Draghi: “L'emergenza Covid peggiora, ognuno faccia la propria parte”
Il piano dei vaccini è la leva su cui Mario Draghi investe tutto, per indicare agli italiani la possibilità di “intravvedere” una "via d'uscita non lontana” dalla pandemia. Il presidente del Consiglio parla per la prima volta dell'emergenza sanitaria, a quasi un mese dal discorso con cui ottenne la fiducia in Parlamento, nelle ore in cui si registra la drammatica soglia dei centomila morti; in queste settimane ha soppesato i dati, messa a punto la nuova “regia” nella trincea della lotta al virus, firmato il suo primo Dpcm. La curva del contagio, a causa delle varianti, continua a crescere, tanto che torna ad affacciarsi l'ipotesi di un irrigidimento delle misure, da qui ai prossimi dieci giorni. La spinta dei rigoristi per un nuovo lockdown per mettere in salvo la riuscita della campagna di vaccinazione sembra però infrangersi sulla contrarietà del centrodestra e lo stesso Draghi si mostra prudente con gli interlocutori. Saranno non decisioni politiche ma i dati e l'algoritmo scientifico che li combina a definire le chiusure. Il progressivo aumento di zone arancioni e rosse è già un dato di fatto: da qui a Pasqua, il rosso potrebbe estendersi a quasi tutta Italia; se si dovrà intervenire ancora lo diranno gli scienziati. Una riunione della cabina di regia con i Ministri sul Covid potrebbe tenersi nelle prossime ore e mettere a confronto la linea di chi, da destra, vuole evitare nuove strette nazionali e chi, da sinistra, spinge almeno per interventi come lo stop ai centri commerciali laddove sono chiuse le scuole, maggiori strette, simili a lockdown, nei weekend o un anticipo del coprifuoco alle 18.00 o alle 20.00.
Draghi intanto si mostra concentrato sul piano vaccini: nel pomeriggio vede a Palazzo Chigi i Ministri della Salute e per gli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, il Commissario straordinario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Si parla in concreto di come accelerare il piano, di come organizzare la logistica, coinvolgendo anche le Poste, rappresentate al tavolo di Palazzo Chigi dall'ad Matteo Del Fante. Poi c’è l'aspetto dell'approvvigionamento: il premier, che nei prossimi giorni potrebbe sentire il presidente americano Joe Biden e parlare anche di vaccini, ha spinto in Europa per il blocco all'export delle aziende inadempienti e sarebbe pronto ad aprire alla somministrazione di dosi di tutti i vaccini validati dall'Ema, incluso Sputnik. Ma l'aspetto su cui il presidente del Consiglio sceglie di soffermarsi nel suo primo intervento pubblico è quello del coordinamento del piano su base nazionale e dei criteri per la somministrazione. L'accelerazione, che deriva anche da scelte come quella di autorizzare la somministrazione di alcuni vaccini per gli over 65, porterà a un “deciso potenziamento” delle dosi nelle prossime settimane: “Si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio”, spiega. Draghi è intervenuto con un messaggio video alla conferenza "Verso una Strategia nazionale sulla parità di genere" in occasione della festa della donna: “Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il Governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più”, dichiara. Draghi ringrazia cittadini, famiglie, insegnanti, operatori sanitari e forze armate, e quanto al Governo, afferma: “Questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al Governo di moltiplicare ogni sforzo. Siamo solo all'inizio”. L'appello alle forze politiche è di non dividersi. (Video)
Conte e Grillo lavorano al nuovo M5S, ma i nodi sono molti a partire da Rousseau
Da una parte i vertici che cercano la ricomposizione tra Movimento e Rousseau, dall'altra i gruppi parlamentari e i seguaci di Casaleggio e di Alessandro Di Battista che puntano ad un vero e proprio divorzio. È sostanzialmente questa l'impasse che hanno provato a sciogliere Beppe Grillo e Giuseppe Conte nell'incontro che hanno tenuto nel fine settimana a Marina di Bibbona. Sul tavolo della discussione ci sono stati, ovviamente, tutti i dossier M5S: dal profilo del nuovo Movimento al simbolo, che dovrà richiamare l'obiettivo della transizione al 2050, dal nodo degli espulsi ai ricorsi pendenti in Tribunale e nelle Commissioni regolamentari di Camera e Senato, dalla questione della segreteria che il futuro leader vuole decidere mentre il Movimento ha votato per una leadership collegiale; poi i temi del doppio mandato, dello Statuto, della chiusura o trasformazione dell'attuale associazione politica, tutti intrecciati tra di loro ma che hanno, in aggiunta, una variabile imprescindibile: quella del legame tra il Movimento e l'associazione Rousseau. Il presidente della piattaforma, erede dell'altro fondatore Gianroberto Casaleggio, è sugli scudi ed ha minacciato seriamente la secessione: è questo cui puntano molti degli espulsi, quelli che hanno detto No a Draghi e che ora guardano alla ricostituzione di un Movimento delle origini, lontano da quella che definiscono la deriva impressa da Luigi Di Maio. Vogliono la scissione e vogliono Casaleggio jr e Di Battista dalla loro.
