Meloni convoca le opposizioni al tavolo delle riforme istituzionali
Ieri, alla vigilia dell'incontro alla Camera con le opposizioni sul tema delle riforme costituzionali, la premier Giorgia Meloni ha preparato il campo: “Vorrei fare una riforma il più possibile condivisa, ma la faccio perché il mandato per farla l'ho ricevuto dal popolo e tengo fede agli impegni ricevuti dai cittadini”. La premier non intende accettare veti, insomma; le riforme si faranno, con o senza il contributo delle opposizioni, è il messaggio che lancia da Ancona, entrando anche nel merito: “La priorità è legare chi governa al consenso popolare”, aggiunge, “garantire un rapporto diretto tra i cittadini e quello che fa il Governo, e garantire stabilità”, ma “non accetto atteggiamenti aventiniani o dilatori. Faccio quello che devo fare”. Al tavolo allestito a Montecitorio “io non arrivo con la mia ricetta, con il mio modello. Io arrivo con degli obiettivi”, spiega Meloni, assicurando che “a me non interessa immaginare un uomo solo al comando” e “non risulta che nei sistemi che vanno in senso più presidenziale o semipresidenziale, o del premierato, si possa dire che sono Governi nei quali c’è un uomo solo al comando”. Di questo si parlerà nella serie di incontri di oggi: si comincia alle 12.30 con il M5S e si termina col PD alle 18.30; in mezzo Autonomie e Componente Minoranze Linguistiche, Azione e Italia Viva, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra. Agli incontri partecipano anche i vicepresidenti del Consiglio Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e il costituzionalista Francesco Saverio Marini.
Le posizioni nel Governo sono chiare, il quadro sembra abbastanza delineato. Ieri Elly Schlein ha riunito la segreteria per fare il punto in vista del faccia a faccia con Meloni: “Ci confronteremo sui temi e porteremo una posizione ma la convocazione non sia un modo per distrarre l'attenzione sui temi che interessano le persone e le necessità del Paese: lavoro, sanità, Pnrr” mentre nel merito viene confermata la preferenza per “il modello tedesco, il cancellierato, che consente di razionalizzare la forma di governo parlamentare senza svuotare il ruolo del Presidente della Repubblica”. Contrario a presidenzialismo e premierato il M5S. Per quanto riguarda IV “le nostre idee sono semplici e chiare: sindaco d'Italia e superamento del Bicameralismo perfetto”, ribadisce Matteo Renzi; da parte del partito dell'ex premier si annuncia una decisa apertura al dialogo, perché “noi non vogliamo usare le riforme per fare la guerra alla premier”, spiega Maria Elena Boschi, e un accordo di tutte le opposizioni sulle riforme, con Pd e M5S, “non è una strada obbligata”. Si dice “d'accordo sull'idea di premierato e sulla revisione del bicameralismo perfetto” il segretario di Azione Carlo Calenda, che boccia invece il presidenzialismo e auspica un “monocameralismo secco”, in cui “deve rimanere solo il Senato” con “l'abolizione della Camera”.
È ancora stallo nel Governo sulla nomina del comandante della Gdf
Andrea De Gennaro, salvo sorprese dell'ultima ora, diventerà comandante della Guardia di Finanza, ma ad interim. Senza intesa sul nome (che spetterebbe a Giancarlo Giorgetti indicare), alla cerimonia organizzata al comando generale di Roma, Giuseppe Zafarana lascerà l'incarico di comandante del corpo per diventare presidente dell'Eni e passerà il testimone all'attuale comandante in seconda, un incarico che al momento è a tempo, in attesa che la maggioranza trovi un accordo definitivo. “E' un tema che stiamo affrontando con grande serenità” assicura la premier Giorgia Meloni, che comunque non ha mai fatto mistero di vedere proprio De Gennaro come nuovo comandante della Gdf. Il vicepremier Antonio Tajani da Ancona ha assicurato che l'accordo arriverà e che la nomina ufficiale sarà “al prossimo Cdm”: una professione di ottimismo, perché finora nella triangolazione tra Palazzo Chigi, Mef e Difesa non si sarebbe arrivati a una decisione condivisa. Nel pacchetto di nomine c’è anche il capo della Polizia, con Vittorio Pisani che dovrebbe prendere il posto di Lamberto Giannini, che a sua volta dovrebbe diventare prefetto di Roma con poteri speciali per il Giubileo 2025. Ma sembra difficile che si possa fare il nuovo nome del comandante della Guardia di Finanza già giovedì, visto che il titolare del Mef non sarà in Cdm perché impegnato in Giappone. Se accordo sarà, dicono sia nella Lega sia in Fdi, dovrà essere per forza su un terzo nome, quindi nemmeno Umberto Sirico, comandante dei reparti speciali della Gdf, su cui avevano puntato inizialmente Giancarlo Giorgetti e Guido Crosetto.
