Il Governo vara un decreto contro la speculazione sul carburante

Per la tutela dei consumatori i distributori di benzina dovranno esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti che ogni giorno verrà elaborato dal ministero dell'Ambiente; sulla rete autostradale, invece, si va verso un tetto agli aumenti del costo alla pompa. Ieri pomeriggio il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge con cui il Governo guidato da Giorgia Meloni prova a rispondere all'ondata di rincari sul prezzo dei carburanti partita da inizio anno quando è terminato lo sconto sulle accise che era in vigore dallo scorso marzo dopo l’intervento dell’allora Governo guidato da Mario Draghi. Il provvedimento licenziato dal Cdm dispone che le stazioni di servizio dovranno esporre degli avvisi con il prezzo medio di vendita a fianco di quello proposto dal singolo gestore; l'Antitrust vigilerà sull'assenza di possibili “cartelli” sul prezzo da parte dei benzinai, mentre la Guardia di Finanza effettuerà dei controlli sul rispetto della norma. In caso di violazione sono previste delle sanzioni, mentre l'accertamento di una recidività potrebbe portare alla sospensione delle attività per un periodo minimo di 7 e massimo di 90 giorni. Per dare sostegno ai consumatori il provvedimento, proposto dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, rinnova per il primo trimestre del 2023 i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro a lavoratore dipendente. 

Sui rincari ieri si è mossa anche l'Antitrust, che ha chiesto di poter acquisire la documentazione relativa ai controlli recentemente effettuati dalla Guardia di Finanza nelle stazioni di rifornimento, in particolare quella sulle oltre 2.800 violazioni accertate; ieri la premier e il titolare del Mef hanno incontrato al riguardo il Comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. La maggioranza, soprattutto Lega e FdI, parla di speculazione sul prezzo, mentre le opposizioni accusano il Governo per il mancato rinnovato dello sconto sulle accise che determinano parte del prezzo dei carburanti. “I dati che abbiamo rilevato indicano che dovrebbe esserci una stabilizzazione dei prezzi”, spiega il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, poi aggiunge: “Non dobbiamo puntare il dito e dire che sono tutti speculatori, si tratta di monitorare”. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ricorda: “La decisione del Governo di non confermare il taglio delle accise sulle benzine non è stata presa a cuor leggero. È una misura che costa oltre un miliardo al mese, il Governo ha deciso di utilizzare quelle risorse per finanziare tutte misure sociali”. 

Il Governo si muove su Pnrr e convoca la cabina di regia

Una prima apertura a modifiche non sostanziali del Pnrr, la sfida del fondo sovrano all'industria europea, la consapevolezza che, nonostante le divergenze, sul dossier migranti occorrono passi avanti: l'incontro tra Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni ha arricchito in questi termini i tre grandi cantieri che domineranno, nelle prossime settimane. Ma è servito, innanzitutto, a chiarire un punto: entrambe le parti è il dialogo che vogliono e non certo lo scontro. La numero uno dell'esecutivo europeo si è presentata a Roma ben sapendo quale siano le priorità del Governo: evitare ritardi e applicazioni a singhiozzo del Pnrr e accelerare, da qui al prossimo Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio, sul dossier migranti. Von der Leyen, tuttavia, ha posto sul tavolo una sua priorità: la risposta europea alla legge sull'inflazione dell'amministrazione Biden, legge che, stando così le cose, penalizza nettamente i prodotti dell'Unione. È su questo asse che si è sviluppato il dialogo tra presidente del Consiglio e l'ex ministra tedesca in un incontro che a Bruxelles viene definito “lungo, buono e calibrato” sui dossier d’interesse italiano ed europeo. Il messaggio portato da Von der Leyen alla Meloni sul Pnrr si è sostanziato in un concetto chiave: l'implementazione del Piano deve essere “fluida”.

Per Bruxelles, insomma, è importante che il Governo metta a punto i progetti e finalizzi le riforme, e se ciò comporterà qualche cambio in corsa al piano l'Ue potrebbe accettarlo. Non a caso, domani, è stata convocata a Palazzo Chigi una nuova cabina di regia focalizzata sugli obiettivi in scadenza, sulle criticità, sul decreto d'attuazione del Pnrr e sull'aggiornamento stesso dei target. La sponda, in questo senso, potrebbe arrivare dall'inserimento di un capitolo ex novo legato al Repower Ue, per il quale Roma si attende fondi per almeno 9 miliardi. A Bruxelles già da qualche settimana è chiaro un punto: per risollevare l'industria europea il RePower non basterà e il “casus belli” per una nuova svolta della politica economica Ue questa volta è l'Inflaction Reduction Act americano. L'obiettivo è duplice: liberare più aiuti di Stato e arrivare, in sei mesi, a un fondo di sovranità per l'industria: “Sono al vaglio nuovi fondi comuni in risposta agli Usa”, ha confermato il Commissario Ue all'Industria Thierry Breton. Già, perché il solo allentamento del regime di aiuti di Stato andrebbe ad avvantaggiare chi ha maggiore spazio fiscale. “Dobbiamo evitare che la nostra risposta all'Ira crei nuove divergenze tra i Ventisette”, ha avvertito il commissario agli Affari Economici Paolo Gentiloni e il Governo italiano è sulla stessa linea.

Al via le prime nomine del Governo: Alesse va all’Adm

Il Cdm ha deciso: all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al posto di Marcello Minenna arriva Roberto Alesse, attualmente capo di gabinetto del ministero per la Protezione civile e per le Politiche del mare Nello Musumeci e nel recente passato presidente della Commissione di Garanzia dell'Attuazione della Legge sullo sciopero. Si tratta della prima vera nomina del governo di Giorgia Meloni che ha inoltre confermato Ernesto Maria Ruffini all'Agenzia delle Entrate e Alessandra Dal Verme all'Agenzia del Demanio. Il 24 gennaio scadono i 90 giorni previsti per lo spoils system. Lo scontro politico ormai dura da giorni, con l'opposizione, e in particolare il Pd, che accusa l'esecutivo di ambire alla lottizzazione; i fari sono puntati soprattutto sul direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera: secondo voci che si rincorrono da giorni l'intenzione del presidente del Consiglio sarebbe quella di una sostituzione ma resta l'incognita sulla eventualità che i ricambi possano riguardare un'ampia fascia di dirigenti. Su Rivera deciderà il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Rivera e il ragioniere dello Stato Biagio Mazzotta “rappresentano il meglio della dirigenza pubblica italiana”, ha sottolineato il Ministro della Difesa Guido Crosetto

Al di là di quanto succederà nei prossimi giorni, Fratelli d'Italia respinge ogni tipo di accusa. Per il capogruppo di Fdi alla Camera Foti “Il centrosinistra è avvezzo a lottizzare tutto, anche l'ultimo degli sgabelli. Con le ottantadue nomine avvenute a Camere scadute si è fatto carne da macello. Un Governo responsabile qual è il Governo guidato da Giorgia Meloni sicuramente procederà con criterio grazie a una legge voluta e fatta approvare da un esponente della sinistra storica qual era il ministro Bassanini”. Sull’avvicendamento tra Giovanni Legnini e il senatore di Fdi Guido Castelli come Commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto è il Ministro Musumeci a replicare: “Il Pd non ha dato un buon esempio”. Nei prossimi giorni andrà trovato un accordo sull'elezione dei membri del Csm: le Camere sono convocate per il 17 gennaio ma al momento non ci sarebbe un'intesa nella maggioranza. Oggi dovrebbe esserci una riunione dei capigruppo per fare il punto; si punta comunque soprattutto sui tecnici e il tentativo è di scongiurare un nuovo rinvio, ma FdI vuole che si rispetti la scadenza e mira a chiudere entro il 17.

Alla Camera

Dopo che ieri il Governo ha posto la questione di fiducia l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 10.30 per i voti sul cosiddetto decreto aiuti quater già approvato dal Senato. Come di consueto, alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Trasporti, esaminerà il decreto per la gestione dei flussi migratori. Successivamente si confronterà sul decreto sul prolungamento delle operazioni di votazione. La Giustizia, assieme alla Attività Produttive, svolgerà delle audizioni sul decreto legislativo relativo alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori. La Esteri ascolterà il Commissioner della Commissione degli USA per la libertà religiosa internazionale - USCIRF Nury Turkel. La Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo relativo alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. La Cultura, assieme alla Trasporti, esaminerà le pdl per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d'autore mediante le reti di comunicazione elettronica.

La Ambiente si confronterà sul decreto-legge per le popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell'isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022. Alle 9.00 la Trasporti ascolterà il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso sulle linee programmatiche in materia di comunicazioni. Con la Lavoro si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada. La Affari Sociali dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare il decreto per la cessione di equipaggiamenti militari all'Ucraina e per le votazioni per l'elezione di nove componenti effettivi e nove supplenti della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà i ddl per il ripristino del sistema di elezione a suffragio universale e diretto delle Province, il ddl su statuti, trasparenza e finanziamento dei partiti politici, il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per minori in comunità o istituti e il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre. Con la Bilancio dibatterà sul ddl relativo ai viaggi per la memoria. La Giustizia, con l’Industria e Agricoltura, esaminerà lo schema di decreto sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune, il ddl per l’avocazione delle indagini per delitti di violenza domestica o di genere, lo schema di decreto legislativo riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e lo schema di decreto legislativo relativo alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori. La Esteri ascolterà il Commissioner della Commissione degli USA per la libertà religiosa internazionale - USCIRF Nury Turkel.

La Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo alle trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere, sullo schema relativo alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, lo schema sugli obblighi di informazione, governance del prodotto e i limiti di posizione per le imprese d’investimento, per sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 e lo schema di decreto legislativo relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese. La Cultura dibatterà sul disegno di legge per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi Giochi della gioventù. La Industria e Agricoltura esaminerà il decreto per la tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Successivamente si confronterà sul ddl per il riconoscimento della figura dell'agricoltore custode dell'ambiente e del territorio e per l'istituzione della Giornata nazionale dell'agricoltura. La Affari Sociali e Lavoro dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.



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