Meloni rilancia la riforma delle intercettazioni e dà piena fiducia a Nordio

Intervenire sugli usi distorti delle intercettazioni senza arrivare a uno scontro con la magistratura, anzi dialogando con i giudici per cercare insieme le soluzioni: da Algeri Giorgia Meloni traccia la strada da seguire per disinnescare la mina giustizia ed evitare nuove tensioni. “È necessario mettere mano alle cose che non funzionano, e quello che non funziona è un certo uso che si fa delle intercettazioni. Dobbiamo cercare le soluzioni più efficaci. E credo che per mettere mano a questa tema non ci sia bisogno di alcuno scontro tra politica e magistratura, anzi che occorra lavorare insieme”. La Meloni parla alla stampa italiana e rispondendo alle domande dei giornalisti coglie l'occasione per correggere alcune interpretazioni che sono state date all'annuncio di un prossimo faccia a faccia con il ministro della Giustizia, cui ha riconfermato “piena fiducia”, per definire insieme il cronoprogramma sulla giustizia. Da Vicenza, dove partecipa a un incontro con l'avvocatura, Nordio esprime la sua “grandissima soddisfazione” per il sostegno pubblico ricevuto dalla Meloni, poi torna sul tema delle intercettazioni per ribadire, ancora una volta, che non ci sarà nessuna stretta per quelle che riguardano mafia e terrorismo.

E intervenendo a Quarta Repubblica assicura che non si toccheranno neanche quelle sulla corruzione. C'è però il problema che le intercettazioni finiscono sui giornali: “La colpa non è di chi le pubblica, che fa il suo mestiere, ma di chi non tutela il segreto istruttorio e dovrebbe impedirlo” sottolinea il Guardasigilli. In tv parla anche del cronoprogramma ed esprimendo l'auspicio che l'incontro con la premier ci sia “il prima possibile”. Più volte il Ministro nelle scorse settimane ha ripetuto che il punto di partenza è “intervenire in quella parte della giustizia che ha un diretto impatto favorevole con l'economia”, il che significa che si comincerà dalla riforma dell'abuso d'ufficio e del traffico d’influenze illecite, per contrastare “la paura della firma” da parte dei sindaci. E prioritarie sono considerate anche la digitalizzazione e gli interventi previsti dal Pnrr. Dall'opposizione è Giuseppe Conte ad attaccare: il disegno di Nordio “mette in pericolo il 41 bis e la possibilità di contrastare mafia e corruzione. Lo contrasteremo con tutta la nostra determinazione” non escludendo la possibilità di una mozione di sfiducia.

La Lega cerca lo sprint sull’autonomia

Continua il lavoro del Governo sull'autonomia differenziata. Il Ministro Roberto Calderoli non vuole perder tempo e, aggiornata la sua proposta di legge con le correzioni emerse la settimana scorsa nel vertice con Giorgia Meloni, chiederà che il nuovo testo sia sul tavolo del prossimo pre-consiglio. Scadenze ed emergenze a parte, fra i leghisti è ancora forte la speranza di strappare il primo ok preliminare alla riforma entro la prossima settimana, un mezzo traguardo che il partito di via Bellerio potrebbe vantare nel rush finale delle elezioni regionali in Lombardia del 12 febbraio, per evitare il tonfo elettorale temuto e il sorpasso di FdI. Non a caso è lo stesso governatore e ricandidato per il centrodestra Attilio Fontana a tenere alto il tema: “Visto anche quanto ha ripetuto la presidente Meloni negli ultimi giorni, entro la fine dell'anno si potrebbe vedere qualcosa di concreto, qualche competenza”, azzarda. Spiega che “non è assolutamente pensabile un trasferimento contestuale di 23 materie, ma si può iniziare gradualmente”. 

Insomma, un altro modo per non perdere una battaglia destinata a essere lunga e rallentata dai no del centrosinistra e dai distinguo interni alla maggioranza, un fuoco amico che rischia di innescare un corto circuito con l'altra riforma portata avanti dal Governo, ossia il presidenzialismo fortemente spinto da FdI. Anche la Ministra Elisabetta Casellati non molla sul suo cronoprogramma: riprende le consultazioni con il gruppo delle Autonomie, poi toccherà a +EuropaVerdi e sinistra italiana, il Pd per concludere venerdì con il M5S. Intanto, la riunione tecnica di maggioranza sull'autonomia, annunciata anche dal vicepremier Antonio Tajani, è al momento non è ancora stata fissata. Nella maggioranza si vocifera che il Ministro per gli Affari regionali potrebbe mandare la nuova bozza, corretta, ai singoli ministeri per poi semmai rivedersi. Di certo un passaggio cruciale per la realizzazione della riforma saranno i Lep, i livelli essenziali di prestazione, su cui Palazzo Chigi è stato netto: vanno discussi coinvolgendo il Parlamento.

È braccio di ferro con l’Ue sui balneari. La Meloni prende tempo

Il Governo cerca una difficile via d'uscita sulla vicenda dei balneari, ma la strada è strettissima tra il braccio di ferro con Bruxelles, le tensioni de partiti di maggioranza e quelle degli imprenditori del settore. L'Ue manda a dire che si aspetta che l'Italia batta un colpo; la Commissione europea è chiara: “Stiamo seguendo molto da vicino le recenti discussioni sulla riforma della legge sulla concorrenza e anche quale potrebbe essere l'impatto” per le “concessioni balneari”. E d'altra parte Bruxelles, in un incontro tra il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton, ha fatto capire di non transigere sulla messa a gara degli stabilimenti. E l’ha messo in chiaro anche ieri: “Il diritto Ue richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento degli operatori, promuovano l'innovazione e la concorrenza leale” e “proteggano dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche”, una posizione netta di fronte alla quale Giorgia Meloni prende tempo. Il presidente del Consiglio prospetta, a questo punto un “intervento strutturale” che salvaguardi anche gli imprenditori. Di qui la richiesta che sarebbe stata recapitata agli azzurri e ai leghisti per il ritiro dell'emendamento al decreto milleproroghe che allunga di due anni le concessioni senza bando; Fi e Lega però fanno muro sul punto, così come sulle gare.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. Dalle 14.00 esaminerà il decreto, già approvato dal Senato, per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina, la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, la pdl sull’equo compenso delle prestazioni professionali e la proposta di legge di ratifica della Convenzione contro il doping

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Trasporti, esaminerà il decreto per la gestione dei flussi migratori. La Giustizia, assieme all’Agricoltura, esaminerà e svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo sull'introduzione di un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della politica agricola comune. La Esteri ascolterà l'Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia Tsovinar Hambardzumyan. La Finanze dibatterà sulla pdl per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. La Ambiente si confronterà sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari. Alle 13.00 la Trasporti ascolterà il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessio Butti sulle linee programmatiche in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale per i profili di competenza della Commissione.

La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sul decreto in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico ed esaminerò il decreto la tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Alle 12.00 la Affari Sociali ascolterà le linee programmatiche del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli. L’Agricoltura esaminerà la risoluzione sulle iniziative da assumere per contrastare l'introduzione nell'etichettatura dei vini d’indicazioni di rischio per la salute connesso al consumo di alcool e ascolterà i rappresentanti della Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (CAI Agromec) in merito alle problematiche del settore.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per esaminare il decreto in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell'isola di Ischia e il decreto sul prolungamento delle operazioni di votazione

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali concluderà l’esame del decreto sul prolungamento delle operazioni di votazione e, insieme all’Affari Sociali e Lavoro, ascolterà le linee programmatiche Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Maria Roccella. Esaminerà poi i ddl per il ripristino del sistema di elezione a suffragio universale e diretto delle Province, il ddl su statuti, trasparenza e finanziamento dei partiti politici, il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per minori in comunità o istituti, e il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre. Con la Bilancio proseguirà il confronto sul decreto milleproroghe. La Giustizia proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul tema delle intercettazioni. La Finanze svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti d’incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti d’imposta.

La Cultura dibatterà sul disegno di legge per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi Giochi della gioventù, sul ddl relativo al concorso artistico per il ricordo delle Foibe e sul ddl l’insegnamento dell'educazione finanziaria nelle scuole. La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà e svolgerà delle audizioni sul decreto sugli interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile. Dibatterà sul decreto in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell'isola di Ischia e sullo schema di decreto legislativo relativo ai contratti pubblici. La Industria e Agricoltura esaminerà e svolgerà alcune audizioni sul decreto sulle misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale il decreto per la tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici ed esaminerà il ddl di modifica al codice della proprietà industriale.



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