Il Governo vara il decreto con il super green pass
Dal 15 dicembre il vaccino sarà obbligatorio per il personale di sanità, scuola, militari e le forze dell'ordine; dal 6 dicembre bar, ristoranti, teatri e stadi saranno aperti solo per vaccinati e guariti; sempre da quella data bus e treni regionali saranno aperti solo per vaccinati, guariti e tamponi negativi. Il Consiglio dei Ministri ha varato all’unanimità il decreto legge che introduce il cosiddetto super green pass e una serie di azioni per contrastare il covid. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato di “situazione sotto controllo, ma in lieve e costante peggioramento” perchè “la protezione della seconda dose si affievolisce. Per questo abbiamo deciso di anticipare la terza dose a cinque mesi dalla seconda”.
Nei Paesi che confinano con l'Italia la situazione è “molto grave”: Draghi non cita Austria e Slovenia, ma assicura che ci saranno “controlli a campione” ai valichi, anche per gli ingressi in automobile. L'obiettivo del Governo è creare le condizioni per un Natale 2021 che non sia come quello del 2020: “Per i vaccinati” dice Draghi “sarà un Natale normale”. Il premier rivela di avere già fatto la terza dose. “La campagna vaccinale è stata un successo notevole, voglio ringraziare tutti gli italiani che hanno aderito con grande partecipazione e che ora stanno aderendo con uguale partecipazione alla terza dose, i numeri sono molto incoraggianti”. Sulla proroga o meno dello stato di emergenza, Draghi afferma che il Governo deciderà a fine anno, a ridosso della scadenza.
Trovata l’intesa al Senato sui relatori alla manovra: saranno Pesco, Errani e Rivolta
Dopo una settimana di tensioni, discussioni e confronti sulla nomina al Senato dei relatori alla legge di bilancio, la soluzione al braccio di ferro tra Pd e Leu da una parte e M5S dall'altra è arrivata. Alla fine saranno infatti ben tre i relatori della prima manovra del governo Draghi: il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama Daniele Pesco (M5S) e i due vicepresidenti Vasco Errani (Leu) e Erica Rivolta (Lega). Tramontata quindi sia la soluzione preferita dai dem che prevedeva due soli relatori (uno per il centrosinistra e uno per il centrodestra, oltre a quello dell'opposizione) sia la strada del relatore unico. Al termine di un lungo Ufficio di presidenza, caratterizzato da una pausa di riflessione di quasi tre ore, è stato lo stesso Pesco ad annunciare l'intesa: “Si è optato per un assetto istituzionale in grado di tener conto della rappresentatività di tutti i gruppi, in quanto tutti si erano espressi quando hanno eletto l'Ufficio di presidenza. Quindi i tre relatori della legge di bilancio saranno il presidente più i due vicepresidenti della commissione”; “Non so se si tratta di una prima volta, ma sicuramente può rappresentare un buon precedente quando diventa complesso decidere” ha aggiunto Pesco.
Ad anticipare in qualche modo la soluzione era stata poca prima, uscendo dalla conferenza dei capigruppo, la presidente dei senatori dem Simona Malpezzi secondo cui l'assetto “più utile per poter lavorare in un clima positivo” restava quello col doppio relatore. Ma, in caso di virata verso il relatore unico, si sarebbe dovuto allargare il campo all'Ufficio di presidenza coinvolgendo proprio i due vicepresidenti. Detto fatto, ma la scelta ha scatenato le fortissime polemiche e prese di posizione di Forza Italia. Sciolto il nodo relatori, la Commissione Bilancio del Senato potrà adesso avviare l'esame, in sede referente, del disegno di Legge di bilancio; il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle 17.00 del 29 novembre.
Letta a Draghi, intollerabile strappo al Senato di IV
Ieri di buon mattino c’è stato l’incontro tra il Presidente del Consiglio e il segretario del Pd. Enrico Letta ha così potuto manifestare a Mario Draghi tutto il suo disappunto per quanto accaduto al Senato, quando la maggioranza è andata sotto durante la discussione del decreto capienze e Italia Viva ha fatto fronte con il centrodestra. “Sono contento dell'incontro di stamane”, dice Letta presentando il libro di Stefano Bonaccini al Tempio di Adriano. In platea c’è Simona Malpezzi, capogruppo Pd a palazzo Madama, tra le prime a prendere posizione contro la saldatura fra renziani e centrodestra e a lei si rivolge il segretario dicendo: “Ho riferito dello strappo della scorsa settimana e mi sono sentito di considerare quella vicenda inaccettabile. Abbiamo parlato di questo e molto altro. Dobbiamo arrivare a una legge di bilancio, nei tempi giusti”. La manovra procede anche grazie al tavolo di confronto fra i responsabili economici dei partiti, così come aveva proposto Enrico Letta che, con una certa autoironia, invita a non usare il suo nome per indicare il tavolo.
Ma nell'incontro con il premier Enrico Letta si è soffermato anche sull'andamento della situazione epidemiologica. Poche ore dopo, il Cdm ha approvato il super green pass, una scelta di rigore che vede nel Partito Democratico completamente allineato. Ultimo capitolo del colloquio è stato quello della ripresa economica: Letta si sofferma sulle aspettative riguardanti il Pnrr più volte durante la giornata, la prima davanti ai Sindaci: “Una cosa che il Pd chiede è che ci sia un maggior coinvolgimento dei Sindaci nell'utilizzo dei fondi. E nello stesso tempo che i Sindaci siano in grado di utilizzarli per bene, per la trasformazione e il cambiamento”.
