Antimafia, un ineleggibile nelle liste di FdI in Emilia 

La commissione parlamentare Antimafia, presieduta dal pentastellato Nicola Morra ha comunicato l’esito delle verifiche sulle liste dei candidati alle elezioni regionali in Calabria e in Emilia-Romagna: si tratta di due impresentabili e un ineleggibile, suddivisi tra le liste di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Per quanto riguarda la Calabria, gli impresentabili sono Giuseppe Raffa, e dell'ex consigliere regionale Domenico Tallini, entrambi di Forza Italia. Raffa è accusato di corruzione nel maxiprocesso Gotha perché avrebbe contribuito, in cambio di un aiuto elettorale, alla pubblicazione di un libro funzionale al piano politico-mafioso di Paolo Romeo, già condannato nel 2004 in concorso esterno in associazione mafiosa. Tallini invece è stato rinviato a giudizio per episodi di corruzione commessi fra il marzo e l’ottobre 2013 a Catanzaro. In Emilia-Romagna, invece, l’unico ineleggibile: se dovesse essere eletto, in base alla legge Severino, dovrebbe dimettersi immediatamente. È questo il caso di Mauro Malaguti, ex consigliere comunale a Ferrara di Fratelli d'Italia e già eletto in Regione, condannato in primo grado ad un anno e quattro mesi per peculato nell’inchiesta sulla Rimborsopoli emiliana.

Emilia-Romagna, scontro Salvini-Sardine a Bibbiano

Matteo Salvini e Mattia Santori si sono sfidati a pochi metri di distanza a Bibbiano in uno degli ultimi appuntamenti della campagna elettorale emiliano-romagnola. Il leader leghista ha parlato dei casi degli affidamenti illeciti criticando i servizi sociali che “allontanano i bambini dai genitori senza motivo” mentre la candidata Lucia Borgonzoni ha rincarato la dose: “Qui nessuno ha vigilato come doveva […] Per una cosa del genere, in questa regione, dovrebbero andare a casa.  […] Come prima cosa bisogna aprire una commissione d'inchiesta su Bibbiano”. Dall’altra parte, le Sardine esultano: "Abbiamo già vinto. Di là ci sono famiglie e una piazza strumentalizzata e ci chiediamo: perché siamo sette volte più di voi, se doveva essere una piazza di tutti?”. Il leader, Mattia Santori, ha anche esaltato la voglia di partecipazione dei cittadini di Bibbiano che “ci ha chiesto aiuto che ci ha chiesto di raccontare un'altra Bibbiano. Questa è la risposta delle persone”. E ancora: “Lì c'è chi fa politica un giorno ogni cinque anni, qui sono sicuro che c'è gente che fa politica nella vita quotidiana”.

Taglio cuneo fiscale, a luglio inizia la sperimentazione per sei mesi

Il Consiglio dei ministri ha deliberato il via libera alla riforma del cuneo fiscale ma solo per sei mesi per chi guadagna nella fascia da 8 mila a 40 mila euro. Il decreto prevede lo stanziamento di 2,9 miliardi per 16 milioni di lavoratori dipendenti italiani nella seconda metà del 2020 (circa 4,3 milioni i lavoratori interessati). Le coperture necessarie per questo intervento, pari a 5 miliardi, sono già state stanziate nella legge di Bilancio 2020.

Andando nello specifico, per la seconda metà del 2020, il guadagno in busta paga potrà arrivare fino a 600 euro per chi guadagna fino a 28.000 euro, fino a 480 euro per chi ha un reddito fino a 35.000 euro l’anno. Per la fascia compresa fra 35.000 e 40.000 euro annui il beneficio parte da un massimo di 400 euro fino ad azzerarsi. Per chi invece percepisce il Bonus Renzi (i redditi fino a 26.000 euro) vedranno aumentare l'integrazione da 80 a 100 euro. Nel Consiglio dei ministri di ieri sera sono slittate le nomine dei vertici delle agenzie fiscali. Sembravano cosa fatta, ma lo slittamento sarebbe stato dovuto a ragioni procedurali. Si attende comunque la conclusione della vicenda per lunedì.

Taglio dei parlamentari, entro 60 giorni il referendum

La Corte di Cassazione ha dato ufficialmente il via libera al referendum sulla legge costituzionale relativa alla riduzione del numero dei parlamentari dopo aver visionato la richiesta sottoscritta da 71 senatori provenienti da tutti i partiti a parte Fratelli d’Italia. La legge prevede che il referendum debba essere convocato con decreto del Presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei ministri" entro 60 giorni a partire da ieri, giorno in cui è stata depositata l'ordinanza. Poi, tra il cinquantesimo e il settantesimo giorno dallo svolgimento del Consiglio dei ministri, dovrà celebrarsi il referendum che quindi cadrà tra la fine di marzo e la prima domenica di giugno.

A differenza dei referendum abrogativi, per la validità del referendum costituzionale non è obbligatorio che venga raggiunto il quorum del 50% più uno, cioè che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto: la riforma costituzionale sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendente da quante persone si recano ai seggi. Secondo i sondaggi di inizio anno, nell'ipotesi di un referendum costituzionale, gli italiani si sono espressi nettamente a favore della riforma: 9 elettori su 10 voterebbero sì (86%) al taglio dei parlamentari. 

M5S, in arrivo alcune espulsioni per i ritardatari

Non si hanno ancora certezze, però, il collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle formato da Fabiana Dadone, Raffaella Andreola e Jacopo Berti sembra sul punto di emanare le prime sanzioni per quei deputati e senatori che non si sono messi in pari con i pagamenti dovuti al Movimento 5 Stelle per via della riduzione autoimposta sullo stipendio da parlamentare. Secondo voci di corridoio, sono previsti una ventina di provvedimenti disciplinari tra richiami, sospensioni ed espulsioni verso la fine della settimana anche a causa delle dimissioni dell’ex capo politico, Luigi Di Maio che ha rallentato tutti i lavori. In particolare, ad oggi, si parla di circa 5 espulsioni che potrebbero mettete in crisi i numeri della maggioranza al Senato. 

Questo accade proprio mentre su Rousseau si sono concluse le consultazioni per le Regionarie per la scelta dei candidati presidente del M5S in Liguria, Puglia e Toscana. Nella regione di Beppe Grillo sarà Alice Salvatore (58%), che ha battuto Silvia Malivindi (42%), in Puglia sarà Antonella Laricchia (57%) che ha sconfitto Mario Conca (43%), mentre in Toscana ha avuto la meglio Irene Galletti (57,1%), battuto Giacomo Giannarelli (42,9%).

Alla Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, non sono previste sedute ma in Commissione Giustizia oggi alle 14 scadrà il termine per la presentazione di emendamenti alla proposta di legge recante delega al Governo per l'istituzione del Tribunale superiore dei conflitti presso la Corte di cassazione.

 



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