Il Senato celebra i suoi 75 anni, festa pop con Gianni Morandi
Ieri si è svolta la festa per celebrare la prima seduta del Senato tenutasi l'8 maggio 1948. In aula il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto con una standing ovation, con accanto la premier Giorgia Meloni e gran parte del Governo. L'aula è al completo per una festa voluta fortemente dal Presidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa. L’evento è iniziato con l'inno di Mameli in versione acustica, per poi passare agli interventi “da convegno” degli storici Ernesto Galli della Loggia, Giuseppe Parlato e dell'ex parlamentare Anna Finocchiaro. Si chiude con la musica di Gianni Morandi che a stento tiene fermi parlamentari e Ministri, Meloni compresa, che canticchia parecchi brani, Matteo Renzi che tiene il tempo a mo’ di batterista o Pier Ferdinando Casini che filma con il cellulare i momenti clou. Così per quasi due ore, fino al buffet allestito nel Transatlantico. “Ho sentito che questa celebrazione era necessaria” ha detto La Russa “Indica il momento in cui insieme alla nostra Carta costituzionale, il popolo tornava ad essere sovrano del suo destino”. Quel giorno del 1948 era un sabato, il giorno dopo c'era da eleggere il capo dello Stato. Ed era un Parlamento diversissimo da oggi: solo quattro le senatrici (Bei, Merlin, Montagnana, Palumbo) e a composizione mista: elettiva e di diritto, come spiega Finocchiaro chiedendo di “non smarrire” due virtù di quegli anni: prudenza e ragione costituzionale. Per Giorgia Meloni è un'occasione per “ricordare le nostre radici, la Costituzione e il ruolo fondamentale di un presidio della democrazia”, twitta più tardi.
Alla Camera
Dopo che ieri ha approvato definitivamente il decreto sull’emissione e la circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech, l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi oggi alle 9.00 per l’esame delle mozioni in materia energetica nel quadro del raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, con particolare riferimento all’energia nucleare, delle mozioni relative al Piano RepowerEU e ai relativi investimenti in campo energetico nell'ambito del PNRR e delle mozioni sulle iniziative volte a ripristinare l'istituto opzione donna. A seguire dibatterà sul decreto per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Lavoro, svolgerà diverse audizioni ed esaminerà il decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche il cui termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per le 18.00 di giovedì. La Giustizia, con la Affari sociali, si confronterà, in sede di comitato ristretto, sulle pdl per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e sulle misure rieducative dei minori. La Esteri, con la rispettiva del Senato, ascolterà il Presidente della Knesset israeliana Amir Ohana e ascolterà l'Ambasciatore della Repubblica di Corea Seong-ho Lee nell'ambito della discussione della risoluzione sulle attività militari della Corea del Nord. La Difesa dibatterà sulla nomina dell'Ammiraglio ispettore Pietro Covino a presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate.
La Finanze proseguirà il ciclo di audizioni sulla delega al Governo per la riforma fiscale e, con la Affari Sociali, esaminerà il decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali. La Cultura esaminerà lo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici, le pdl sull’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione del relativo albo professionale, e svolgerà delle audizioni sulla risoluzione per contrastare la diffusione delle sfide di resistenza (challenge) nelle reti sociali telematiche. La Trasporti esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e la relazione al Parlamento sui contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete Ferroviaria Italiana SpA per il periodo regolatorio 2022-2026 - parte servizi e parte investimenti.
La Attività Produttive svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni sul comparto del commercio al dettaglio di carburanti e alcune sullo schema del piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027. La Lavoro dibatterà sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sulle modifiche allo statuto dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. La Affari Sociali dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2. La Agricoltura dibatterà sulla pdl per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo e sulla pdl per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina. Infine, la Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sull’Atto Ue per ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica Gigabit.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 11.10 per l’esame di diverse proposte di ratifiche di trattati internazionali, tra cui quella tra Italia e Ghana in materia di cooperazione nel settore della difesa, quella tra Italia e Senegal sull’assistenza giudiziaria in materia penale, l’adesione dell’Italia alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi, quella tra Italia e Croazia sulla delimitazione delle zone economiche esclusive e quella sulla cooperazione nel settore della difesa tra Italia e Libano.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’istituzione della giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza, il ddl relativo alla legge quadro sull'ordinamento della Polizia locale, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti, il ddl d’istituzione di una Commissione di verifica degli statuti dei partiti politici, il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre, il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, la proposta d’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Orlandi e Gregori, il ddl relativo all’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci, il ddl per la modifica dell'articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute, il ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci e il ddl per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti.
La Giustizia dibatterà sul ddl per l’elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, sul ddl per il danneggiamento di beni culturali e artistici, sul ddl relativo alla geografia giudiziaria, sul ddl sulla circonvenzione di persone anziane e sul ddl relativi alla diffamazione a mezzo stampa. Infine, esaminerà il ddl per il contrasto alla violenza domestica e di genere. La Esteri e Difesa dibatterà sulla nomina dell'Ammiraglio Pietro Covino a presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate. La Finanze esaminerà l’Atto Ue sui bonifici istantanei in euro. La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale sull'autonomia didattica degli atenei, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici, e si confronterà sul contrasto ai crescenti episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico. Alle 13.30 ascolterà il Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica.
La Ambiente e Trasporti esaminerà il ddl per la prevenzione e repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica e, assieme all’Industria, svolgerà diverse audizioni sul decreto siccità. La Industria e Agricoltura svolgerà delle audizioni sul Piano strategico di sviluppo del turismo 2023-2027, dibatterà sul ddl relativo all’agricoltore custode dell'ambiente e del territorio e sul ddl per la revisione del sistema d’incentivi alle imprese. La Affari Sociali e Lavoro esaminerà il decreto per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro e ascolterà i rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti e della Corte dei Conti nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, anche nel quadro della Missione 6 del PNRR.