Renzi è stato sentito dalla Giunta per l’immunità del Senato sul caso Open
È durata più di un'ora l'audizione di Matteo Renzi in Giunta per le immunità parlamentari del Senato. Al termine dell’audizione ha dichiarato: “In Giunta non ho chiesto di non fare il processo a me, ma che si prenda atto della violazione della Carta costituzionale”. Sono le sue prime parole, poi aggiunge: “Sono tranquillo, non è una battaglia per me, lo faccio per capire se c’è un Pm che ha violato la Costituzione”. Ed è chiaro che nel mirino del leader di Italia viva c’è la Magistratura, anche se stempera i toni affermando: “Nessuna guerra alla magistratura” per la quale afferma di avere “grandissima stima”. Poi l'affondo: “In una democrazia però non è un Pm che decide se tu fai un partito o meno, lo decide il Parlamento”. Non vuole sentire parlare di persecuzione politica e nemmeno di problemi con la stampa: “Non mi sento sotto aggressione da parte dei media, è evidente che ci sono dei media che vanno avanti da mesi o da anni con delle campagne”.
Nei prossimi giorni la Giunta entrerà nel merito della questione che riguarda la Fondazione Open, lo garantisce il presidente Maurizio Gasparri che aggiunge: “La decisione entro l'anno”. Dovrà decidere se sollevare o meno un conflitto di attribuzione nei confronti della Procura di Firenze per aver utilizzato, senza l'autorizzazione del Senato, delle chat tra Renzi e Vincenzo Manes, uno dei finanziatori di Open. Si tratterebbe di una conversazione relativa al viaggio a Washington dove il leader di Iv era stato invitato per tenere un discorso in ricordo di Robert Kennedy e risale al 2018, anno in cui Renzi era già senatore. Il resto delle conversazioni finite negli atti dell'inchiesta invece risalgono agli anni precedenti la sua elezione a palazzo Madama e quindi sono escluse dalle competenze della Giunta. Intanto Renzi, dopo l'intervento in Giunta, si dice “soddisfatto e tranquillo”.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.00 per l’esame del disegno di legge per la tutela della dignità e della libertà della persona contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul ddl di modifica alla disciplina relativa alla Corte dei conti. La Commissione Bilancio proseguirà il confronto sulla legge di bilancio. La Finanze, con la Lavoro, proseguirà la discussione su decreto fiscale e tutela del lavoro. La Lavori Pubblici terrà delle audizioni sul disegno di legge per la riforma della Rai.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per approvare il ddl di delega per l'efficienza del processo civile, la proposta di legge in materia di limitazione del mandato dei Sindaci e di controllo di gestione nei Comuni di minori dimensioni e sulla inconferibilità d’incarichi negli enti privati in controllo pubblico. A seguire si conforterà sulle mozioni per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, sulla pdl per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause dello scoppio della pandemia di Covid-19 e sulla congruità delle misure adottate dagli Stati e dall’Organizzazione mondiale della sanità per evitarne la propagazione nel mondo, sulla mozione relativa al caso di Julian Assange, sulle mozioni in materia d’infrastrutture digitali efficienti e sicure per la conservazione e l’utilizzo dei dati della pubblica amministrazione e su quelle in materia d’incentivi volti a favorire gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la pdl per la disciplina dell'attività di rappresentanza d’interessi e la pdl per il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità. A seguire proseguirà il confronto sul ddl per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Associazione Chiesa d'Inghilterra e con la Trasporti dibatterà sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull’organizzazione e funzionamento dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Esaminerà, poi, la pdl per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo violento di matrice jihadista, la pdl sul divieto di propaganda elettorale nella rete internet nel giorno precedente e in quelli stabiliti per le elezioni, la pdl di modifica del Testo unico delle disposizioni sull'immigrazione, in materia di rilascio del permesso di soggiorno alle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio, la pdl per l'introduzione del rinvio parziale delle leggi di conversione dei decreti legge da parte del Presidente della Repubblica e di limiti costituzionali alla decretazione d'urgenza e la pdl per l'introduzione del vincolo di mandato parlamentare.
La Giustizia, con la Affari Sociali, proseguirà le votazioni sulle pdl relative alla morte volontaria medicalmente assistita. La Difesa si confronterà su alcuni schemi di decreti per l’acquisizione di diverse tipologie di sistemi d’arma. La Cultura dibatterà sulla pdl per l’introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale, e sulle risoluzioni per garantire il diritto all'istruzione degli alunni delle scuole delle piccole isole e dei comuni montani. La Trasporti alle 14.00 ascolterà il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del decreto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose; a seguire si confronterà sulla risoluzione per il mantenimento della proprietà italiana delle infrastrutture portuali nazionali, per la semplificazione delle zone economiche speciali (ZES) e delle zone logistiche speciali (ZLS) e per il completamento delle infrastrutture di collegamento nell'ambito della rete TEN-T.
La Lavoro si confronterà sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento del personale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e sulle pdl relative alle prestazioni di lavoro accessorio. La Affari Sociali esaminerà il ddl di delega in materia di disabilità. La Agricoltura svolgerà sulle risoluzioni relative alle iniziative in sede europea a tutela del comparto ittico nazionale. La Politiche dell’Ue discuterà la Legge europea 2019-2020.