Draghi insiste sul price cap, il G7 apre sull'energia
Dalle Alpi bavaresi dove si tiene il G7 Mario Draghi è tornato sulla necessità di agire sui prodotti energetici russi, tutti, non solo il petrolio su cui è maturato il consenso con la spinta di Joe Biden. Serve ad “affamare Mosca”, ha sottolineato Washington, registrando in mattinata progressi che alla fine della seconda giornata del vertice hanno portato a uno schema d'intesa. La formula, trovata dagli sherpa, contemplerebbe il mandato “con urgenza” ai ministri dell'Energia del G7 di "studiare l'applicazione del price cap”, un'urgenza che rappresenta un “passo avanti” rispetto a Bruxelles che aveva indicato il mese di ottobre per riprendere la discussione. Gli sherpa si sono riuniti al termine delle sessioni ufficiali di lavoro per definire il paragrafo da inserire nel comunicato del summit e hanno trovato in fretta un compromesso. Anche sul petrolio la discussione è stata aperta fino all'ultimo, in parte per obiezioni sollevate da alcune delegazioni, in parte per le diverse proposte arrivate sul tavolo, ma alla fine un passaggio sul price cap ci sarà. Si è discusso se indicare la necessità di studiare meccanismi per contenere i prezzi dell'energia e mettere in atto azioni per ridurre i proventi che ogni mese incassa Vladimir Putin dagli idrocarburi.
Il gas non viene mai citato esplicitamente, ma è ricompreso con un riferimento al percorso intrapreso dall'ultimo Consiglio europeo. Si tratta in ogni caso, come sul petrolio, di una “dichiarazione politica”, perché non è il G7 la sede per entrare nel dettaglio tecnico delle misure. All'Italia quello che preme è che a muoversi insieme su questo fronte sia soprattutto l'Ue, che “acquista i tre quarti del gas mondiale che entra nei gasdotti e si può anche permettere di fare un po' il mercato”, come ha ricordato il ministro Roberto Cingolani. Mario Draghi, che nel pomeriggio ha avuto due bilaterali con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente argentino Alberto Fernandez, è tornato a insistere sul gas prendendo la parola dopo l'intervento-appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Putin non deve vincere. Noi restiamo uniti a sostegno dell'Ucraina”, ha detto il presidente del Consiglio, sottolineando che “se l'Ucraina perde, tutte le democrazie perdono”. E che se dovesse succedere diventerebbe “più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace”.
Grillo vede Conte, stoppa le deroghe ai due mandati e dà sostegno a Draghi
Beppe Grillo arriva a Roma e mette subito in chiaro quale è la sua posizione su limite dei due mandati e l’appoggio al governo Draghi, due temi controversi che agitano il Movimento 5 Stelle. Il garante del partito arriva in mattinata e subito riceve il presidente del M5S Giuseppe Conte. I due si trattengono insieme per oltre tre ore con l'obiettivo annunciato del fondatore dei Cinque stelle di fare squadra con Conte e condividere con lui i prossimi passi per rilanciare il Movimento. A seguire apre la girandola d’incontri con i parlamentari, suddivisi per commissioni di appartenenza: “Abbiamo parlato sedendoci tutti in cerchio”, racconta uno dei parlamentari, ai quali Grillo avrebbe assicurato che sarà sempre più operativo sulla comunicazione, avrà un maggior ruolo e verrà più spesso a Roma, e che il suo blog è “a disposizione per comunicare meglio”. Poi arrivano le prese di posizione che tutti aspettano: “Nessuna deroga al limite dei due mandati”, avrebbe detto il garante M5S, “se ci credete dovete farlo fino in fondo, e io non abbandono nessuno”, parole che vengono lette come la possibilità di recuperare l'esperienza di chi è già al secondo mandato in altri ruoli interni alla nuova organizzazione del Movimento.
Lo stop di Grillo è destinato ad agitare ancora gli animi tra i Cinque stelle. L'ipotesi su cui si stava ragionando ai vertici era infatti quella di far votare gli iscritti per consentire specifiche e limitate deroghe al vincolo, ad esempio per consentire al sottosegretario Giancarlo Cancelleri, già al secondo mandato, di candidarsi in tempo utile alle primarie per la scelta del candidato governatore del centrosinistra in Sicilia. Altro nodo da scogliere riguarda il governo Draghi e il pressing che Conte sta subendo da diversi eletti per uscirne. Anche su questo Grillo sarebbe stato netto: il Movimento 5 Stelle manterrà l'impegno con il governo Draghi e “continuerà a sostenere l'esecutivo”. Il termovalorizzatore di Roma non sarà dunque un pretesto per rompere, né le difficoltà sul superbonus o gli attacchi al reddito di cittadinanza. Pochi cenni al grande ex Luigi Di Maio: “nessun rancore per chi se n'è andato” si sarebbe limitato a dire il fondatore dei Cinque stelle, ma è invece lo stesso ministro degli Esteri, ora leader di Insieme per il futuro, ad attaccare: “Agli italiani non interessa nulla del dibattito sui due mandati, soprattutto quando si trovano a pagare le bollette di energia e gas. Ci sono forze politiche che vogliono picconare il governo e poi pagano un prezzo alle elezioni: perde chi causa instabilità”.
Dopo i ballottaggi nel centrodestra è tutti contro tutti. Per ora nessun vertice
Tutti puntano il dito contro le divisioni causa delle sconfitte ai ballottaggi, ma si limitano ad accuse reciproche. Nel centrodestra il giorno dopo dei ballottaggi (Leggi lo speciale di Nomos) si consuma in un tutti contro tutti, e il vertice di coalizione proposto da Giorgia Meloni non sembra all'orizzonte. Accuse reciproche su Verona, con Forza Italia che sottolinea la necessità di “candidature moderate”, la Lega che sottolinea l'errore di “non aprirsi ad altre energie” e Fratelli d'Italia che ribatte sostenendo che “la candidatura sbagliata era quella di Tosi”, accusando anche Matteo Salvini per l'intervista a La Stampa di domenica mattina, a urne aperte, contro il candidato Federico Sboarina. E poi da via della Scrofa partono le bordate contro gli alleati: “Tutti parlano di Verona, ma di Catanzaro che dicono? E poi, ad Alessandria, città del capogruppo leghista Molinari, chi ha perso? Noi siamo il primo partito”. Ancora: “A Monza qualcuno di Forza Italia ha organizzato il comizio solitario di Berlusconi. Pensavano di vincere e hanno voluto metterci il cappello senza invitare nessun altro della coalizione”.
Anche Matteo Salvini, pur dicendosi pronto ad un vertice, accusa: “Non è possibile perdere in città importanti perché il centrodestra si divide e sceglie di non allargarsi e di includere altre forze ed energie, per paura, per calcolo per interessi di parte”. Silvio Berlusconi, che assiste da mesi alla competizione tra Meloni e Salvini, si limita a fare riferimento alle “divisioni che allontanano gli elettori”, ma rivendica l'importanza di candidati moderati e di centro e si propone come ispiratore di una rinnovata intesa. Ecco, non proprio il clima per un vertice faccia a faccia. La Lega riunirà i propri organismi solo lunedì prossimo, FdI riconosce la necessità di far svelenire il clima e intanto proseguono le schermaglie sulle regionali. La Lega respinge l'ipotesi Letizia Moratti e in un vertice lombardo tra Salvini, Giorgetti e Cecchetti conferma la ricandidatura di Attilio Fontana. Fratelli d'Italia fa sapere di non voler eccepire: “Per noi Letizia Moratti è un profilo di grande valore che può ambire a qualsiasi ruolo, ma se l'uscente vuole e il suo partito lo ricandida noi rispettiamo questa regola”. Ma ovviamente “deve valere per tutte le Regioni”, e dunque anche per la Sicilia di Nello Musumeci.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per la discussione del decreto per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e del referendum, del disegno di legge costituzionale sull’attività sportiva, della legge di delegazione europea 2021 e della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2022 e di quella consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2021.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul decreto per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e del referendum, sul ddl relativo alle imprese sociali di comunità, sul disegno di legge per l’equilibrio di genere nelle cariche pubbliche, sul ddl relativo alla rappresentanza degli interessi, sul ddl sulla disciplina della Corte dei conti e sul ddl per l’istituzione della Giornata in memoria delle vittime dell'amianto. La Giustizia, con la Finanze, esaminerà e svolgerà delle audizioni sulla giustizia e i processi tributari, esaminerà il ddl sull’equo compenso per le prestazioni professionali, il ddl sul diritto all’oblio per le persone già affette da patologie oncologiche, il ddl per il contrasto alla violenza domestica, il ddl sui benefici penitenziari ed ergastolo ostativo e il ddl sul cognome dei figli.
La Esteri, con la rispettiva della Camera, ascolterà l’Alto Rappresentante per l'Alleanza delle civiltà delle Nazioni Unite Miguel Angel Moratinos. La Finanze esaminerà il ddl per la tassazione sugli strumenti finanziari, l’affare per l'autorizzazione all'esercizio dei depositi fiscali di prodotti energetici, l’affare relativo alle criticità e prospettive della riforma delle Banche di Credito Cooperativo e il ddl per la riforma gruppi bancari cooperativi. La Istruzione svolgerà delle audizioni sui ddl sul fondo per la comunità educante e lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma per l'utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2022, 2023 e 2024.
La Lavori Pubblici svolgerà delle audizioni ed esaminerà il decreto per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, e si confronterà sul documento sulle strategie per infrastrutture, mobilità e logistica sostenibili e resilienti. La Agricoltura, con la Salute, esaminerà lo schema di decreto legislativo sul sistema d’identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali. La Industria svolgerà delle audizioni sull’affare assegnato relativo alle problematiche di accessibilità, vivibilità e riqualificazione dei borghi, esaminerò il ddl per la riforma della disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, il ddl per la tutela e lo sviluppo dell'artigianato nella sua espressione territoriale e artistica e tradizionale, il ddl sulla professione della guida turistica e il ddl per l'inquadramento ai fini previdenziali e assistenziali degli esercenti attività di perito assicurativo.
La Lavoro dibatterà sul ddl sul salario minimo orario e sullo schema di decreto legislativo sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP). La Salute, con la Territorio, esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo a commercio, importazione e conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica. La Territorio esaminerà il ddl per la riduzione dell'inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sulla rigenerazione urbana e l’affare assegnato sul tema dello scioglimento dei grandi ghiacciai alpini.
L’Aula della Camera
Dopo che ieri è stata posta la questione di fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 14.00 per l’approvazione definitiva del decreto per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la pdl sulla cittadinanza. La Difesa delibererà un'indagine conoscitiva sui sistemi aeromobili a pilotaggio remoto nell'ambito della difesa italiana e su diversi schemi di decreto ministeriale relativi all’acquisizione di alcuni sistemi d’arma. La Bilancio, con la Finanze, svolgerà delle audizioni sul decreto semplificazioni e riprenderà il confronto sul decreto recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina, il cosiddetto decreto aiuti.
La Ambiente svolgerà delle audizioni sulle modifiche alla legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulla pdl sulla disciplina del contratto di apprendistato ed esaminerà l’Atto europeo sul prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP). La Affari Sociali esaminerà gli schemi di decreto legislativo sui dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro.