Meloni trova l’ultima intesa sulla manovra. Oggi la Legge di Bilancio arriva in Senato 

Le risorse sono poche e di tempo da perdere ce n'è ancora meno. Con questo imperativo Giorgia Meloni ha siglato l'intesa con gli alleati sulla legge di bilancio che arriva in Parlamento, con pochi ritocchi rispetto alle intenzioni inziali. Piccole modifiche che però placano, almeno per il momento, Lega e FI che possono rivendicare il mantenimento di quota 103 e le precisazioni sulla cedolare per gli affitti brevi, che comunque aumenta al 26% dalla seconda casa in poi ma sarà accompagnata da un codice anti-sommerso che consentirebbe di portare fino a un miliardo in più al taglio delle tasse. Le dichiarazioni bellicose della vigilia, al vertice a Palazzo Chigi cedono alla realpolitik: il debito italiano è sotto la lente delle agenzie di rating, i venti di guerra non lasciano troppo spazio all'ottimismo. Bisogna pensare che l'orizzonte è di legislatura ed evitare sbavature che minino l’immagine di “compattezza e determinazione” del Governo. Il vertice dura un'ora; Giorgia Meloni ha voluto essere sicura che non ci saranno altri distinguo prima di inviare in nottata, dopo la bollinatura della Ragioneria e l'autorizzazione del Presidente Sergio Mattarella, il testo al Senato dove la manovra inizierà il suo iter parlamentare. 

Confermate le principali misure, dal taglio del cuneo alla decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli, ai fondi per il Ponte sullo Stretto. Non cambia di molto la stretta sulle pensioni, così come gli interventi sulla casa. Concede poco, la premier, e ottiene in cambio la rassicurazione che la maggioranza non presenterà emendamenti e non alimenterà altre polemiche, un unicum negli anni più recenti, fatta eccezione per l'ultima manovra del governo Berlusconi nel 2011. Se ci saranno da fare altri aggiustamenti si cercherà di trovare spazio in altri provvedimenti; lo stesso codice anti-evasione per fare emergere chi affitta in nero le case per pochi giorni ai turisti andrà nel decreto anticipi collegato alla manovra. Bisogna evitare il classico assalto alla diligenza, che comunque non avrebbe molte chance visto che a disposizione, per le modifiche, ci saranno solo 100 milioni per il 2024 e altrettanti per il 2025. Magari serviranno per rivedere l'Iva sui pannolini, che ora passa al 10%, o per assicurare alla Rai finanziamenti sufficienti a evitare di fare troppa concorrenza a Mediaset sul mercato pubblicitario: non si è parlato del tetto agli spot, assicura Maurizio Lupi, ma c'è l'intenzione del Governo di farsi carico della questione, per sostenere il piano industriale e consentire alla tv di Stato di continuare a esercitare il suo ruolo di servizio pubblico. Ora la parola passerà comunque al Parlamento dove le opposizioni sono pronte alle barricate.

La Camera oggi approverà in prima lettura il decreto mezzogiorno

Oggi l’Aula della Camera approverà in prima lettura il decreto Sud poi il testo passerà al Senato e dovrebbe venire convertito in legge entro il 18 novembre. Tre le novità, si parte dalla Zes unica per il Mezzogiorno e dal coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione e quelle del Pnrr da un lato, e quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione del ciclo di programmazione 2021-2027 dall'altro. A tal proposito, si prevede una Cabina di regia a Palazzo Chigi per lo sviluppo delle aree interne. S’introduce lo strumento dell'“Accordo per la coesione” per attuare gli interventi finanziati con il Fondo e si dà la possibilità di finanziare gli interventi e le linee d'azione strategiche inserite negli Accordi per la coesione, stipulati con amministrazioni centrali, Regioni e Province autonome, anche con altre risorse come i fondi europei e quelle destinate a interventi complementari. Il decreto interviene, poi, sulla disciplina dei Contratti istituzionali di sviluppo (Cis): prevede di limitarne la stipula esclusivamente per realizzare interventi finanziati con le risorse del Fondo per lo sviluppo da un lato e la coesione di valore complessivo non inferiore a 200 milioni, e dall'altro la riformulazione della normativa sui poteri sostitutivi in capo al Governo in caso di inerzia o inadempimento delle amministrazioni pubbliche responsabili. 

Si istituisce a Palazzo Chigi anche un'altra Cabina di regia: quella per lo sviluppo delle aree interne, presieduta dal ministro per gli Affari europei, con il compito di approvare il Piano strategico nazionale delle aree interne (Psnai). Dal 2024 la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (Zes unica) comprenderà Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e sostituirà le Zes attuali. E anche su questo si prevede una Cabina di regia Zes alla Presidenza del Consiglio. Un portale web garantirà la conoscenza dei benefici riconosciuti alle imprese. Per quanto riguarda i migranti, si estende da 6 a 18 mesi il limite massimo di permanenza nei Centri per il rimpatrio (CPR) degli stranieri in attesa di espulsione; gli hotspot e i CPR vengono aggiunti all'elenco delle opere di difesa e sicurezza nazionale e si stabilisce che le opere destinate alla difesa militare non siano soggette all'accertamento di conformità alle previsioni urbanistiche né al rilascio di titolo. 

Crosetto annuncia l’invio dei primi aiuti per Gaza

L'Italia si muove per sostenere i civili nella Striscia di Gaza. Un C130 dell'Aeronautica Militare è partito dalla base Onu di Brindisi per portare i primi aiuti attraverso l'Egitto, 16 tonnellate di beni di prima necessità; un secondo aereo decollerà a breve. Anche le navi della Marina sono pronte a trasportare altro materiale. C'è, inoltre, la disponibilità a evacuare i civili, se richiesto. Per il ministro della Difesa Guido Crosetto “Era importante, in un momento in cui sta avvenendo una tragedia per l'umanità, che dessimo un segnale a chi in questo momento sta subendo l'impatto maggiore: i palestinesi che abitano a Gaza, bambini, uomini e donne che non c'entrano nulla con Hamas ma che si devono spostare, non hanno cibo né medicine o un posto in cui stare e quindi io penso che tutto il resto del mondo debba muoversi. Noi siamo stati i primi, con la Gran Bretagna e la Francia, a muoverci per aiutare e mi auguro che ci sia una gara in tutto il mondo”. 

È necessario “fare una chiara distinzione tra Hamas, che è un’organizzazione terroristica pericolosa che punta alla distruzione dello Stato di Israele, e il destino, presente e futuro, del popolo palestinese che sta patendo, per colpe non sue, lutti e drammi pesantissimi. Ecco perché la Difesa è pronta, con tutti i suoi assetti, a compiere tutto il possibile per aiutare la popolazione civile”. Pieno sostegno a Israele, dunque, senza però abbandonare i palestinesi ed evitando che il conflitto si allarghi. è la linea perseguita dal Governo, che passa anche attraverso atti di segno apparentemente diverso come l'astensione all'Onu, contestata dall'opposizione, sulla risoluzione per il cessate il fuoco. Per Crosetto “L'Italia si sta muovendo a 360 gradi, attraverso il lavoro di tutti i suoi esponenti di Governo, affinché si arrivi, al più presto, a una de-escalation del conflitto. Sarebbe però davvero drammatico se la guerra in corso, a partire dalla comprensibile reazione di Israele e dalla sua controffensiva militare sul terreno, infiammasse il mondo islamico e scatenasse una nuova guerra tra Occidente e Islam”. 

Venerdì il premierato andrà in Consiglio dei ministri

Venerdì la riforma costituzionale sull’elezione diretta del Presidente del Consiglio sarà discussa dal Consiglio dei ministri, dopo il via libera dei leader di maggioranza riuniti a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni. A quel punto per il disegno di legge costituzionale si aprirà la strada del Parlamento, con i suoi quattro passaggi tra Camera e Senato. Per la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati è “un grande passo avanti” che consentirà alla “riforma delle riforme” di dare stabilità al Paese e “restituire centralità al voto dei cittadini”. Il vertice a palazzo Chigi ha trovato d'accordo i quattro partiti che sostengono l'esecutivo, rappresentati al tavolo da Matteo SalviniAntonio Tajani e Maurizio Lupi. Le tensioni degli ultimi mesi sembrano superate e ad aiutare c’è stata l’accelerazione della riforma dell'autonomia, spinta dalla Lega, che potrebbe avere il primo ok del Senato entro la fine dell'anno. A parte l'elezione diretta del premier, tra le principali novità della riforma spicca l'addio ai senatori a vita nominati per “alti meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”. 

