Oggi al Senato

Nella giornata di oggi e per tutta la restante settimana l’Assemblea del Senato non si riunirà per consentire alle Commissioni l’esame della manovra economica. Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, questa settimana saranno tutte impegnate ad esprimere il parere di merito sulla Legge di Bilancio 2018 e sul bilancio triennale per il 2018-2020. Inoltre la Commissione Affari Costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul codice dell'amministrazione digitale e, in sede riunita con la Difesa, esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato.

Nella seduta di ieri la Commissione Bilancio in sede congiunta con la rispettiva della Camera ha concluso il ciclo di audizioni sulla manovra economica. Ieri sono stati ascoltati i rappresentanti del CNEL, Banca d'Italia, Corte dei conti, Ufficio parlamentare di bilancio, ANCI, UPI, Conferenza Regioni e Province autonome; infine è stato il turno del Ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan.

A partire dalla seduta di oggi, la Commissione Bilancio inizierà l’esame della manovra economica in sede referente. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 12 di venerdì 10 novembre e l’obiettivo sarà quello di chiudere il confronto in Commissione entro il pomeriggio di martedì 21 novembre per essere così approvata dall’Aula entro sabato 25 novembre. Parallelamente proseguirà il confronto sul decreto fiscale con l’obiettivo di concluderne l’esame entro mercoledì prossimo. Infine, la Commissione Politiche dell’Unione Europea mercoledì alle13.00 ascolterà il sottosegretario Sandro Gozi in merito alle Convenzioni democratiche e al futuro dell'Unione europea.

Oggi alla Camera

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che nella seduta di ieri sono state discusse e approvate le mozioni per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per confrontarsi sulla proposta di legge, già approvata dal Senato, relativa alle disposizioni in materia di spettacolo e sulle deleghe al Governo per il riordino della materia, sulla proroga della durata dell'attività della Commissione d'inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle Pubbliche amministrazioni, sulla Legge europea 2017 e sulla pdl per il distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e la sua aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia. Come di consueto alle 15 saranno svolte le interrogazioni a risposta immediata.

Quanto ai lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà la proposta di legge sul Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali e, in sede riunita con la Difesa, esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato. La Commissione Giustizia esaminerà la pdl sull’estinzione del reato per condotte riparatorie.

Alle 8.30, la Commissione Difesa, in sede riunta con la Attività Produttive, ascolterà la Ministra della difesa Roberta Pinotti e la Viceministra dello sviluppo economico Teresa Bellanova nell'ambito dell'esame congiunto della Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa.

La Commissione Finanze proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo e si confronterà sulla risoluzione relativa a interventi in materia fiscale, assicurativa e finanziaria sulle tematiche ambientali; ascolterà poi i rappresentanti dell'Associazione nazionale dei costruttori edili (ANCE) sulle pdl per l'estinzione agevolata dei debiti pregressi insoluti delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese verso gli istituti di credito.

La Commissione Cultura esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo; in sede riunita con la Trasporti, ascolterà i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali (Anica), dell’Associazione produttori TV (Apt), dei 100autori, di Sky Italia e di Confindustria radio-televisioni sullo schema di decreto legislativo recante riforma delle disposizioni legislative in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi.

La Commissione Ambiente si confronterà sulla risoluzione relativa alla rete autostradale e stradale d'interesse nazionale. La Commissione Attività produttive esaminerà la pdl per la tutela dei consumatori in materia di fatturazione a conguaglio per l'erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici.

La Commissione Lavoro proseguirà l’esame delle risoluzioni per la revisione della normativa che prevede l'innalzamento dell'età pensionabile in relazione all'incremento dell'aspettativa di vita; in sede di comitato ristretto, si confronterà sulla pdl per la tutela dei lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo. In sede riunita con la Cultura, proseguirà l’esame dello schema di decreto legislativo sul lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo. La Affari sociali esaminerà la risoluzione per la prevenzione e la diagnosi dell'ictus cerebrale. La Commissione Agricoltura esaminerà la pdl per la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali.

Matteo Renzi rivendica il suo ruolo

Nonostante le voci che lo vedono pronto a sacrificarsi per ricucire con i bersaniani di Mdp, nonostante le pressioni interne ed esterne al suo partito perché faccia un passo di lato, nonostante le voci che lo vedono segretario senza premiership in tasca, Matteo Renzi rimane, al momento, il solo candidato ufficiale del centrosinistra a Palazzo Chigi, anche se non chiude ad altri nomi, a cominciare dall’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. All’indomani della sconfitta elettorale in Sicilia, a Di Martedì il segretario del Partito Democratico è tornato a rivendicare il suo ruolo di guida, che è stato deciso attraverso delle primarie da oltre due milioni di votanti. Quindi al momento Renzi non sembra essere intenzionato ad effettuare nessun passo indietro in vista delle prossime elezioni.

Certo la strada è ancora lunga. La prossima settimana è stata convocata la Direzione nazionale del partito ed è legittimo aspettarsi una prima offensiva contro il segretario. Il tema politico non è solamente quello della sconfitta in Sicilia, ma anche quello delle alleanze: i risultati hanno dimostrato che l’alleanza con Alternativa Popolare di Alfano non è determinante e in tanti sono pronti a chiedere uno spostamento del baricentro del partito a sinistra e in particolare verso Mdp. Sulla proposta Renzi sembra pronto a discutere, ma sembra incompatibile con la sua leadership. Bersani e compagni, infatti, non sarebbero disponibili ad accettare un’alleanza con Renzi e senza un suo passo indietro è molto difficile che si possa giungere a un accordo.

Piero Grasso ci starebbe da Dio

Nel centenario della Rivoluzione d’ottobre, Mdp scioglie le riserve e si dice pronto alla creazione di una lista unitaria di sinistra. L’ufficialità arriva dalla Direzione nazionale che oggi ha adottato all’unanimità il documento in cui si fissa l’obiettivo di un’alleanza civica e di sinistra con Possibile di Civati e Sinistra italiana. Il percorso dovrebbe portare nelle prossime settimane alla nascita di un soggetto unitario e probabilmente, anche se ormai la legislatura è agli sgoccioli, alla nascita di un solo gruppo parlamentare. A guidare il partito potrebbe essere l’Attuale Presidente del Senato Piero Grasso, un'eventualità fortemente sostenuta da Bersani che nei giorni scorsi aveva dichiarato “Non tiro per la giacchetta nessuno, ma se dipendesse da me Pietro ci starebbe da Dio”. Al momento Grasso non ha ancora sciolto la riserva ma l’ipotesi sembra estremamente concreta e politicamente condivisa.



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