Dopo l’ok della Cabina di Regia, il Concorrenza oggi andrà in Cdm
Niente liberalizzazioni delle spiagge o per gli ambulanti, ma una mappatura delle concessioni in vista di una futura riforma: sceglie la via della mediazione il premier Mario Draghi che, prima del varo della tanto attesa legge sulla concorrenza, ha riunito la cabina di regia per condividere con i partiti le scelte per alleggerire i vincoli e spingere le attività economiche. Il testo, che al momento è di 34 articoli, ma che sarà rivisto e corretto fino all'ultimo in vista del Cdm, a partire dall'idea di una delega per rivedere le regole per taxi e Ncc. La riunione politica arriva dopo decine d’incontri tecnici e diversi rinvii. L'ultimo tentativo di portare il provvedimento in Cdm c'era stato la settimana scorsa con la manovra, ma il poco tempo a disposizione avevano costretto al rinvio. Anche ieri non sono sarebbero mancate le polemiche per l'assenza di un testo prima della riunione ma alla fine, sgombrato il campo dalle questioni più spinose come ambulanti e balneari, arriva l'intesa di massima e l'ok ad andare in Cdm con una delle riforme chiave del Pnrr. Sulle concessioni si prende tempo, scegliendo di procedere come con il catasto: per ora una mappatura dello stato dell'arte, una sorta di “operazione trasparenza” per avere intanto un quadro chiaro di chi le detiene, da quanto tempo e quanto paga, che possa fare da base a eventuali futuri interventi sui meccanismi della messa a gara. Anche sulla questione delle concessioni idroelettriche, che sollevava dubbi in particolare nella Lega, il punto di caduta sarebbe una spinta alle Regioni ad accelerare le gare insieme a un rafforzamento dei poteri sostitutivi dello Stato, che interverrebbe però solo quando queste sono in ritardo.
Sul fronte della sanità dovrebbe arrivare un pacchetto di misure sui farmaci per migliorare la distribuzione e accelerare l'immissione in commercio di nuovi medicinali, ma anche nuove norme per le nomine dei dirigenti medici rivedendo i poteri dei direttori generali. Sui servizi pubblici non di linea l'ultima bozza indica una delega che dovrebbe riprendere un ordine del giorno votato in Parlamento a fine ottobre, ma ci sarebbero ancora approfondimenti in corso, sollecitati, secondo diversi partecipanti alla cabina di regia, dallo stesso premier. Su altri temi controversi, come i servizi pubblici locali, si sceglie la via della delega anziché delle norme subito operative, per avere più tempo per mettere a punto gli interventi e per trovare le intese nella maggioranza. Ma ci sono anche diversi i settori in cui arriveranno presto delle novità, dalle gare per l'installazione delle colonnine di ricarica, alla banda larga fino all'obbligo di risarcimento diretto anche per le compagnie assicurative con sede all'estero. Semplificazioni sono in arrivo anche sulla gestione dei rifiuti, fissando peraltro standard qualitativi sulla parte recupero che i gestori sono tenuti a rispettare.
Salvini risponde a Giorgetti virando verso i sovranisti europei
Prima la convocazione per oggi alle 18.00 del Consiglio federale, poi la programmazione entro fine anno di una grande assemblea programmatica a Roma, infine la videochiamata con Orban e Morawiecki per discutere della nascita di un nuovo gruppo sovranista al Parlamento europeo: la risposta di Matteo Salvini alle parole del suo vice Giancarlo Giorgetti non si è fatta attendere. Nel tardo pomeriggio di oggi poi, in occasione del Federale, i dirigenti faranno un punto sulla situazione del partito. Possibile che vada in scena anche un confronto-chiarimento sulle nuove frizioni emerse dalle parti di via Bellerio dopo che Giorgetti ha marcato le distanze dalla linea del suo segretario, sia sul fronte del Quirinale sia su quella della collocazione europea del Carroccio, che secondo il titolare del Mise dovrebbe confluire nel Ppe. La posizione di Salvini sul tema tuttavia è decisamente diversa e il segretario in qualche modo l'ha ribadita con la videoconferenza organizzata con il premier ungherese e leader di Fidesz Viktor Orban e il premier della Polonia Mateusz Morawiecki, numero uno del partito Pis. Al centro del discorso proprio la nascita di un nuovo gruppo al Parlamento europeo; al momento i tre partiti non stanno assieme: la Lega si trova in Identità e Democrazia, Pis fa parte dei Conservatori europei (lo stesso gruppo di Fratelli d'Italia), mentre Fidesz, dopo aver lasciato il Ppe, è tra i non iscritti.
