Mattarella e Meloni celebrano la giornata delle donne. Basta violenza

La violenza sulle donne è ancora drammaticamente presente in Italia, così come il persistere di troppi inaccettabili femminicidi. Sergio Mattarella non vuole guastare la festa dell'8 marzo ma non ha neanche intenzione di dipingere il ritratto di un'Italia improvvisamente fuori da “pregiudizi” e “stereotipi”. In effetti nella tradizionale cerimonia del Quirinale, per un giorno ingentilito da rigogliose corone di mimose, la presenza di un premier donna ha plasticamente mostrato quanto i tempi stiano cambiando. Giorgia Meloni è stata la protagonista silenziosa della cerimonia e condiviso la lettura del capo dello Stato: “Dobbiamo continuare la battaglia per contrastare ogni forma di violenza, con tutti gli strumenti a nostra disposizione”, ha scritto poco prima di salire al Colle. Evidenziato il problema dei femminicidi, Mattarella ha riconosciuto che qualcosa sta cambiando anche in Italia: “In questi decenni la Repubblica ha fatto enormi progressi. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, una donna alla presidenza della Consulta, per la prima volta una donna a capo della Magistratura”. Purtroppo, ha aggiunto, “certe mentalità sono ancora presenti”, per cui “occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità”. 

D'altronde gli ultimi dati sono impressionanti: sono state 125 le donne uccise nel 2022, il 95% maggiorenni e il 78% italiane, e ben 103 gli omicidi in ambito familiare, 61 per mano del partner o ex, 34 da un genitore o da un figlio: in sostanza una donna uccisa ogni 70 ore. Per questo il presidente ricorda che “non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini” e, soprattutto, evidenzia quanto ancora oggi l'uomo tema “l'intelligenza e l'indipendenza” delle donne. Il Quirinale non poteva mancare di impostare la celebrazione dell'8 marzo dedicandola ai due Paesi dove le donne soffrono di più: Afghanistan e Iran. “L'Italia” ha garantito “farà di tutto, nelle sedi internazionali, per sostenere le donne che esigono qualità di vita e libertà”. Il presidente ha ricordato come l'8 marzo non sia solo una festa ma “un'occasione per fare il punto” sulla parità dei diritti

Il Governo si riunisce a Cutro, tensione sul decreto migranti

Dopo giorni di polemiche oggi Giorgia Meloni ha convocato il Consiglio dei Ministri a Cutro, in Calabria. La Premier ha scelto di “metterci la faccia”, con un gesto “simbolico” per rendere omaggio alle oltre 70 vittime del naufragio, e punta tutto sulla stretta ai “trafficanti”, mentre in parallelo porta avanti la partita con l'Europa sulla quale sembra poter contare su un alleato inedito, l'olandese Mark Rutte, che si dice pronto ad agire in “tandem” con la collega italiana, tanto da preparare anche un viaggio in Africa insieme. A Roma però, la premier deve fare i conti con il malcontento della Lega, che da giorni non rinuncia a quelle che per FdI altro non sono che provocazioni, a partire dal pressing sulle proposte di ripristino dei decreti sicurezza firmati da Salvini all'epoca del governo gialloverde (e già due volte bocciati dal Colle). In mattinata la sfida si fa esplicita, con il capogruppo leghista Riccardo Molinari che dà appuntamento a FdI in Commissione: “Vedremo se Fdi li voterà o no”. Non è questo il tempo, e quei decreti sono figli di un'altra stagione, è il ragionamento nel partito della premier, che di fatto ha avocato a sé la gestione del dossier immigrazione

Meloni vorrebbe tenere le carte coperte fino al Cdm, che si terrà a metà pomeriggio nella cittadina del crotonese, preceduto da una vigilia di polemiche sul trasferimento delle salme. Punta all'effetto sorpresa, tanto da non prevedere inizialmente di far passare il nuovo decreto dalla riunione preparatoria del preconsiglio, una scelta che non sarebbe piaciuta affatto alla Lega. Secondo le indiscrezioni le misure guarderanno anche all'accoglienza, con interventi sui Centri ma anche con un ampliamento dei flussi e una forte semplificazione delle procedure per chi chiede l'ingresso regolare in Italia. L'esatto contrario di quello che vorrebbe la Lega che anzi, come fa Matteo Salvini, sposa la filosofia di Rishi Sunak e rilancia sui social le politiche migratorie del primo ministro inglese che puntano, in particolare, a non concedere l'asilo a chi abbia fatto ingresso irregolare nel Regno Unito. A Palazzo Chigi non preoccupa, per il momento, la tensione che si è alzata in Parlamento: i rapporti tra Salvini e Meloni, è la linea, sono “ottimi e concreti”, e la premier è convinta di spuntarla sull'alleato che ha mal digerito il commissariamento di fatto del suo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

