L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 la discussione del disegno di legge sul riconoscimento della lingua italiana dei segni e poi proseguire con l’esame del ddl sulle norme in materia di domini collettivi, del ddl per l’ aggregazione del comune di Torre de' Busi alla provincia di Bergamo, del disegno di legge per il distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e relativa aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia e del ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità “Il Forteto” .

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl relativo a disposizioni in materia di cittadinanza, sul disegno di legge in materia di disciplina elettorale, sullo schema di decreto legislativo in materia di licenziamento disciplinare, su quello per la revisione della disciplina in materia d'impresa sociale e su quello relativo al codice del Terzo settore. La Giustizia proseguirà l’esame del ddl sul Codice antimafia e dello schema di decreto legislativo per la riforma organica della magistratura onoraria e dei giudici di pace. La Commissione Finanze proseguirà l’esame del ddl sul diritto alla restituzione del credito depositato, del ddl sulle misure fiscali a sostegno delle famiglie e del disegno di legge sulle disposizioni fiscali a favore degli studenti con disturbo di apprendimento; mercoledì, in sede riunita con la Attività Produttive, ascolterà i rappresentanti dell'Associazione Bancaria Italiana sul ddl relativo alle misure fiscali per la concorrenza nell'economia digitale. La Commissione Istruzione esaminerà il ddl sul Codice dello spettacolo. La Commissione Lavori pubblici ascolterà l'Amministratore straordinario del Consorzio COCIV sull'andamento dei lavori relativi al completamento del Terzo Valico dei Giovi.

La Commissione Agricoltura svolgerà diverse audizioni ed esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo alla disciplina dell'indicazione obbligatoria in etichetta della sede e dell'indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento. A seguire si confronterà sul disegno di legge sulla disciplina dell'attività enoturistica e sull’affare assegnato relativo alle nuove tecnologie in agricoltura. La Commissione Industria si confronterà sul ddl, già approvato dalla Camera, sul commercio equo e solidale. La Commissione Lavoro svolgerà diverse audizioni sull’affare assegnato relativo all’impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale. La Commissione Sanità svolgerà diverse audizioni sul ddl relativo alle disposizioni anticipate di trattamento e si confronterà sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sulla disciplina attuativa in materia di mobilità sanitaria internazionale e sul ddl relativo ai farmaci veterinari. La Commissione Territorio ascolterà i rappresentanti dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sull'Atto comunitario sulla termovalorizzazione, e audirà quelli di BASF e di Ecopneus sull’Atto europeo relativo all'economia circolare.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che nella giornata di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sulla cosiddetta "manovrina economica" ovvero il decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia finanziaria, alle iniziative a favore degli enti territoriali, agli ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e alle misure per lo sviluppo, l’ Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 15.30 per le dichiarazioni di voto e il voto di fiducia che è previsto alle 17.35. Successivamente inizierà l’esame degli ordini del giorno, che potrebbe proseguire anche nella giornata di domani. Al termine della discussione ci saranno le dichiarazioni voto e il voto finale, e il provvedimento passerà all’esame del Senato. Secondo quanto è stato deciso in Conferenza dei Capigruppo la manovrina sarà esaminata dalla Commissione Bilancio nell’arco di tutta la settimana prossima e approderà in Assemblea martedì 13 giugno.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Giustizia svolgerà diverse audizioni sullo schema di decreto legislativo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace. La Commissione Ambiente ascolterà i rappresentanti di Fise-Assoambiente (Associazione Imprese Servizi Ambientali) e di Utilitalia (Federazione Imprese acqua, ambiente, energia) sulla risoluzione relativa alla gestione dei fanghi. In sede riunita con la Attività produttive ascolterà i rappresentanti di Elettricità Futura sugli Atti europei denominati “Nuovo slancio all'innovazione nel settore dell'energia pulita” e concernenti l'uso dell'energia da fonti rinnovabili. La Commissione Lavoro ascolterà i rappresenti di Confindustria e di Rete Impresa Italia sulle pdl a tutela dei lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo. La Commissione Agricoltura ascolterà il Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sulla normativa e sull'uso dei prodotti fitosanitari, e proseguirà il ciclo di audizioni sulla pdl per la raccolta, la coltivazione e il commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo.

