Draghi vara la Nadef della crescita e annuncia la riforma di fisco e catasto

L'economia cresce “di gran lunga” più del previsto: +6% quest'anno e un ritorno da metà 2022 ai livelli pre-crisi. La crescita, sorretta dalle vaccinazioni anti-Covid, va “protetta” e accresciuta nei prossimi anni, senza disperdere la fiducia che “ora c’è nell'Italia, fra gli italiani e nel resto del mondo verso l'Italia”. Mario Draghi avvia così la fase 2 del suo Governo con l'approvazione in Consiglio dei ministri della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef). Annuncia per la prossima settimana l'approvazione della delega sul fisco, che includerà quella riforma del catasto tanto osteggiata dal centrodestra, e la prima riunione della cabina di regia sul Recovery plan. Poi bisognerà varare la legge di bilancio, su cui il ministro Daniele Franco prevede un dibattito “vivace”, con la prima tranche di taglio delle tasse.

Il messaggio del premier alla sua maggioranza è netto: il Governo va avanti finché “non perde efficacia”: “non si consumerà pur di restare”. Draghi presenta il quadro aggiornato di finanza pubblica mentre intorno, tra i partiti, infuriano polemiche da campagna elettorale. In Cdm, in un clima generale di concordia, un riverbero c’è: i leghisti annunciano il non voto di una norma per prorogare i termini del referendum sulla cannabis. Sullo sfondo però ci sono già rivendicazioni e richieste in vista della legge di bilancio di ottobre, come quella di Giuseppe Conte di ripristinare il cashback. E c’è anche il dibattito sul Quirinale aperto dai ministri Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia e Renato Brunetta con l'auspicio dell'elezione di Draghi. Il premier taglia corto di fronte alle domande, le definisce “offensive” verso Sergio Mattarella, ma non esclude di esserne a febbraio il successore: “Le persone giuste per rispondere sono in Parlamento, è il Parlamento a decidere della vita e dell'efficacia di questo Governo”.

Rivendicazioni a parte quello che è certo è che il quadro economico è incoraggiante: non solo la crescita è più alta del previsto, ma volano gli investimenti (+15%) e deficit debito sono in netto calo, rispettivamente al 9,4% (era previsto l'11,8%) e al 153,5% (era 155,6% nel 2020). Per una manovra che Draghi e Franco annunciano come “espansiva” ci sono 22 miliardi di extradeficit e oltre 4 miliardi per il taglio delle tasse. In legge di bilancio bisognerà scegliere misure che spingono la crescita, spiega Draghi; s’interverrà sugli ammortizzatori e sulle pensioni. In parallelo, entro fine ottobre, arriverà la legge sulla concorrenza e le concessioni. Abbiamo già recuperato due terzi del Pil perso lo scorso anno e anche grazie al Recovery plan l'obiettivo è una crescita superiore, spiega il ministro dell'Economia, “alla media dell'ultimo quarto di secolo”. Ci sono ancora forti incognite per effetto delle varianti Covid e dell'inflazione, ma se non ci saranno scossoni nel 2024 si inizierà un percorso di crescita “neutrale”, non più espansiva, e di più forte riduzione del debito, nella convinzione, assicura Draghi, che sia “irrealistico” il ritorno dal 2023 al vecchio patto di stabilità europeo.

Draghi annuncia un provvedimento ad hoc contro le morti sul lavoro

Il premier Mario Draghi dedica la primissima parte della sua conferenza sulla Nadef al triste elenco degli incidenti sul lavoro delle ultime 48 ore, sul quale si sofferma leggendo nome, cognome ed età delle vittime ed esprimendo “il più sentito cordoglio” suo e del Governo. “La questione delle morti sul lavoro assume sempre più i contorni di una strage che funesta l'ambiente economico e psicologico del Paese”, è la netta posizione di Draghi. E il premier corre ai ripari annunciando, già per la prossima settimana, un provvedimento che andrà innanzitutto a modificare tempistica e severità delle pene per i responsabili. La ricetta individuata da Draghi per le prime norme da mettere in campo è chiara: “Pene più severe e immediate e collaborazione all'interno dell'azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro”. 

Il premier, che lunedì scorso ha visto sindacati, li ringrazia più volte e cita Carlo Bonomi, che nell'intervento all'Assemblea di Confindustria ha parlato di “comitati di lavoratori e impresa”. Per Draghi è un passo per aumentare la collaborazione interna e quindi anche il monitoraggio sulla sicurezza. Nelle stesse ore anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando da Reggio Calabria si sofferma sul dossier: le norme prevedranno “sanzioni più tempestive per le imprese che non rispettano le regole, possibilità di raccogliere più facilmente i dati per chi compie violazioni all'interno del tessuto economico” e il “potenziamento delle strutture di controllo”; su quest'ultimo punto esclude l'istituzione di un organismo unico sottolineando la necessità di un potenziamento delle competenze e dell'organico dell'Ispettorato del Lavoro e di una verifica più capillare del funzionamento degli uffici delle Asl. 

È ufficiale: il G20 straordinario sull'Afghanistan sarà il 12 ottobre

Il vertice G20 straordinario sull'Afghanistan si farà il 12 ottobre. Dopo settimane di preparazione, l'annuncio del premier Mario Draghi rompe gli indugi sul summit dei grandi che punta ad affrontare la crisi scoppiata dopo la presa di Kabul da parte dei talebani. La riunione, presieduta dall'Italia, si terrà in modalità virtuale e in formato allargato, coinvolgendo non solo Paesi Bassi e Spagna ma anche Qatar, Nazioni Unite, Banca mondiale e Fondo monetario internazionale. “C'è stata una riunione dei ministri degli Esteri del G20 che ha già iniziato a preparare la riunione dei capi di Stato: si tratta di vedere se c’è una comunità di obiettivi fra tutti i 20 Paesi più ricchi del mondo. Prima di tutto c’è un'esigenza umanitaria, c’è una catastrofe umanitaria che sta per dilagare”. Per questo, ha affermato il premier, “è dovere dei Paesi più ricchi del mondo evitare la catastrofe, senza la condizionalità per cui io ti do un pacco di grano se tu abiuri alle tue fedi”. L'altro tema in cima all'agenda sarà quello della sicurezza: "La seconda questione è quali passi la comunità internazionale può intraprendere per evitare che l'Afghanistan torni a essere il nido del terrorismo internazionale”

Dopo il voto ci sarà il chiarimento tra Salvini e Giorgetti, per ora resta il gelo

Nella Lega i pontieri sono al lavoro per un riavvicinamento tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. Il segretario del partito di via Bellerio è rimasto sorpreso e irritato dalle affermazioni a tutto campo del Ministro dello Sviluppo. Il leitmotiv è che si rema insieme, sulla stessa barca e occorre essere leali, anche se nell'ala governista della Lega si invita a sottolineare come Giorgetti sia continuamente sul territorio a sostegno dei candidati alle amministrative. All'interno del partito “le due componenti penso che ci stiano, che possano coesistere perché ci sono sempre state”, è il parere del presidente del Veneto Luca Zaia. Del resto Giorgetti ha sempre parlato di sensibilità diverse e dell'esistenza di una sola Lega.

Al momento tra il numero uno e il numero due della Lega resta il gelo. Il chiarimento ci sarà dopo il voto. Qualcuno nel partito parla di resa dei conti nel caso di un esito negativo alle amministrative. Salvini, ieri a Torino e a Novara, non si sofferma sull'intervista alla Stampa di Giorgetti ma non manca di contestare alcuni ragionamenti espressi: “Se qualcuno pensa che la Lega deve occuparsi di pezzi di paese dico no, l'Italia vince insieme, da Nord a Sud”. Ed ancora: “La Lega prende al nord il 50%, ma vincere in Calabria è una gioia, non tornerò mai indietro”. Comunque sia, le cose saranno più chiare dopo il voto del 3 e 4 ottobre sia sul fronte interno alla Lega che su quello dell’intero centrodestra

Berlusconi compie 85 anni e ribadisce “Io sono Forza Italia”

Silvio Berlusconi compie 85 anni, un compleanno in famiglia, tra i suoi affetti più cari, ma pieno di telefonate e messaggi di auguri. Già in mattinata arrivano gli auguri degli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni, di Umberto Bossi, di molti esponenti azzurri e di politici di altri schieramenti, e ancora, diversi esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, ma soprattutto del calcio. Tra i primi a porgere gli auguri al leader azzurro l'amico Vladimir Putin. L'ottantacinquesimo compleanno arriva dopo un periodo non certo facile per Berlusconi, ancora alle prese con i lunghi strascichi del Covid, ben tre ricoveri e infine le vicende giudiziarie, con la richiesta del Tribunale di una perizia psichiatrica nell'ambito del processo Ruby ter.

Nel giorno del suo compleanno Berlusconi sceglie di fare lui “un regalo” ai tanti militanti ed elettori: un piccolo pamphlet in cui ricorda la discesa in campo nel '94, rivendica i successi e le tappe della sua leadership e del partito da lui fondato, allegando l'ultimo programma elettorale nel 2018 e la carta dei valori. Ma è soprattutto il titolo della brochure, “Io sono Forza Italia”, a confermare che Berlusconi di fare passi indietro non ha proprio alcuna intenzione. E lo dimostra la determinazione a tenere sempre saldo il timone del partito, non mancando mai di rimarcare la centralità di Forza Italia nel centrodestra e nella scena politica, con la decisione di appoggiare il governo Draghi dopo la caduta del Conte II.

Al Senato

In vista delle elezioni ammnistrative che si terranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre, nella giornata di oggi e per tutto il resto della settimana l’Assemblea del Senato non si riunirà. L’Aula di palazzo Madama riprenderà i lavori mercoledì 6 alle 9.30 con l’esame della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 e di alcune ratifiche di accordi internazionali. Questa settimana anche le Commissioni non si riuniranno.

Alla Camera

Nella giornata di oggi e per tutto il resto di questa settimana anche l’Aula della Camera non si riunirà. L’Assemblea di Montecitorio riprenderà i propri lavori martedì 5 ottobre alle 10.00 con l’esame del decreto relativo alle modalità operative precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali dell'anno 2021 e delle mozioni per il rilancio di Alitalia e al mantenimento della continuità operativa e degli attuali livelli occupazionali della compagnia di bandiera. Per quanto riguarda leCommissioni, la Giustizia svolgerà delle audizioni sulle proposte di legge per l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati c.d. ostativi e, con la Attività Produttive, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sull'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario.



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