Conte e Gualtieri aprono al dialogo con FI. Ma le tensioni restano

Qualcosa continua a non andare nella maggioranza. La manovra economica è finalmente in Parlamento, i decreti Ristori sono sul piatto e il quarto è in arrivo, eppure le distanze tra le forze della coalizione si allargano giorno dopo giorno. Una crisi di governo è assolutamente fuori discussione, ma il continuo tirare le pezze della coperta (già cortissima, in attesa dei soldi del Recovery fund) sta consumando i rapporti, già non proprio idilliaci. Come se non bastasse, ad agitare le acque ci si mette anche Forza Italia, che offre una mano per i dossier più importanti. Gesto, quello di Silvio Berlusconi e i suoi, che in un altro momento sarebbe stato accolto diversamente, ma ora, con i chiari di luna e i sospetti sui giochi di palazzo che si rinfacciano l'un con l'altro gli alleati, diventa motivo di tensione. In risposta a chi crede che l'offerta di FI sia un messaggio in codice per il premier e il ministro dell'Economia ci sono le affermazioni dei diretti interessati, quasi in contemporanea. Giuseppe Conte, in tv, riconosce agli azzurri di aver “assunto un approccio dialogante e costruttivo”, peraltro senza nessuna pretesa di “voler allargare la base del Governo, ma restando all'opposizione”, che non è un guaio di questi tempi. Poi è Roberto Gualtieri, che prova a rassicurare i partiti che sostengono l'esecutivo, a corroborare la tesi: “Siamo pronti a confrontarci con le forze politiche che in Parlamento avranno un approccio costruttivo”. 

Nessuna chiusura pregiudiziale, dunque. Anche perché sarebbe stato difficile spiegare un “no, grazie” dopo l'ultimo appello del presidente della Repubblica alla “coesione istituzionale” che seconda e terza carica dello Stato non perdono occasione per rinfrescare: “È importante per il nostro Paese in questa fase che vi sia un confronto più ampio possibile”, scrive infatti il presidente della Camera Roberto Fico, nel suo consueto report sui lavori di Montecitorio. La discussione sulla legge di Bilancio entrerà nel vivo tra poche settimane, nel frattempo resta accesa la miccia del prossimo scostamento di bilancio e dei decreti Ristori. Sul primo punto anche la Lega offre disponibilità, ma a patto che ci sia “la riduzione di Iva e Irap e la sospensione dei versamenti contributivi per i lavoratori autonomi”. Più o meno la stessa richiesta di Fratelli d'Italia che per bocca di Giorgia Meloni denuncia il tentativo di spaccare il centrodestra, perché “FdI viene esclusa dal confronto” per mano di Pd e M5S.  

Lo stop di Conte, niente vacanze sulla neve a Natale e nuovo Dpcm

Niente vacanze sulla neve a Natale, l'Italia non può permettessero. Nel giro di 24 ore Giuseppe Conte prova a spegnere l'ultimo focolaio delle polemiche sulle chiusure anti-Covid e adotta nettamente la linea dura. Il periodo natalizio richiederà un Dpcm ad hoc e, probabilmente, misure più restrittive rispetto ai periodi lavorativi: “Non possiamo concederci vacanze indiscriminate, non possiamo ripetere Ferragosto”, è la chiusura di Conte. Ma la linea del Governo non sarà sempre così dura: il trend dei contagi sembra dare buone notizie e “Se continuiamo così a fine mese non ci saranno più zone rosse”, sottolinea il premier. Un primo Dpcm subentrerà quindi a quello in scadenza il 3 dicembre e sarà più aperturista, sul coprifuoco, ad esempio, ferma restando la modulazione per le Regioni a seconda del rischio. Sullo stop alle vacanze sulla neve,nel Governo sale però la tensione, con Iv, ancora una volta, nella veste di “aperturista”. Il capo delegazione Pd Dario Franceschini ritwitta il “no” del Ministro Francesco Boccia arrivato nel pomeriggio mentre il vice segretario Andrea Orlando attacca: “Quelli che hanno proposto la riapertura delle piste da sci sapevano benissimo che era irricevibile. Continua un deprimente gioco delle parti per strizzare l'occhio al comprensibile malessere di alcune categorie. Questo non è federalismo, è demagogia irresponsabile”; “Quando in ballo ci sono di migliaia di posti di lavoro parlare di demagogia è del tutto ingiustificato”, è la replica dei renziani. 

Il Recovery Plan italiano sarà pronto a febbraio 2021

Il premier, a Otto e mezzo su La7, traccia uno schema della strategia anti-Covid del Governo, che avrà il suo fulcro nel piano vaccini: “Non c’è un orientamento per l'obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo”, spiega Conte che, su questo punto, sembra distanziarsi dalla posizione dell'ala più dura dell'esecutivo, “Il vaccino sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso sarà da fine gennaio”, aggiunge Conte. La strategia del Governo non potrà prescindere dal Recovery Fund; i nodi per l'Italia sono di due tipi: c’è lo stallo europeo, con il doppio veto polacco-ungherese, e quello nazionale, con il cronoprogramma del Piano di Ripresa e Resilienza da rispettare. “Il Consiglio Ue di metà dicembre sarà quello decisivo” nei negoziati europei, il Recovery Plan italiano, invece, sarà pronto per febbraio: “Siamo poco in ritardo rispetto ai tempi iniziali ma c’è un'interlocuzione settimanale con la commissione europea”, spiega il premier, che rilancia l'istituzione di una governance ad hoc sul piano. “Sarà una struttura con profilo manageriale che monitorerà i progetti e la verifica della loro attuazione”, rimarca il presidente del Consiglio, garantendo che “sarà condiviso con tutto il Paese, e lo faremo in Parlamento”. La bozza del Recovery Plan, come confermato anche dal titolare del Mef Roberto Gualtieri in serata in audizione alla Camera, nelle prossime settimane approderà alle Camera: per completarla, un Ciae è previsto, al riguardo, entro la fine di novembre.

