Oggi al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 11 per l’esame della nuova proposta di legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum 2.0.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, dopo che nella seduta di ieri sera ha concluso l’esame del Rosatellum 2.0, si confronterà sul disegno di legge, già approvato dalla Camera, per l’abolizione dei vitalizi, sul ddl per la trasparenza dei partiti politici e sullo schema di decreto legislativo sul codice dell'amministrazione digitale. La Commissione Giustizia si confronterà sul disegno di legge relativo al reato di diffamazione. La Commissione Bilancio inizierà l’esame del decreto legge fiscale. La Commissione Finanze proseguirà l'esame del disegno di legge sulla riforma delle Agenzie Fiscali e la discussione sugli Atti europei sulla capacità di assorbimento delle perdite e di ricapitalizzazione degli enti creditizi. La Commissione Agricoltura, in sede riunita con la Territorio, esaminerà il ddl sul consumo del suolo.

Le Commissioni Industria e Territorio, in sede congiunta con l’Ambiente e Attività Produttive della Camera, alle 14 ascolterà il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e quello dell'ambiente Gian Luca Galletti sugli esiti della consultazione pubblica sulla nuova Strategia energetica nazionale. Successivamente esaminerà il ddl sulla tracciabilità dei prodotti, lo schema di decreto legislativo per il riordino e la semplificazione delle procedure di autorizzazione all'esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso, e lo schema di decreto legislativo sulle procedure d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche. Riprenderà poi l’esame del ddl, già approvato dalla Camera, sul commercio equosolidale e dell’Atto europeo sulle prestazione energetiche nell'edilizia. La Commissione Lavoro, in sede riunita con l’Istruzione, esaminerà lo schema di decreto legislativo sul lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo.

Oggi alla Camera

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 11 per lo svolgimento delle interpellanze e le interrogazioni. Dalle 15.00 affronterà il cosiddetto ddl Lorenzin sulla sperimentazione clinica dei medicinali, l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, il riordino delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Successivamente saranno esaminate la proposta di legge sulle concessioni demaniali marittime, lacustri e fluviali a uso turistico-ricreativo, le mozioni per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, la pdl sui domini collettivi e quella per la tutela della minoranza linguistica ladina.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Giustizia, in sede riunita con la Esteri, si confronterà sulla ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione di competizioni sportive. Con la Lavoro esaminerà la pdl, già approvato dal Senato, sulle disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato. La Commissione Esteri, in sede riunita con la Attività produttive, svolgerà diverse audizioni sullo schema di decreto legislativo sulle procedure di autorizzazione all'esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso e di applicazione delle sanzioni in materia di embarghi commerciali, nonché per ogni tipologia di operazione di esportazione di materiali proliferanti.

La Commissione Finanze ascolterà i rappresentanti di Unione Petrolifera sulla risoluzione relativa a interventi in materia fiscale, assicurativa e finanziaria sulle tematiche ambientali e successivamente audirà i rappresentanti di R.ETE. Imprese Italia sulle pdl per l'estinzione agevolata dei debiti pregressi insoluti delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese verso gli istituti di credito. La Commissione Cultura esaminerà lo schema di decreto legislativo per la tutela dei minori nel settore cinematografico e dell’audiovisivo.

La Commissione Trasporti ascolterà i rappresentanti della Società Ferrovie del Sud Est e servizi automobilistici S.r.l. sul piano industriale e sul programma degli investimenti. La Commissione Attività produttive esaminerà la pdl per la tutela dei consumatori in materia di fatturazione a conguaglio per l'erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame della pdl per la tutela dei lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo. La Affari sociali esaminerà la risoluzione per la prevenzione e la diagnosi dell'ictus cerebrale. Infine la Commissione Politiche dell’Unione Europea si confronterà sulla Legge europea 2017.

Rosatellum 2.0 avanti tutta

Dopo un esame lampo da parte della Commissione Affari costituzionali oggi il Rosatellum 2.0 arriva in aula. Ieri non sono mancate le polemiche: i senatori del Movimento 5 Stelle, di Sinistra italiana e di Mdp hanno deciso di abbandonare i lavori in segno di protesta provocando così la decadenza di tutti gli emendamenti. Il Movimento 5 Stelle è poi tornato a fare appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo di rimandare la legge al Parlamento. Comunque, ad attendere la nuova proposta di legge elettorale ci sono circa 200 proposte di modifica e diversi voti segreti.

A tal proposito è intervenuto il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Luciano Pizzetti: “E' impensabile che affrontiamo l'Aula senza ricorrere alla fiducia quando ci sono decine di voti segreti. Se fossero ritirati, non penseremmo alla fiducia”. Nel caso di fiducie (alla Camera sono state 3, al Senato potrebbero raddoppiare) Forza Italia e Lega Nord potrebbero non partecipare al voto in modo da non votare un Governo di cui sono all'opposizione, ma allo stesso tempo non remare contro una legge a cui sono favorevoli. Unite sullo stesso fronte tutte le altre opposizioni Cinquestelle, Sinistra italiana e Mdp: come annunciato oggi le sinistre scenderanno in piazza alle 16 di fronte al Senato e domani alle 14 i pentastellati si riuniranno vicino a Palazzo Madama con una benda bianca.

Secondo i programmi oggi pomeriggio è atteso il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate da M5S e da Mdp-Si. La legge elettorale dovrebbe essere approvata definitivamente entro venerdì 27 ottobre quando è previsto l'inizio dell’esame della legge di bilancio 2018.

Autonomia: Veneto e Lombardia accelerano

Dopo l'esito dei referendum consultivi per l'autonomia in Veneto e Lombardia, i governatori Luca Zaia e Roberto Maroni hanno tentano già una prima accelerazione alzando la posta nei confronti di Roma. Il più duro è Zaia, forte del 57,2% di affluenza, con il 98,1% di Sì, che gli ha fatto scavalcare il quorum. Il Veneto rivendica ora lo Statuto speciale, e dunque una modifica della Costituzione, insieme all'apertura di quel negoziato col Governo che stava alla base del quesito. Ieri la Giunta regionale del Veneto ha deliberato una proposta di legge costituzionale, che il Governo ha già giudicato irricevibile. Il sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa a tal proposito ha dichiarato: “Siamo pronti ad aprire un tavolo subito ma la condizione di partenza è che le Regioni approvino una legge di attuazione dell'articolo 116 della Costituzione. Si tratta di quel regionalismo differenziato su cui è stata incentrata la campagna referendaria delle due Regioni del Nord".

Più pragmatica la posizione di Roberto Maroni, anche perché, contrariamente alle proiezioni, l'affluenza in Lombardia è rimasta sotto il 40%, con i Sì che hanno superato il 95%: il presidente della Lombardia chiederà una via intermedia fra lo Statuto speciale e quello ordinario, senza modifiche costituzionali. Ma con Zaia, e magari anche con l'Emilia Romagna, Maroni dovrà fare asse nella fase negoziale con Roma.

Maroni considera solido il risultato non pieno come quello veneto, grazie agli oltre 3 milioni di consensi al quesito. Nette infine le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha promesso referendum in tutta Italia: “E' stata una lezione di democrazia, e chi diceva che la linea nazionale della Lega avrebbe trovato problemi al Nord non ha capito un accidente”.



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