incontro con Calenda arriva dopo i colloqui che il professore bolognese ha avuto la scorsa settimana con Matteo Renzi, Enrico Letta, Giuliano Pisapia.