Insomma, nonostante Giorgetti, che è visto a cena con il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un locale nel quartiere Flaminio della Capitale, spinga per una linea più europeista e moderata e meno a trazione sovranista, Matteo Salvini continua in direzione opposta e punta nel breve a dar vita a “un grande gruppo che metta insieme il centrodestra in Europa”, corteggiando ma senza risultati i Conservatori guidati dalla sua avversaria-alleata, Giorgia Meloni. Le prossime mosse della Lega saranno poi al centro degli Stati generali che Salvini annuncerà oggi. Il leader lancerà infatti una grande assemblea programmatica, da fare entro la fine dell'anno nella Capitale e in cui saranno coinvolti tutti i rappresentanti del partito: sindaci, governatori, parlamentari, eurodeputati, membri del governo.
È fumata grigia sul nuovo capogruppo del M5S al Senato. Oggi il nuovo voto
Dopo le attese, è finita con un pareggio, e quindi con un nulla di fatto, la votazione del nuovo capogruppo al Senato del Movimento 5 stelle. Sia il senatore Ettore Licheri sia la senatrice Maria Domenica Castellone hanno ottenuto 36 voti. Ma è il presidente Giuseppe Conte in persona ad allontanare ogni dubbio: nessuna spaccatura e solo normali dinamiche dialettiche interne. All'appello solo due senatrici assenti giustificate e il dubbio su una scheda contestata, perché oltre all'indicazione di Licheri, capogruppo uscente che si ricandida, chi ha votato ha messo il segno anche sulla squadra del direttivo che il senatore ha proposto. Ieri, per l’elezione, ci sarebbe voluta la maggioranza assoluta, che non c’è stata e dunque le urne si apriranno di nuovo oggi. In Senato, fonti qualificate del Gruppo assicurano che la richiesta dell'ex premier alla Castellone non sarebbe stata di fare un passo indietro, ma semplicemente, e rivolta a tutti e due gli aspiranti, di trovare un accordo. Il tema di scontro non sarebbe la vicinanza, assicurata da entrambi, a Giuseppe Conte ma la scelta di far parte del governo Draghi, che da diversi senatori è stata accettata soltanto per lealtà e non certo per condivisione. Inoltre ci sarebbe un po' di malcontento da parte di chi si è sentito non considerato dalla gestione di Licheri.
È bufera sul reddito di cittadinanza. M5S in trincea a difesa della norma
I 5 stelle respingono gli attacchi al reddito di cittadinanza, difendendo la misura dopo il nuovo caso dei furbetti che percepivano l'assegno pur senza averne i requisiti. Ma il centrodestra non molla la presa e ne chiede, se non proprio l'abolizione, quantomeno una profonda revisione; che sia necessario un intervento sulla misura bandiera dei pentastellati è d'accordo anche il centrosinistra. La norma, confermata dal Governo in legge di bilancio, subirà però delle modifiche, a partire da una stretta sui controlli. E non è affatto escluso che ulteriori revisioni siano introdotte durante l'esame in Parlamento della manovra. I controlli dei Carabinieri hanno fatto emergere gravi falle nel sistema e un danno per lo stato di 41,3 milioni di euro, numeri che riaccendono la polemica. “Come tutti gli strumenti vanno collaudati e messi a punto”, sottolinea Luigi Di Maio; “I truffatori e i delinquenti che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto fanno un torto al Paese e a chi ha veramente bisogno di questo strumento in un momento di grande difficoltà economica”, attacca Giuseppe Conte e che ribadisce di non accettare lezioni da forze politiche che “continuano a strizzare l'occhio agli evasori”.
Matteo Salvini coglie la palla al balzo e annuncia emendamenti della Lega in manovra. Per la Ministra azzurra Mariastella Gelmini è giusto l'intervento di modifica inserito nella manovra, perché il reddito di cittadinanza “ha rivelato tutte le sue falle: monitoreremo l'effetto dei cambiamenti introdotti, pronti a nuove strette se continueranno gli abusi”, garantisce. Antonio Tajani, dopo aver incontrato i sindacati, non lesina critiche definendo il reddito una “misura inutile che non porta benefici”. Modifiche sì ma la norma va mantenuta è la linea dem. Rispondendo al question time alla Camera, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando spiega: “Sono casi da stigmatizzare” ma allo stesso tempo “occorre riflettere sulla portata di questa misura soprattutto durante l'emergenza sanitaria, quando ha funzionato come rete di protezione sociale per un’ampia categoria di soggetti, costituendo spesso un argine per le nuove povertà indotte dalla crisi”. Critica, ormai da tempo, anche Italia viva: “L'ennesimo capolavoro dei 5 Stelle. E la chiamavano onestà”, scrive sui social Matteo Renzi; “Ora basta, faremo di tutto per cambiare questa misura, che sembrava intoccabile. Non basta una stretta sui controlli”, avverte la capogruppo di Italia viva alla Camera, Maria Elena Boschi.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.30 per l’esame del decreto, approvato la settimana scorsa dalla Camera, sulle misure urgenti in materia d’investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, il cosiddetto decreto MIMS. Alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul decreto per accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, organizzazione di pubbliche amministrazioni e protezione dati personali e, con la Giustizia, svolgerà delle audizioni sul ddl sulla responsabilità penale e amministrativa-contabile dei sindaci. La Giustizia esaminerà il ddl sull’istigazione all'autolesionismo e il ddl sull’omicidio nautico. Successivamente dibatterà sul ddl sui reati contro il patrimonio culturale e sulla proroga del termine della Commissione d’inchiesta sulla comunità Il Forteto. La Finanze, con la Lavoro, dibatterà sul decreto fiscale e tutela del lavoro. La Agricoltura audirà i rappresentanti della Confederazione Generale Europea datoriale (Federdat) sul ddl per la definizione della relazione tecnica del tecnologo alimentare. La Territorio esaminerà la proposta di piano per la transizione ecologica.
L’Aula della Camera
Dopo che ieri ha approvato definitivamente il il decreto per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 8.30 per esaminare le mozioni sul lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni e diverse proposte di ratifiche di trattati internazionali.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto sulle misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP e, con la Bilancio, le pdl sullo status e funzioni degli amministratori locali, e sulla semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale. La Giustizia esaminerà, con la Affari Sociali, le pdl relative alla morte volontaria medicalmente assistita e proseguirà poi il confronto sulle pdl per l’affidamento dei minori. La Esteri, con la Difesa, esaminerà lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle risorse per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione per l'anno 2021. La Finanze dibatterà sulle pdl per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo, e la pdl per la trasparenza nel settore dell'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell'evasione dell'obbligo assicurativo.
La Cultura esaminerà, in sede di comitato ristretto, la pdl per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l'introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico. La Ambiente svolgerà delle audizioni sulla proposta di piano per la transizione ecologica. La Trasporti esaminerà la pdl sul volo da diporto o sportivo e la pdl sul codice della navigazione e altre disposizioni per la semplificazione della disciplina dell'ordinamento amministrativo della navigazione e il lavoro marittimo. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulla risoluzione per la verifica dell'efficacia degli interventi di politica attiva del lavoro e la definizione degli obiettivi generali in materia per le amministrazioni pubbliche. La Affari Sociali esaminerà le pdl sulla disciplina delle attività funerarie e cimiteriali, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri.