Fitto riferirà in Parlamento sul Pnrr. Salvini frena per il momento
L'incessante richiesta delle opposizioni di un passaggio in Aula da parte del governo per fare un punto sullo stato dell'arte del Pnrr è andata a segno. L'esecutivo ha infatti accolto "volentieri" l'invito a riferire in Parlamento che vedrà protagonista il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, il quale sta intanto portando avanti le trattative con Bruxelles per rimodulare il Piano in nome della flessibilità senza dover fare a meno di una fetta degli oltre 200 miliardi stanziati per l'Italia. Una richiesta che si ritrova anche nelle parole del vicepremier Antonio Tajani: "I soldi del Pnrr vanno spesi tutti con dei progetti che siano realizzabili. Quindi ci vuole un po' di flessibilità da parte della Commissione europea".
Tutti questi temi sono stati al centro dei due incontri avuti a Roma dal commissario Ue al Bilancio e amministrazione, Johannes Hahn, che ha visto sia Fitto, sia il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Per il responsabile del Mef "i profondi cambiamenti" come "la guerra in Ucraina, l'inflazione e i costi energetici richiedono una riflessione su una maggiore flessibilità nell’attuazione dei progetti". Nel frattempo che il dialogo prosegue, però, vanno risolti i problemi individuati da Bruxelles, che si è presa un mese in più per approfondire gli obiettivi al 31 dicembre 2022 e i progetti che riguardano lo stadio 'Artemio Franchi' di Firenze e il 'Bosco dello Sport' di Venezia. Proprio per questo il ministro degli Affari europei, ha avuto un incontro con il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e i sindaci di Firenze e Venezia, Dario Nardella e Luigi Brugnaro.
Sul tema è intervenuto anche l'altro vicepremier, il segretario leghista Matteo Salvini, cercando di fare chiarezza: "L'obiettivo è di spendere bene i soldi, questo diceva Molinari: se ci sono progetti un po' campati per aria, fatti giusto per spendere dei soldi, no". Parole che non rassicurano il Pd. "Pensiamo che il Pnrr sia seriamente a rischio e che le parole di Molinari, pur smentite da Meloni, siano la verità nascosta - ha ammesso il capogruppo dem al Senato, Francesco Boccia.
Dossier migranti, la priorità è lo sblocco dei finanziamenti per la Tunisia
L'emergenza in Tunisia è stata al centro del vertice governativo sul dossier migranti che si è tenuto in serata a Palazzo Chigi. Nel corso dell'incontro, presieduto dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al quale hanno preso parte i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, il governo ha infatti ribadito come sia "prioritaria l'azione per aiutare questa nazione amica in un momento di difficoltà". In tale contesto, "assume rilievo la visita nei prossimi giorni a Roma del ministro degli Esteri tunisino, Nabil Ammar, per un incontro con il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani".
Da settimane, il governo ha indicato come prioritario lo sblocco dei finanziamenti internazionali alla Tunisia, una posizione ribadita dal Presidente del Consiglio all'ultima riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo scorsi. In quell'occasione, Meloni ha dichiarato che è necessario portare avanti un lavoro diplomatico per convincere Tunisia e Fondo monetario internazionale (Fmi) a trovare un accordo: tale sviluppo viene indicato come prioritario anche per evitare un afflusso di migranti che sarebbe di difficile gestione non solo per l'Italia ma per l'intero continente.
In prima linea nell’attività diplomatica sulla questione tunisina c’è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che è tornato sul dossier durante una conferenza stampa presso la sede dell'Associazione della Stampa estera. La proposta dell'Italia per sostenere la Tunisia prevede aiuti, ma spinge il Paese nordafricano a fare delle riforme, ha affermato il vicepremier, chiarendo che il governo ha proposto di dare subito 300 milioni di euro chiedendo di fare riforme. Il ministro ha fatto sapere di aver proposto anche in Europa, durante gli interventi al Consiglio europeo, e al segretario di Stato degli Stati uniti, Antony Blinken, di finanziare la Tunisia "a tranche".
