Conte pronto a prorogare lo stato di emergenza al 31/10 ma con paletti

Dopo la difficile trattativa in Europa, Giuseppe Conte si appresta a giocare l'ennesima partita in Parlamento. Per il premier, infatti, inizia una settimana di fuoco. “Nessun inciampo, tutto filerà liscio. Alla fine non succederà nulla”, azzardano ottimisti dalla maggioranza, ma, soprattutto in Senato, la coperta è corta e il rischio scivolone esiste. L'ipotesi resta quella di prorogare lo stato d'emergenza, in scadenza il prossimo 31 luglio, al 31 ottobre. Conte, in occasione della riunione del Consiglio dei ministri prevista per questa mattina alle 10.30, svolgerà un'informativa per aggiornare sugli ultimi dettagli i colleghi di Governo, poi parlerà ai senatori. Seguirà il voto delle risoluzioni; la maggioranza sembra compatta ma per far digerire ai più scettici, dem e renziani in testa, la proroga, la risoluzione conterrà molti paletti: tra le possibilità, ad esempio, c'è quella di prevedere nuove limitazioni di libertà fondamentali solo per specifici ambiti territoriali e non sull'intero territorio nazionale. Passato l'esame parlamentare, poi, un nuovo Cdm mercoledì potrebbe ratificare la decisione. 

Fumata nera sulle presidenze di Commissione, oggi ci sarà una nuova riunione

Nuova fumata nera nella maggioranza sul rinnovo delle presidenze delle Commissioni parlamentari. La riunione dei capigruppo di maggioranza, che si è svolta ieri sera a Montecitorio, è stata aggiornata a questa mattina alle 11.00, per cercare un'intesa in vista del voto in programma domani sera. Un capogruppo paragona la composizione delle presidenze a “un cubo di Rubik”: spostare un singolo tassello crea complicazioni tali che la volontà di chiudere entro domani, espressa ad esempio da Graziano Delrio, potrebbe non bastare. Più d'uno, a fine riunione, definisce probabile uno slittamento a settembre. All'inizio dell'incontro si è anche accennato al tema delle Commissioni speciali o della bicamerale sul Recovery fund, ma si è deciso di affrontare il nodo solo dopo quello delle presidenze. Sulle commissioni, il Pd dovrebbe avere la Bilancio alla Camera con Fabio Melilli, e rinunciare alla Finanze del Senato. A palazzo Madama Dario Parrini dovrebbe avere la Affari costituzionali, Dario Stefano la Attività produttive, Roberta Pinotti la Difesa, Luciano D'Alfonso le Politiche comunitarie. Alla Camera Iv dovrebbe avere la commissione Trasporti con Raffaella Paita e la Finanze con Luigi Marattin. Ma sia sulla Finanze della Camera che su quella del Senato ci sarebbero ancora tensioni con il M5S, che punterebbe a mantenere le sue presidenze e avere garanzie sulle Commissioni economiche. Alla riunione si sarebbe infine fatto un punto veloce anche sulla risoluzione sulla proroga dello stato d'emergenza, che oggi sarà votata in Senato e domani alla Camera: più d'uno avrebbe espresso la necessità che la delibera da parte del Cdm sia accompagnata da un decreto ad hoc per definire alcuni aspetti normativi, nella convinzione che possa essere anche un segnale distensivo verso l'opposizione. 

Recovery fund, ipotesi due Commissioni parlamentari. M5S dice no a Brunetta

Sulla gestione dei fondi europei, il Mes e lo scostamento di bilancio la tensione politica si sta alzando ben oltre il livello di guardia, con la formazione di alleanze trasversali impensabili fino a qualche settimana. Partendo con ordine, il punto di maggiore rottura è sul piano d’investimenti legati ai 209 miliardi del Recovery fund che il premier Giuseppe Conte vorrebbe assegnare a una task force incaricata da Palazzo Chigi di mettere insieme una lista di proposte elaborate sulla scorta dei dossier che arriveranno dai vari Ministeri e solo successivamente chiedere al Parlamento di esprimersi sul project plan da inviare entro ottobre alla Commissione europea. Le opposizioni continuano a chiedere una bicamerale ma di tutt'altro avviso sono le forze di maggioranza. “Guardo con scetticismo a queste Commissioni bicamerali. Ovviamente il Parlamento deve dire la sua, ma poi bisogna anche avere la capacità di decidere”, dice Nicola Zingaretti. Anche Matteo Renzi lo considera “folle”: per il leader di Iv è “inutile fare task force e Commissioni, decidiamo dove mettere le risorse e diamoli subito ad artigiani, commercianti e a chi deve tornare a lavorare”. L'indiscrezione che circola, per il momento non ancora smentita, però, vira sulla classica via di mezzo, con la creazione di due Commissioni, una alla Camera e l'altra al Senato, che lavorino a stretto contatto con una cabina di regia organizzata da Palazzo Chigi. Il perché lo spiega il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: “Non abbiamo tempi così lunghi”.  

Per il responsabile del Mise, infatti, ci sarà “un ruolo forte del Governo nel determinare alcune decisioni sul come andremo a investire” le risorse europee. Il braccio di ferro, però, è destinato a proseguire, perché nel dibattito parlamentare s’ipotizza di affidare una delle due Commissioni alle opposizioni, in particolare a Forza Italia, che potrebbe assegnare la presidenza a Renato Brunetta, deputato, economista, ma soprattutto instancabile “watchdog” sull'operato di ogni Governo. L'idea non fa impazzire il Movimento 5 Stelle, anzi, per dirla con le parole della senatrice ed ex ministra del Conte I Barbara Lezzi, “saremmo di fronte alla certificazione dell'entrata in maggioranza di FI”. La preoccupazione della pentastellata è quella di rimettere in gioco uno degli storici avversari del Movimento: consegnando al Cav le chiavi di una delle due Commissioni sull'utilizzo dei fondi del Recovery fund “si darebbe a Berlusconi un potere che non ha mai avuto prima”. L'ex premier, però, assicura che non ha nessuna intenzione di entrare come quinta gamba nella maggioranza, distinguendo bene “il senso di responsabilità istituzionale” dimostrato nell'emergenza Coronavirus dall'orizzonte politico del suo partito, che “è e rimarrà l'alleanza di centrodestra”. Silvio Berlusconi, però, continua a sponsorizzare l'uso del Mes, così come Pd e Italia viva anche se, sfortunatamente per loro, anche il M5S non cambia idea e resta contrario a richiedere i 37 miliardi di prestiti per la spesa sanitaria diretta e indiretta. “C'è l'assenza di condizionalità, ma solo in parte e temporanea”, sottolinea Stefano Patuanelli che si chiede: “Cosa succederà quando terminerà la sospensione dei parametri?”. Meglio il Recovery fund: “Anche lì ci sono le condizionalità, ma almeno sono chiare e definite”.  

 

L’Aula del Senato

L’assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 10.30 per le comunicazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle ulteriori iniziative in relazione all'emergenza da COVID-19

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, insieme alla Lavori Pubblici, svolgerà diverse audizioni sul decreto semplificazioni. La Bilancio, in sede congiunta con la rispettiva della Camera, proseguirà il ciclo di audizioni sul Programma nazionale di riforma 2020 (PNR); alle 9.00, ascolterà i rappresentanti di Banca d'Italia e dell’Ufficio parlamentare di bilancio e alle 11.45 il Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri; al termine si confronterà sul documento. La Finanze svolgerà diverse audizioni sul ddl per l'istituzione delle zone franche montane in Sicilia e a seguire esaminerà il ddl per l’utilizzo del conto corrente e il ddl relativo all’imposta di registro sugli Atti giudiziari. L’Agricoltura si confronterà sull’affare assegnato relativo alle nuove biotecnologie in agricoltura. La Lavoro riprenderà l’esame del disegno di legge sul Caregiver familiare. Infine la Politiche dell’UE proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea. 

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. Alle 12.00 ascolterà un'informativa urgente del Governo, con la partecipazione della Ministra dell'istruzione Lucia Azzolina, sulle iniziative di competenza per l'apertura dell'anno scolastico in relazione alla situazione epidemiologica da Covid-19. A seguire esaminerà le mozioni per il completamento dell'idrovia Padova Venezia, la pdl su misure di sostegno al settore agricolo e disposizioni di semplificazione in materia di agricoltura, e la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla diffusione massiva d’informazioni false. Successivamente si confronterà sulle mozioni sulle iniziative, in ambito internazionale ed europeo, in ordine al rispetto degli accordi internazionali relativi all'autonomia di Hong Kong e alla tutela dei diritti umani in tale territorio, e sulla pdl costituzionale per la separazione delle carriere giudicante e requirente della Magistratura

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia esaminerà la pdl sulla violenza o la discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere. La Commissione Esteri proseguirà il ciclo di audizioni sull’indagine conoscitiva sulle eventuali interferenze straniere sul sistema di relazioni internazionali della Repubblica italiana. La Difesa esaminerà il documento conclusivo nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione Strade Sicure. La Bilancio esaminerà il Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020 e concluderà il confronto sul rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019 e le disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020. La Finanze esaminerà la pdl per l’istituzione dei certificati di compensazione fiscale e quella per la definizione agevolata di imposte, atti di accertamento e riscossione e contenzioso tributario, per favorire la ripresa economica nazionale a seguito dell'epidemia di COVID-19 e proseguirà il ciclo di audizioni sull’indagine conoscitiva sui mercati finanziari al servizio della crescita economica. Con la Politiche dell’UE ascolterà il Professor Giulio Tremonti nell'ambito dell'esame della Comunicazione della Commissione europea “Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell'UE”. 

L’Ambiente esaminerà gli schemi di decreto legislativo sulle discariche di rifiuti e sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. La Trasporti esaminerà le risoluzioni sugli esami per la patente di guida e relative revisioni. La Lavoro terrà alcune audizioni sulla pdl relativa a lavoro, occupazione e incremento della produttività ed esaminerà a pdl sull’obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza; a seguire si confronterà sulla risoluzione relativo all’applicazione della normativa sui contratti a tempo determinato introdotta dal cosiddetto decreto dignità. La Affari Sociali svolgerà diverse audizioni sulla situazione dei pazienti affetti da patologie oncologiche durante l'emergenza epidemiologica da COVID-19. 



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