È ancora stallo sulle Bicamerali. La maggioranza discute

Ancora fumata nera per le presidenze delle Commissioni Bicamerali. La maggioranza non riesce a trovare un accordo che ormai rincorre da settimane. Non solo, a complicare le cose la mancata intesa con le opposizioni sui 12 eletti della cosiddetta magistratura speciale: ieri alle 16.00 nell'Aula di Montecitorio era prevista la votazione dei componenti dei Consigli di presidenza della Corte dei conti, della giustizia amministrativa e tributaria ma l’elezione è slittata alla prossima settimana a causa delle forti tensioni tra Pd e Fdi, con i Dem sul piede di guerra contro “la Meloni pigliatutto che non tratta con la minoranza”. Accusa immediatamente respinta dai meloniani: in realtà dietro lo scambio di accuse ci sarebbero altre ragioni, fra cui la necessità di FdI di dover accontentare le richieste degli alleati che avrebbe costretto il partito della Meloni a muoversi con il bilancino e cambiare la formula di spartizione, rivendicando più caselle per la maggioranza. È il caso dei giudici speciali, dove Fdi ha proposto lo schema del 9 a 3, rispetto a quello dell'8 a 4 chiesto dalla minoranza, in ossequio alla prassi consolidata nel passato. 

Sulle Bicamerali la situazione si è ingarbugliata con il passare dei giorni. Secondo indiscrezioni a far discutere sarebbe il caso di Michele Vittoria Brambilla, eletta alle politiche come indipendente in un collegio garantito da Fdi ai centristi e ora in pole per la presidenza della Commissione Infanzia. Un altro nodo da sciogliere per Giorgia Meloni sono le 2 presidenze chieste dai centristi: la Nato già promessa a Lorenzo Cesa e un'altra per Martina Semenzato. Salvo sorprese Fdi dovrebbe tenersi 7 presidenze e tra queste CdpSchengenConsiglio d'Europa (favorita come presidente è Elisabetta Gardini), Ince e Mediterraneo, mentre a Lega e Fi spetterebbero 4 caselle a testa. Nel puzzle ci sarebbero anche la presidenza della commissioni Orlandi e quella su David Rossi. La partita sarebbe legata a doppio filo con quella che si gioca ormai a parte da tempo per la Vigilanza Rai: il M5S punta alla presidenza ma temono che alla fine possa spuntarla Iv grazie al soccorso del centrodestra; la vicepresidenza andrebbe senza problemi a Fdi. Secondo l'accordo di massima raggiunto all'interno della coalizione al Carroccio andrebbero la presidenza di Federalismo fiscale, quella sugli Enti gestori, il Ciclo rifiuti e l'Osce, mentre Forza Italia avrebbe il vertice di BancheQuestioni regionali e Anagrafe tributaria, più l'Insularità.

Alla Camera

Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera dei deputati non si riunirà. L’Aula di Montecitorio riprenderà i lavori domani alle 9.30 con lo svolgimento delle interpellanze urgenti.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la pdl sulla rappresentanza delle minoranze linguistiche nella composizione della Corte costituzionale e la pdl sulla disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Infine, svolgerà delle audizioni sulle pdl relativa alla separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura. La Difesa ascolterà il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti Gen. C. A. Luciano Portolano. La Finanze si confronterà sul decreto per la cessione dei crediti. La Cultura svolgerà delle audizioni sulle pdl per l’introduzione dell'insegnamento del diritto del lavoro e della cultura della sicurezza nelle scuole secondarie. La Trasporti esaminerà la Legge quadro in materia di interporti. La Lavoro, con la Affari Sociali e la Politiche dell’Ue e le rispettive del Senato, ascolterà la Commissaria europea per l'uguaglianza Helena Dalli. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per esaminare il ddl relativo alla dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma e a seguire terrà le interrogazioni.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani e il ddl per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti e il ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci. La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo sull'attuazione di una cooperazione rafforzata per l'istituzione della Procura europea (EPPO), il ddl per l’equo compenso delle prestazioni professionali e il ddl per l’avocazione delle indagini per delitti di violenza domestica o di genere. La Esteri e Difesa ascolterà il Segretario generale della Difesa e Direttore nazionale degli armamenti gen. c.a. Luciano Portolano sulle linee programmatiche del mandato. La Politiche dell’Ue ascolterà i rappresentanti di Airbnb, Federalberghi, FIAIP, Confedilizia, FIMAA, Confcommercio, Confesercenti, Confabitare ed Expedia Group in relazione all'esame dell'Atto Ue sulla raccolta e condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine. La Affari Sociali e Lavoro ascolterà i rappresentanti dell’IVASS nell’ambito dell'indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell'efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. 



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