Ieri, Matteo Renzi ha incassato il sì della Direzione nazionale del Partito Democratico al sistema tedesco e ha così fissato una volta per tutte le sue condizioni: la prima è che la legge elettorale, che ormai riscuote il consenso di FI, M5S, Sinistra Italiana e della Lega Nord, dovrà essere varata entro e non oltre la prima settimana di luglio, la seconda, ripetuta più volte, è che la soglia sbarramento al 5% è un presupposto “ inamovibile” e quindi destinato a non cambiare.

La prima direzione del secondo mandato Renzi si è aperta con un Pd già diviso sul da farsi, con gli orlandiani sul piede di guerra: è indispensabile tenere “fermo il principio dell'equilibrio tra governabilità e rappresentanza quale requisito non contrattabile e scongiurare ogni ipotesi proporzionalistica, che produrrebbe ingovernabilità e instabilità”, mettono nero su bianco in un documento 31 senatori vicini al ministro della Giustizia, puntando il dito contro un possibile voto anticipato: “Puntare a elezioni in autunno rischiando l'esercizio provvisorio di bilancio significherebbe assumersi la responsabilità di un salto nel buio”.

Nel suo intervento di apertura alla Direzione Renzi è stato netto nel sostenere l’appoggio al Governo Gentiloni. Il Presidente del Consiglio ieri ha partecipato ai lavori dell’assemblea dem a riprova dell’unità d'intenti tra il Governo e il suo principale azionista di maggioranza. Il segretario del Pd ha poi sottolineato la necessità, espressa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di modificare e riallineare la legge elettorale per Camera e Senato e soprattutto ha ribadito che il Pd non deve avere paura di andare a elezioni. E sulla possibile rotta con Angelino Alfano, Renzi ha ribattuto con durezza alle prese di posizione del ministro degli esteri: “Se uno non capisce che prima viene l'interesse del Paese e poi di un partito, grande o piccolo che sia, non c'è nessuna polemica da fare ma semplicemente bisogna dire che noi stiamo da un'altra parte. Noi non stiamo qui a difendere il diritto di veto dei piccoli o grandi partiti ”.

Dura la replica della minoranza guidata da Andrea Orlando che ha più volte chiesto al segretario se un impianto di legge elettorale fortemente proporzionale che rilancia le coalizioni post elettorali possa essere la strada giusta per non tornare a logiche del passato e magari a un’alleanza con Silvio Berlusconi. Alla fine, non senza polemiche, la Direzione ha approvato la relazione di Renzi; gli orlandiani si sono astenuti, ma il Guardasigilli ha rassicurato il segretario che non ci saranno risse interne: “Riteniamo assolutamente vincolante il voto di questa Direzione ma vogliamo che ci sia un coinvolgimento dei gruppi parlamentari”.

Ieri in casa del Partito Democratico è stato il giorno della nascita della nuova segreteria, di cui non fanno parte, per scelta, le minoranze compresa quella guidata da Andrea Orlando. Portavoce sarà Matteo Richetti, coordinatore Lorenzo Guerini, Andrea Rossi all'organizzazione, e poi Andrea RossiRicci, NanniciniGiachetti, la viceministra allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, la consigliera di Reggio Calabria Angela Marciano, Benedetta Rizzo, il professore dell’Università di Milano Elena Bonetti e Debora Serracchiani.

La Sindaca di Roma Virginia Raggi dovrà testimoniare al processo al suo ex braccio destro Raffaele Marra e all'immobiliarista Sergio Scarpellini, accusati di corruzione per funzione. La sindaca di Roma potrebbe essere sentita a partire dal 30 giugno prossimo. Il Tribunale dovrà comunque stabilirein che veste sentire la Raggi essendo quest'ultima indagata in un procedimento collegato, ossia quello sulle nomine di alcuni dirigenti del Campidoglio, tra cui Renato Marra, fratello di Raffaele. Nel caso in cui la Sindaca venga considerata dal tribunale come testimone indagata in procedimento connesso, dovrebbe presentarsi in aula con l'assistenza di un avvocato e a quel punto potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere. La Raggi, ai cronisti che poco prima di un convegno le chiedevano se si dimetterà nel caso di un rinvio a giudizio per la vicenda Marra, ha risposto con un fermo “ Stiamo parlando in questo momento di una cosa che non è attuale e comunque direi di no ”.

 



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