Regge l’intesa, Floridia (M5S) va alla Vigilanza Rai. Rebus altre bicamerali
L'intesa faticosamente raggiunta giorni fa regge e il voto in bicamerale non lascia spazio a sorprese: come da accordi tra maggioranza e opposizioni, e dopo la rinuncia di M5S a nomi ritenuti divisivi, l’attuale capogruppo pentastellata al Senato - che lascerà l'incarico, probabilmente a favore dell'ex ministro Patuanelli - Barbara Floridia viene eletta alla guida della Vigilanza Rai. Come vice sono state elette Maria Elena Boschi (Azione-Iv) e Augusta Montaruli (FdI).
Archiviata la partita sulla Vigilanza Rai, che di prassi spetta alle opposizioni, resta tuttavia ancora da definire l'intero puzzle delle altre bicamerali e delle commissioni di inchiesta. L'accordo nel suo complesso non è ancora stato siglato: la maggioranza ha stabilito le quote di presidenze spettanti a ciascun gruppo che sostiene il governo e a farla da padrone è FdI, che mira alla guida dell'Antimafia (il nome che circola e' quello di Chiara Colosimo), così come sarebbe appannaggio di FdI la presidenza del Comitato Schengen e di Cdp (il nome in pole è quello di Caiata). La commissione di inchiesta sul Covid rientra tra i desiderata del Terzo polo, ma non è così scontato che la maggioranza ne lasci la guida alle opposizioni.
I dem punterebbero alla presidenza della commissione di inchiesta su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, essendo tra gli artefici del via libera alla sua istituzione. È una competizione tutta interna al centrodestra, invece, la presidenza della commissione di inchiesta sulla morte di David Rossi, su cui ha messo gli occhi la Lega ma ci punta anche FdI. Alla Lega dovrebbe invece andare la guida della commissione sul Federalismo. Punto interrogativo - diverse per ora le ipotesi in campo - sulle commissioni Femminicidio e Infanzia (la vorrebbe Forza Italia).
Alla Camera
L’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 15.00 per il Question time.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Finanze esaminerà, assieme alla Affari Sociali, il decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali. Nella giornata odierna alle 12.00 scadrà anche il termine emendamenti alla pdl sulla promozione e sviluppo delle start-up e pmi innovative mediante agevolazioni e incentivi agli incentivi.
La Ambiente, insieme alla Trasporti, si confronterà sulla conversione in legge del decreto-legge sulla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. La Trasporti inoltre ospiterà la risposta in Commissione ad alcune interrogazioni da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Alle 13.00, la Attività Produttive, assieme alla rispettiva del Senato, proseguirà l’audizione del Ministro del turismo Daniela Garnero Santanchè sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
La Agricoltura proseguirà le audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo. La Politiche dell’Ue ascolterà i rappresentanti di Federvini sull’atto Ue sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio e Claudio Verzola, vicepresidente e responsabile Cyber-Security dell'Associazione italiana sicurezza sussidiaria (AISS), sulla politica di ciberdifesa dell'UE.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi oggi alle 14.00 per le Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame del decreto per l’ingresso dei lavoratori stranieri e il contrasto all’immigrazione irregolare e il decreto, approvato la settimana scorsa dalla Camera, per la protezione temporanea persone provenienti da Ucraina. A seguire dibatterà sul ddl per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti, sul ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, sul ddl per la modifica dell'articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute, sul ddl sulle norme sulla democrazia nei partiti e sulla selezione democratica e trasparente delle candidature per le cariche elettive, sul ddl relativo all’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci, sul ddl per la valorizzazione dei sindaci dei piccoli comuni, sul ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti, sul ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre e sul ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani. Infine dibatterà sulla proposta di nomina del professor Gian Carlo Blangiardo a presidente dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). Ascolterà, infine, il Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati sulle linee programmatiche.
La Giustizia dibatterà sul ddl per la sottrazione o trattenimento anche all'estero di persone minori o incapaci, sul ddl sulla procedibilità d'ufficio e arresto in flagranza e sul ddl sulla circonvenzione di persone anziane. La Esteri e Difesa esaminerà la ratifica dell’Accordo Italia-Ghana per la cooperazione nel settore della difesa. La Bilancio proseguirà la votazione degli emendamenti al decreto Pnrr. La Finanze proseguirà l’esame del decreto sulle emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech. La Industria e Agricoltura ascolterà il Ministro del turismo, Daniela Garnero Santanché sulle linee programmatiche del suo Dicastero. La Affari Sociali e Lavoro svolgerà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell'efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute.