Quella che è trascorsa è stata una settimana politicamente molto complessa perché tutti i partiti hanno dovuto fare i conti con l’esito delle elezioni amministrative. Il Partito Democratico, uscito malconcio dal voto, è alle prese con un durissimo confronto tra Matteo Renzi e le altre componenti del partito che lo accusano, oltre che del cattivo risultato, di portare il Pd in una posizione sempre più isolata e lontana dalla ricostruzione di una coalizione di Centro Sinistra.
Nel Centro Destra le cose vanno un po’ meglio perché l’area politica è di fatto la vera vincitrice di questa tornata elettorale. Ma non sono tutte rose perché, se da un lato gli elettori hanno premiato la coalizione, dall’altro la sfida per la leadership tra Berlusconi e Salvini è molto accesa e nessuno dei due sembra intenzionato a fare un passo indietro.
Nel Movimento 5 Stelle, archiviati i risultati elettorali, vi è da registrare la missione romana di Davide Casaleggio per ricompattare i pentastellati: tutta l’attenzione è rivolta al programma elettorale che entro il prossimo mese dovrà essere completato per poi essere lanciato a settembre con l’annuncio del candidato premier e della squadra di Governo.
Dal punto di vista parlamentare, questa settimana il Senato ha approvato la mozione sulla partecipazione di Taiwan a organizzazioni internazionali ed ha proseguito l’esame della pdl sul Codice Antimafia. Dopo non poche polemiche politiche e tensioni nel Governo, la Camera ha approvato il ddl concorrenza, provvedimento varato più di due anni fa e che ora dovrà tornare al Senato per essere approvato definitivamente. L’Aula di Montecitorio ha poi approvato la proposta di legge sulla Rete nazionale dei registri dei tumori.
Al Senato
Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non terrà sedute mentre si riunirà, a mezzogiorno, la Commissione Sanità per proseguire l’esame del DL Vaccini; la relatrice Patrizia Manassero (PD) dovrebbe presentare già oggi il suo emendamento che riscrive il comma 1 dell’articolo 1 del provvedimento che contiene l’elenco delle vaccinazioni obbligatorie.
Nel corso della settimana, l’Aula di palazzo Madama ha discusso e approvato la mozione sulla partecipazione di Taiwan a organizzazioni internazionali. Nello specifico il Governo viene impegnato a continuare a considerare attivamente, insieme ai partner UE, modalità compatibili con la "One China policy" al fine diconsentire la partecipazione di Taiwancome osservatore in contesti multilaterali (ICAO, UNFCC e INTERPOL) in cui la sua presenza corrisponda all'interesse della popolazione taiwanese e della comunità internazionale.
Successivamente l’Aula di palazzo Madama ha proseguito la discussione sul disegno di legge per le modifiche al codice delle leggi antimafia. La discussione, che è stata interrotta dopo l’approvazione del trentacinquesimo articolo, riprenderà martedì prossimo; resta da approvare quindi l'ultimo articolo del provvedimento. Poi seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto finale; il ddl passerà poi all’esame della Camera per la sua approvazione definitiva. L’interruzione si è resa necessaria per consentire al Parlamento di potersi riunire in seduta comune per l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale. Anche questa volta non è stato raggiunto il numero legale e la votazione dovrà essere ripetuta il prossimo 20 luglio alle 14.
Alla Camera
Passando all’altro ramo del Parlamento, oggi l’Assemblea di Montecitorio torna a riunirsi a partire dalle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti mentre le Commissioni non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, la Camera ha discusso e approvato, con 218 voti favorevoli, 124 contrari e 36 astenuti, la Legge annuale per il mercato e la concorrenza. Il provvedimento, che ora torna al Senato in quarta lettura, è stato nuovamente modificato dalle Commissioni Finanze e Attività produttive e poi anche in Aula.
Nello specifico è stato previsto il tacito rinnovo delle assicurazioni per la responsabilità danni, sono stati eliminati alcune dei paletti, introdotti dal Senato, nelle chiamate relative a offerte commerciali telefoniche, sono stati reintrodotti vincoli più restrittivi per le società di odontoiatria e infine, con riferimento al passaggio al mercato libero dell'energia fissato al primo luglio 2019, sono state cancellate le aste per i clienti tutelati che a quella data non avranno ancora scelto un nuovo fornitore. In Aula è invece stato approvato un emendamento sulla bonifica degli impianti di carburanti dismessi.
Il ddl contiene misure sui fondi pensione, la telefonia, il settore bancario e finanziario (come il cosiddetto leasing finanziario), sui professionisti come notai, avvocati e odontoiatri, le farmacie, il turismo (con la cosiddetta 'norma booking'), il settore dei trasporti di linea e non di linea, la delega per il settore taxi e la circolazione internazionale di beni culturali. Inserite anche la modifica delle soglie per la comunicazione sulle concentrazioni all'Antitrust e il sistema nazionale di monitoraggio della logistica. Il Senato ha introdotto anche la possibilità di rateizzare le maxi-bollette elettriche o del gas.
Uno dei principali capitoli del provvedimento riguarda le assicurazioni e in particolare la Rc Auto. Tra le novità introdotte al Senato e confermate da Montecitorio, figurano gli sconti per gli automobilisti che installano dispositivi come la scatola nera. La legge prevede inoltre lo slittamento di tre mesi allo stop del monopolio di Poste italiane per la notifica di multe e atti giudiziari.
Sono state confermate le disposizioni riguardanti la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, e sono state rafforzate le norme in materia ambientale, in particolare per quanto riguarda l'accesso, da parte dei produttori, al mercato di gestione autonoma degli imballaggi, per il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e per le semplificazioni procedurali in tema di rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi.
Successivamente la Camera ha approvato all’unanimità (353 voti a favore e nessun contrario) la proposta di legge per l’ istituzione e la disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione. Il provvedimento, che ora passa all’esame del Senato, assegna alla Rete, alimentata dai dati raccolti nelle Regioni, funzioni di coordinamento nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei tumori, ma anche la programmazione sanitaria, la verifica della qualità delle cure e la valutazione dell'assistenza sanitaria.
La Rete, oltre a raccogliere e condividere i dati, dovrà anche porre in atto misure di controllo epidemiologico delle malattie oncologiche e infettive, studiarne l'incidenza e svolgere una sorveglianza che riduca il rischio d'introduzione o reintroduzione di malattie infettive, anche eliminate o sotto controllo. Ma avrà anche compiti di semplificazione delle procedure di scambio dati, di studio e monitoraggio dei fattori di rischio delle malattie sorvegliate, di promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari, e di monitoraggio dei fattori di rischio di origine professionale, anche attraverso forme di connessione e di scambio dati con i sistemi informativi esistenti.
Berlusconi alla guida del Centro Destra
In casa del Centro Destra, Silvio Berlusconi, ormai da giorni, cavalca il buon risultato delle elezioni amministrative proponendosi alla guida di una grande coalizione con la Lega Nord e Fratelli d’Italia. In una lunga intervista a Tg5 e Corriere ha ribadito non solo la necessità di un ritorno al vecchio schema di alleanze che in passato ha vinto tanto, ma soprattutto la necessità che ilCentro Destra s'inserisca nel campo dei liberali e che non si ripieghi su posizioni simili a quelle, perdenti, di Marine Le Pen.
L’Ex Cavaliere è poi tornato a ribadire la necessità di riprendere la discussione sulla legge elettorale che dovrebbe ripartire dal modello tedesco uscito dall’accordo, poi sfumato, tra le quattro principali forze politiche Pd, Fi, M5s e Lega. La proposta in un certo senso stride con la corsa alla ricostruzione delle alleanze elettorali ma comunque sottolinea il fermento propositivo di Forza Italia.