Oggi al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per l’esame della nuova proposta di legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum 2.0. Come annunciato, nella seduta di ieri il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sulla singola approvazione degli articoli 1, 2, 3, 4, e 6. Come stabilito dalla Capigruppo, questa mattina proseguirà la discussione generale. Alle 14 è previsto il voto di fiducia sull’articolo 1, alle 15 sull’articolo 2, alle 16 sull’articolo 3, alle 17 sull’articolo 4, alle 18 sarà votato l’articolo 5, sul quale non è stata posta la fiducia, e successivamente ci sarà l’ultima chiama sull’articolo 6. Le dichiarazioni di voto sono proviste domani a partire dalle 9.30 mentre il voto finale avverrà intorno alle 11.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Giustizia si confronterà sul disegno di legge relativo al reato di diffamazione. La Commissione Bilancio proseguirà l’esame del decreto legge fiscale. La Commissione Finanze proseguirà l'esame del disegno di legge sulla riforma delle Agenzie Fiscali e la discussione sugli Atti europei sulla capacità di assorbimento delle perdite e di ricapitalizzazione degli enti creditizi. Alle 13.45 sarà ascoltato il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta sui giochi pubblici. La Commissione Lavori Pubblici, in sede riunita con l’Istruzione, esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla riforma delle disposizioni legislative in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.

La Commissione Agricoltura si confronterà sul disegno di legge sulla disciplina dell'attività enoturistica, sull’affare assegnato relativo alle nuove tecnologie in agricoltura, sul ddl, già approvato dalla Camera, sulle produzioni biologiche e sullo schema sulla fornitura d'informazioni sugli alimenti ai consumatori. La Commissione Industria esaminerà il ddl sulla tracciabilità dei prodotti e lo schema di decreto legislativo sulle procedure d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche. Riprenderà poi l’esame del ddl, già approvato dalla Camera, sul commercio equosolidale e dell’Atto europeo sulle prestazione energetiche nell'edilizia. Alle 8.30 ascolterà i vertici di Saipem in merito all'impianto nucleare EUREX del Centro di ricerca Enea-Saluggia. La Commissione Sanità proseguirà il confronto sul disegno di legge sul fine vita. La Commissione Territorio esaminerà il ddl sulla cartografia geologica d'Italia e la microzonazione sismica.

Oggi alla Camera

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per proseguire l’esame del cosiddetto ddl Lorenzin sulla sperimentazione clinica dei medicinali, l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, il riordino delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Successivamente esaminerà la proposta di legge sulle concessioni demaniali marittime, lacustri e fluviali a uso turistico-ricreativo, le mozioni per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, la pdl sui domini collettivi e quella per la tutela della minoranza linguistica ladina. Come di consueto alle 15 saranno svolte le interrogazioni a risposta immediata.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali ascolterà presidente dell'Istat Giorgio Alleva sulle politiche in materia di parità tra donne e uomini. La Commissione Finanze proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo, e si confronterà su diverse risoluzioni fra cui quella per l’estensione delle misure d'indennizzo forfettario in favore dei risparmiatori titolari di obbligazioni subordinate. La Commissione Cultura, in sede riunita con la Lavoro, esaminerà lo schema di decreto legislativo sul lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo e lo schema di decreto legislativo sulla promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.

La Commissione Ambiente si confronterà sulla risoluzione relativa alla rete autostradale e stradale d'interesse nazionale e ascolterà i rappresentanti del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco sul fenomeno degli incendi boschivi della scorsa stagione estiva. La Commissione Trasporti esaminerà la pdl per la promozione dell'uso condiviso di veicoli privati. La Commissione Attività produttive, in sede riunita con la Difesa, ascolterà l’amministratore delegato di Leonardo Spa Alessandro Profumo sulle prospettive del gruppo. La Commissione Agricoltura ascolterà il Capo dipartimento politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Bianchi sullo stato di attuazione del cosiddetto Testo unico sul vino. Infine la Commissione Politiche dell’Unione Europea si confronterà sulla Legge europea 2017.