Nei contenuti, si tratta di una riforma snella, racchiusa in cinque articoli che, nelle intenzioni della maggioranza, dovrebbe entrare in vigore dalla prossima legislatura. La riforma punta a rivoluzionare l'elezione del Presidente del Consiglio (scelto direttamente dai cittadini in un unico turno, per 5 anni) e a rafforzarne il ruolo, cercando allo stesso tempo di non alterare troppo il resto dell'architettura costituzionale. Un equilibrio non semplice da garantire, soprattutto per non indebolire troppo le prerogative del capo dello Stato: secondo la riforma, perso il potere di nomina del premier, il presidente della Repubblica mantiene la possibilità di assegnargli l'incarico e di nominare i ministri, sempre su indicazione del capo del governo. Ci sono poi le norme per evitare i cosiddetti ribaltoni.

Alla Camera

Dopo che ieri è stata votata la fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per l’approvazione in prima lettura del decreto in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà il decreto, già approvato dal Senato, per il contrasto al disagio giovanile e alla criminalità minorile. La Giustizia esaminerà le pdl sulla prescrizione del reato e la proposta di nomina del professor Felice Maurizio D'Ettore a presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. La Difesa esaminerà la pdl per il conferimento della medaglia d'oro al valor militare alla memoria al personale delle Forze armate e di polizia caduto a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, e la pdl sull’attestazione di idoneità fisica al servizio nelle Forze armate per i soggetti affetti da celiachia e da intolleranze alimentari. La Bilancio esaminerà lo schema di decreto ministeriale per l'approvazione della stima delle capacità fiscali per singolo comune delle Regioni a statuto ordinario e lo schema di Dpcm per l’adozione della nota metodologica relativa all'aggiornamento e alla revisione dei fabbisogni standard dei Comuni per il 2023 e il fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario.

La Finanze ascolterà i rappresentanti di Assocostieri, di Italiana petroli e della Federazione gestori impianti carburanti e affini sui fenomeni di evasione dell'IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti. La Cultura dibatterà sulla pdl per la partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, nonché delega al Governo per l'introduzione di agevolazioni per la gestione di strutture sportive, sulla pdl relativa alle manifestazioni di rievocazione storica, sulla pdl sul finanziamento della spesa per la partecipazione a viaggi d’istruzione e sulla risoluzione per la conoscenza dell'insurrezione di Trieste del 1953. La Ambiente svolgerà delle audizioni e si confronterà sul decreto per la prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei. 

La Trasporti si confronterà sulle proposte di nomina del generale di divisione aerea Luca Valeriani a presidente dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) e degli altri componenti del collegio dell’agenzia. A seguire, esaminerà la pdl per la sostituzione degli automezzi e delle attrezzature azionati da motori endotermici con automezzi e attrezzature ad alimentazione elettrica, ibrida o a idrogeno negli aeroporti d’interesse nazionale. La Lavoro, in sede di comitato ristretto, esaminerà la pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La Affari Sociali proseguirà le audizioni sulla situazione della medicina dell'emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia ed esaminerà la pdl per l’istituzione del servizio di psicologia di base nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. La Agricoltura esaminerà la pdl per l’istituzione del premio di “Maestro dell'arte della cucina italiana”. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 15.00 per le comunicazioni del Presidente Ignazio La Russa sulla programmazione dei lavori in relazione alla discussione della legge di bilancio.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Esteri e Difesa esaminerà diverse ratifiche di trattati internazionali tra cui l’accordo tra Italia e l’Ufficio europeo per il sostegno all'asilo. La Politiche dell’Ue dibatterà sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell'Unione europea. La Bilancio dibatterà sul decreto fiscale e sull’atto Ue per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi. Tutte le altre Commissioni, invece, non si riuniranno.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social