Gualtieri rilancia: manovra da 39 miliardi con stimolo espansivo da 70 mld

Il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, in audizione sulla legge di bilancio è stato chiaro: “La manovra di bilancio ha un valore di circa 39 miliardi. Al netto del nuovo scostamento siamo a oltre 70 miliardi di stimolo espansivo”. “La manovra - ha precisato il Ministro - attua una significativa espansione di bilancio per il 2021 valutabile in circa 39 miliardi. Rispetto a questo totale, 24,6 miliardi saranno ottenuti con le misure previste dal disegno di legge di bilancio nell'ambito del maggior deficit autorizzato dal Parlamento nelle scorse settimane (dal 5,7% tendenziale al 7% programmatico), e ulteriori 14,5 miliardi attraverso l'impiego delle risorse del Next Generation Eu”. “Non dobbiamo comunque dimenticare che nel 2021 avranno effetti anche le misure adottate nel corso di quest'anno, che mobiliteranno risorse per circa 31 miliardi netti. Al netto del nuovo scostamento, siamo quindi nel complesso a oltre 70 miliardi di stimolo espansivo”, ha spiegato. La manovra, ha ricordato, si articola in otto ambiti: sanità, tutela e rilancio dell'occupazione, famiglia e politiche sociali, scuola, università e ricerca, investimenti pubblici e privati per lo sviluppo del Paese, sud e coesione territoriale, riduzione della pressione fiscale, contrasto dell'evasione.

Il Ministro dell’economia ha poi ribadito che “l'incremento del 16,1% registrato dal Pil nel terzo trimestre è stato superiore al 13,6% prudentemente ipotizzato nella Nadef e, stante l'attuale stima Istat per il terzo trimestre, la previsione di contrazione del Pil 2020 (-9,1% sui dati trimestrali e -9% su quelli annuali) lascia spazio per una caduta congiunturale nel quarto trimestre fino al 4 per cento. Cioè, fino al 4 per cento di riduzione del Pil nel quarto trimestre manterrebbe il dato finale sul 2020 pari a quello che abbiamo stimato (-9 per cento) e questo per effetto appunto del terzo trimestre più positivo delle nostre previsioni”. Per quanto riguarda l’uscita dalla crisi Gualtieri ha affermato: “Le possibilità di ripresa del 2021 sono ancora aperte anche mettendo in conto un avvio di anno più contrastato di quanto precedentemente ipotizzato.  La valutazione delle prospettive di ripresa del Pil nel 2021 terrà anche conto dell'impulso fornito da ulteriori misure aggiuntive, che il Governo potrà adottare all'inizio del nuovo anno calibrando la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio in base a una valutazione aggiornata delle prospettive dell'epidemia e delle relative misure di contenimento”. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 16.30 per le comunicazioni del Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul ddl costituzionale sulla clausola di supremazia e alcune sull’affare assegnato relativo alle modalità più efficaci per l'esercizio delle prerogative costituzionali del Parlamento nell'ambito di un'emergenza dichiarata; esaminerà inoltre il ddl sulle statistiche in tema di violenza di genere e il ddl per l’istituzione della giornata nazionale delle vittime da COVID-19.  La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo sul mandato d'arresto europeo e sulle procedure di consegna tra Stati membri e lo schema di decreto legislativo sulla cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea (EPPO). La Difesa svolgerà diverse audizioni sulle attività delle strutture sanitarie delle Forze armate durante l'emergenza Covid. La Attività produttive svolgerà diverse audizioni nell'ambito dell'affare assegnato sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio. La Sanità proseguirà il ciclo di audizioni sull’affare assegnato per il potenziamento e riqualificazione della medicina territoriale nell'epoca post Covid.

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per la richiesta di proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, l'esame e le votazioni delle questioni pregiudiziali riferite al decreto legge per la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, del decreto legge per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario. Esaminerà poi la relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati di comunicazioni nei confronti del deputato Zicchieri.  

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia d’immigrazione, protezione internazionale e complementare, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. La Esteri ascolterà il Direttore Esecutivo del World Food Programme (WFP) David Beasley sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l'efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione. La Commissione Bilancio proseguirà le audizioni sulla legge di bilancio; nello specifico ascolterà i rappresentanti di Banca d'Italia, CNEL, ISTAT e Ufficio parlamentare di bilancio (UPB). Tutte le altre Commissioni inizieranno l’esame in sede consultiva della manovra economica. La Finanze ascolterà il Direttore dell'Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini e i rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana (ABI) nell'ambito della discussione delle risoluzioni relative alla tracciabilità elettronica dei pagamenti e sulla semplificazione dei relativi adempimenti al fine di contrastare l'evasione fiscale. 

 

La Ambiente svolgerà diverse audizioni sulla legge di bilancio. La Trasporti audirà i rappresentanti della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra) e di Conftrasporto sul trasporto del vaccino contro il COVID-19 nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del disegno di legge di bilancio, e i rappresentanti di Confcommercio sulla Legge quadro in materia di interporti. La Attività Produttive svolgerà diverse audizioni sulla legge di bilancio. La Affari Sociali esaminerà il decreto-legge per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario. La Agricoltura svolgerà diverse audizioni sulla legge di bilancio e si confronterà sulla proposta di nomina del professor Carlo Gaudio a presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (CREA).

 



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