Manovra economica: c’è accordo nella maggioranza

Dopo giorni di attesa e tensione, arriva l'intesa politica di massima sulla manovra economica e spunta la prima bozza completa della legge di bilancio. Servirà un nuovo vertice di maggioranza per definire l'accordo finale, ma i 93 articoli del testo definiscono per la prima volta i dettagli. L'ossatura resta quella approvata in Consiglio dei ministri il 15 ottobre: la legge di bilancio vale 30 miliardi e la parte del gigante la fanno i 23 miliardi che servono a bloccare l'aumento dell'Iva. La bozza di manovra è frutto del sostanziale accordo raggiunto nel pomeriggio in un vertice di governo di ore.

Il Premier Giuseppe Conte all'inizio dell'incontro ha fatto un appello ai rappresentanti della maggioranza che sa di ammonimento: “È Palazzo Chigi, questa sede, il luogo deputato a fare chiarezza. È qui che dovete avanzare i vostri dubbi, sulla manovra o su altro, per un lavoro che sia davvero di squadra e nel segno dell’unità, lasciando che le polemiche non trovino dimora sui giornali gettando ombre sul Governo”. Lo ascoltano Luigi Di Maio, con cui i rapporti sono assai tesi e che lascia il vertice in anticipo per incontri pentastellati, Dario Franceschini, Roberto Speranza, Teresa Bellanova.

La novità del vertice di maggioranza è lo stop all'aumento della cedolare secca sugli affittianche se nella bozza compare la versione vecchia, con cedolare al 12,5%: dovrà essere corretta per mantenerla al 10%. Per il resto, nelle 79 pagine di testo, si vedono confermati i capisaldi della prima legge di bilancio giallorossa. Arrivano 3 miliardi per incentivare chi paga con carte e elettroniche: per i dettagli del cashback bisognerà aspettare, perché sarà un decreto del ministero dell'Economia da emanare entro aprile 2020, sentito il Garante della Privacy, a stabilire come e quando distribuire i rimborsi in denaro. Il premier ha il ministro dell’economia Roberto Gualtieri che a fine riunione ostenta molta soddisfazione: “Ha avuto effetto”, sottolinea, anche la richiesta di Nicola Zingaretti di essere meno litigiosi per non rischiare la crisi e il voto. Quanto ai contenuti, a chi gli chiede dei nodi fino all'ultimo aperti come quello della flattax per le partite Iva, il Ministro spiega che è stato risolto tutto e assicura di non essere affatto preoccupato.

Viene poi istituito un fondo da tre miliardi nel 2020 e 5 miliardi nel 2021 per tagliare le tasse ai lavoratori: anche in questo caso, sarà una legge collegata alla manovra a definire le modalità. Da settembre viene abolito il superticket (185 milioni il costo), mentre arrivano la sugar tax sulle bevande analcoliche con aggiunta di zuccheri (10 euro per ettolitro) e la tassa sulla plastica (1 euro al chilogrammo). La tassa sulla fortuna sale dal 12% al 15% per vincite sopra i 500 euro. C’è poi il pacchetto famiglia: raddoppia il bonus asili nido, da 1500 a 3000 euro, per le famiglie con Isee fino a 25mila euro: per chi guadagni fino a 40mila euro il voucher arriva a 2500 euro, per gli altri resta a 1500 euro.

Il bonus bebè varrà anche per i nati del 2020 e diventerà universale. Sarà composto da tre scaglioni, aumentati del 20% per il secondo figlio: 160 euro al mese per il primo anno di vita (o di adozione) fino a 7mila euro di Isee, 120 euro al mese fino a 40mila euro di Isee e 80 euro al mese per chi supera questa soglia. Il congedo per i padri sale da cinque a sette giorni. Viene confermato lo stop al canone Rai per gli anziani a basso reddito. Sulla casa vengono rinnovati i bonus per ristrutturazioni, per l'acquisto di mobili e arriva la detrazione al 90%, senza limiti di spesa, per rifare le facciate dei palazzi. Viene finanziato il fondo di garanzia per la prima casa e nasce un nuovo fondo da 853 milioni fino al 2033 per la Rinascita urbana. Spunta anche un pacchetto per l'editoria che fa slittare di un anno i tagli alla stampa previsti dall'ultima manovra e stanzia 8 milioni l'anno per tre anni a Radio radicale. Nasce anche un nuovo bonus per le scuole che si abbonano a quotidiani e periodici, anche online: il contributo sarà fino all'80% della spesa.

Dombrovskis: la Commissione non chiederà una revisione della manovra

La Commissione europea non chiederà all'Italia di rivedere la manovra economica e se ne avesse avuto l'intenzione l'avrebbe già fatto, rispettando le “stringenti scadenze procedurali previste dal semestre europeo”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione responsabile per l'euro Valdis Dombrovskis durante la conferenza stampa per la presentazione del libro “Salvaguardare l'euro in tempi di crisi”, sulla storia dell'Esm, il fondo salva-Stati. “Se la Commissione europea avesse voluto chiedere una revisione del documento programmatico di bilancio avremmo rispettato le scadenze”, chiedendolo entro 15 giorni dalla sua presentazione.

“Quindi, come vedete, non è una cosa che viene attualmente considerata. Nonostante questo, abbiamo alcune preoccupazioni sul bilancio dell'Italia: per questo abbiamo inviato una lettera al Governo italiano” richiedendo dei chiarimenti, e ora “stiamo valutando la risposta”, ha aggiunto Dombrovskis, ricordando che “non abbiamo ancora tutti gli elementi” perché non sono ancora disponibili le previsioni economiche d'autunno della Commissione, che saranno pubblicate il 7 novembre. “La valutazione complessiva, ha concluso il vicepresidente della Commissione, sarà fatta comunque insieme a quella di tutti gli altri Stati dell'Eurozona", alla fine di novembre.

L’Aula del Senato

L’Aula del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 perle Comunicazioni del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio sulla situazione in Siria. A seguire l’Assemblea di palazzo Madama esaminerà le mozioni sull'istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni d’intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, e si confronterà su diverse ratifiche di trattati internazionali.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali concluderà l’esame del decreto per il riordino dei Ministeri e si confronterà sul decreto, già approvato dalla Camera, sul perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. La Lavoro esaminerà le proposte di istituzione di una Commissione inchiesta sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 15.00 per lo svolgimento del question time. Nella seduta di ieri il Governo ha posto la fiducia sul decreto relativo alla risoluzione di crisi aziendali. Secondo quanto è stato deciso l’Aula di Montecitorio, a partire dalle 16.00 svolgerà le dichiarazioni di voto e alle 17.30 effettuerà il voto di fiducia al quale seguirà la discussione degli ordini del giorno. Il voto finale sul provvedimento è previsto domani in tarda mattinata.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari Costituzionali svolgerà alcune audizioni nell'ambito dell'esame delle proposte di legge in materia di scioglimento dei consigli degli Enti locali conseguente a fenomeni d’infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. Con la Bilancio svolgerà diverse audizioni sulla proposta di legge per la modifica del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali sullo status e le funzioni degli amministratori locali, e di semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale. L’Esteri, alle 14.00, ascolterà la Viceministra per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Marina Sereni sulla situazione in Cile. Alle 8.30, la Difesa, in sede congiunta con la rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro Lorenzo Guerini sulle linee programmatiche del suo dicastero.

La Finanze inizierà l’esame del decreto fiscale. Con la Trasporti svolgerà diverse audizioni sulle risoluzioni relative all'applicazione del regime IVA alle prestazioni didattiche per il conseguimento della patente di guida e il sostegno delle autoscuole. La Trasporti esaminerà lo schema di contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste italiane S.p.A per il quinquennio 2020-2024 e sul medesimo provvedimento alle 9.00, audirà l'Amministratore delegato di Poste italiane Matteo Del Fante. Ascolterà poi il Direttore generale DG Connect Commissione europea Roberto Viola nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G e alla gestione dei big data.

La Commissione Attività produttive alle 14.00 ascolterà il Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli sulle linee programmatiche del suo dicastero. La Lavoro alle 8.30, con l’Agricoltura, ascolterà la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova sul fenomeno del cosiddetto "caporalato" in agricoltura. La Commissione Affari sociali svolgerà una serie di audizioni sul sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare, e proseguirà il ciclo di audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell'epatite C. L’Agricoltura esaminerà e svolgerà alcune audizioni sulle risoluzioni per la tutela del comparto agroalimentare a fronte dell'aumento dei dazi doganali deliberato dalle autorità statunitensi.



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