Cinque fiducie sul Rosatellum 2.0

Dopo la decisione del Governo di porre 5 fiducie differenti sul Rosatellum 2.0 sono esplose, come annunciato, fortissime polemiche dai banchi del Movimento 5 Stelle, di Mdp e di Sinistra Italiana. La cronaca parlamentare vuole che il Governo abbia rotto gli indugi sulla fiducia dopo che i Cinque Stelle e i senatori di Sinistra italiana avrebbero respinto l'appello a rinunciare al voto segreto su una quarantina di emendamenti da loro presentati. Ma M5S e SI non hanno fatto retromarcia, anzi hanno chiesto lo scrutinio segreto anche sulle pregiudiziali di costituzionalità, negato però dal presidente Grasso in base al Regolamento. Una novità, per M5S, che in passato aveva criticato il voto segreto.

Dopo la bocciatura delle pregiudiziali, la ministra Anna Finocchiaro ha immediatamente posto la fiducia su cinque dei sei articoli della legge (escluso solo il 5, che contiene la clausola d'invarianza finanziaria). La mossa ha suscitato l'ira di M5S, SI e Mdp: i primi hanno occupato i banchi del Governo (e si sono messi una benda sugli occhi in segno di protesta) e Loredana De Petris si è seduta sullo scranno del Presidente Grasso appena questi si è alzato per andare alla Capigruppo.

Sebbene ormai non vi fossero più dubbi, la decisione dell’esecutivo ha certificato l'uscita di Mdp dalla maggioranza: i capigruppo dei bersaniani, Guerra e Lorefice, sono saliti al Quirinale per informare Mattarella della decisione che arriva dopo settimane di tensioni e continui distinguo con il Governo Gentiloni. Ma la fiducia ha aperto una nuova ferita nel Partito Democratico: quattro senatori, Vannino Chiti, Walter Tocci, Luigi Manconi e Claudio Micheloni, hanno preannunciato che non parteciperanno al voto, in dissenso, mentre Massimo Mucchetti sembra non aver ancora deciso. Gli altri gruppi che sostengono il Rosatellum 2.0 (Forza Italia, Lega Nord, Alternativa Popolare Autonomie, Ala-Sc, Direzione Italia) hanno confermato il loro sostegno alla legge.

Bankitalia: Visco verso la riconferma

Sembra orami certa la riconferma di Ignazio Visco alla guida della Banca d'Italia. La proposta del premier Paolo Gentiloni sarà all'esame del Cdm di venerdì e al momento tutte le indiscrezioni propendono per una scelta all'insegna della continuità. Non sarebbe l'unica soluzione presa in considerazione ma, salvo cambi di scenario sempre possibili in queste circostanze, l'opzione che Palazzo Chigi e Quirinale hanno sempre privilegiato alla fine dovrebbe prevalere. Nonostante la pressione che la mozione Pd, e l'accesso dibattito che ne è seguito, ha sicuramente esercitato in quest'ultima settimana, la nomina del Governatore di Bankitalia arriverà al termine di un percorso “rigoroso nel pieno rispetto delle prerogative e dell'autonomia” dell'Istituzione.

Tre i fattori che sosterrebbero la decisione di confermare l'attuale numero uno di Via Nazionale: primo, l'esigenza di non esporre il Paese a un altro fattore d'incertezza con la legislatura agli sgoccioli; secondo, la convinzione che la scelta non vada sovrapposta al giudizio sull'operato della Vigilanza, che è affidato alla Commissione di inchiesta parlamentare; terzo, la natura collegiale dell'assetto di vertice della Banca centrale, con il Direttorio pienamente responsabile delle decisioni che hanno rilevanza esterna, che suggerisce di non personalizzare la discussione sulle responsabilità di Via Nazionale circoscrivendola al solo Governatore.



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