Dall'altra ci sono i parlamentari rimasti nel M5S che chiedono anche loro di rompere il legame con Rousseau, che ora vedono come un partito nel partito, e non vogliono più sostenere economicamente la piattaforma. Ma questo è il punto: andare alle vie legali costerebbe troppo, per tutti; per questo la via dell'accordo è, anche per il futuro leader del M5S, l'unica perseguibile. Senza contare che c’è un altro soggetto finito nel mirino degli espulsi: Vito Crimi, cui, in quanto capo politico, potrebbero chiedere i danni nelle cause civili. Casaleggio, intanto, sembra "aprire" a un compromesso e dopo i messaggi più battaglieri Rousseau smorza un po' i toni: il Manifesto che annuncerà domani “vuole essere un codice etico di riferimento, ma anche un perimetro solido e ben definito di termini e condizioni di utilizzo dell'ecosistema Rousseau”. La porta, insomma, è mezza aperta e mezza chiusa: solo domani si saprà se le strade con il Movimento si separeranno. A fine mese anche Conte potrebbe svelare finalmente quale sarà il suo piano per tirare fuori i 5 Stelle dall'impasse, anche burocratica, e rilanciarlo.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per la discussione del decreto sull’organizzazione e il funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI).
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Lavoro e le rispettive della Camera, alle 14.30 ascolterà le comunicazioni del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta sulle linee programmatiche. La Giustizia svolgerà alcune audizioni sul Recovery plan e alcune sul ddl relativo alla malattia dei liberi professionisti. Alle 14.30 la Difesa, con la rispettiva della Camera, ascolterà il Ministro della difesa Lorenzo Guerini sulle linee programmatiche del suo Dicastero anche in relazione ai contenuti della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Bilancio, con Politiche dell’Ue, svolgerà diverse audizioni sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza: nello specifico oggi ascolterà il Prof. Sabino Cassese, il Prof. Massimiliano Marzo dell’Università di Bologna, il Prof. Avv. Mario Sanino, il dott. Emmanuele Massagli Presidente di Adapt, il dott. Daniel Gros del Centre for European Policy Studies, la Prof.ssa Alessandra Servidori, l’Ing. Mauro Cappello, la Prof.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi dell’Università Cattolica, i rappresentanti di Confedilizia e di Ance.
La Finanze ascolterà i rappresentanti di Sogei sul Recovery plan. La Istruzione proseguirà il ciclo di audizioni sul Recovery plan e successivamente concluderà l’esame del decreto sull’organizzazione e il funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI). La Agricoltura svolgerà diverse audizioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, esaminerà il ddl per la limitazione alla vendita sottocosto di prodotti agricoli e il divieto di aste a doppio ribasso, e si confronterà sull’affare assegnato relativo al fenomeno della cosiddetta moria del kiwi. Alle 14.00 ascolterà le comunicazioni del Ministro delle politiche agricole alimentari e Forestali Stefano Patuanelli sulle linee programmatiche del suo dicastero. L’Industria esaminerà il ddl per l'istituzione delle zone franche montane in Sicilia. La Lavoro svolgerà diverse audizioni sul Recovery plan. La Salute svolgerà diverse audizioni sul tema dei vaccini anti Covid-19. La Territorio ascolterà i rappresentanti di Rèn Collective, Italia Nostra Onlus, Assobioplastiche, Federbeton, Ispra, Assopetroli - Asso Energia e Fise Assoambiente - Fise Unicircular sul Recovery plan.
L’Aula della Camera
L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per l’esame del decreto per il contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per lo svolgimento delle elezioni per l'anno 2021, della proposta di Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, dei disegni di legge di ratifica di trattati internazionali tra cui spiccano quello della Carta istitutiva del Forum internazionale dell'Energia e dello Statuto dell'East Mediterranean Gas Forum (EMGF). A seguire si confronterà sulla relazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere riferite all’on. Francesco Zicchieri (Lega) e all’ex deputato Stefano Esposito.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto per il riordino delle attribuzioni dei Ministeri. La Cultura si confronterà sulle pdl relative alla riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore. La Ambiente, con la Trasporti, tornerà a confrontarsi sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'individuazione degli interventi infrastrutturali. La Trasporti esaminerà lo schema di Piano industriale della società Italia Trasporto Aereo Spa. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulla pdl di delega al Governo per la disciplina dell'agricoltura multifunzionale e altre disposizioni per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo.