La Camera vota il taglio dei parlamentari e la maggioranza firma l’accordo sulle riforme
La Camera porrà tra poche ore il suo sigillo all'ultimo dei quattro passaggi necessari per il varo definitivo della riforma costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. Sulla carta i consensi saranno molti di più della semplice maggioranza assoluta necessaria. A blindare il voto c’è anche l'accordo sulle riforme raggiunto nella coalizione di governo, intesa sintetizzata in un documento in quattro punti che prevede i correttivi legati al taglio dei parlamentari. Tra gli impegni presi c’è anche quello di presentare la riforma elettorale entro dicembre e ciò per garantire “il pluralismo politico e territoriale” e la parità di genere, fortemente voluta da Italia viva, così come l'impegno all'abbassamento dell’età per il voto per il Senato equiparando i requisiti di elettorato attivo e passivo a Montecitorio e Palazzo Madama. Nel documento si fa anche riferimento a interventi costituzionali relativi alla struttura del rapporto fiduciario tra camere e Governo.
“È un ottimo accordo”, sentenzia Graziano Delrio, capogruppo Dem alla Camera a fine incontro e aggiunge: “Come si sa, avremmo preferito una messa in discussione del sistema bicamerale ma, dopo aver chiesto garanzie per proseguire, ora ci sono tutte”. Ci si avvia così alla votazione finale di uno dei provvedimenti-bandiera del Movimento 5 stelle, che durante la trattativa di Governo ne fece una conditio sine qua non per far decollare l'alleanza giallorossa. Al momento l'unico no certo e annunciato è quello di +Europa. Resta però l'incognita della Lega, che ieri ha disertato l'Aula confermando la scelta aventiniana; bisognerà aspettare il momento del voto per capire le sue reali intenzioni. Dopo il vertice che si è tenuto domenica tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, il sì alla riforma è stato ribadito come una questione di coerenza rispetto ai voti precedenti. In effetti Fratelli d'Italia garantisce in Aula il suo appoggio e ad allinearsi sarà pure Forza Italia, nonostante a luglio al Senato si fosse opposta.
Gualtieri conferma gli 80 euro e rilancia una revisione di’Irpef e Iva
L'Italia ridurrà la pressione fiscale di qualche punto decimale attraverso un ripensamento dell'Irpef, mantenendo però il bonus degli 80 euro. A una settimana dal via libera dell'esecutivo alla Nota di aggiornamento del Def, il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri illustra il documento davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Della ricetta economica giallo-rossa s’intravede qualche cosa in più, anche se, proprio sul capitolo fiscale, ancora una volta, sono emerse delle divergenze con Italia Viva, il nuovo gruppo parlamentare formato da Matteo Renzi. Durante l'audizione, le domande più impegnative sono arrivate della Lega, ma anche da Luigi Marattin, che ha lasciato pure lui le fila dem per unirsi al nuovo gruppo.
Gualtieri ha passato un'intera giornata a confrontarsi con gli imprenditori di Confindustria e i sindacati a Palazzo Chigi. In serata, arriva a Palazzo Madama per illustrare il quadro in cui si inseriranno le misure della prossima legge di Bilancio. Il rapporto Deficit/Pil si attesterà al 2,2%, con una crescita del Pil dello 0,2% nominale e 0,6% reale per il 2020. Si tratta, sottolinea il nuovo responsabile del Dicastero, di stime realistiche e prudenti, che s’inseriscono in un quadro di rallentamento economico globale dove l'Italia è afflitta da problemi cronici come la sempre alta disoccupazione, specie giovanile, e una domanda interna ancora debole. Sterilizzato l'aumento generalizzato dell'Iva, Gualtieri non esclude però rimodulazioni per arrivare a un “più equo ed efficace meccanismo delle aliquote”.
Viene invece liquidata come fake news l'ipotesi secondo cui le famiglie potrebbero diventare sostituti d'imposta per le badanti che impiegano. Da via XX settembre arrivano invece conferme su rilancio degli investimenti, aumento delle risorse per istruzione e ricerca e rafforzamento del servizio sanitario. Gualtieri assicura poi che ci saranno le risorse per i rinnovi dei contratti: il Cnel sottolinea che, per il solo settore pubblico, andranno in scadenza quelli di 9 milioni di persone, mentre nel privato gli interessati sarebbero 4 milioni. Nel cruciale capitolo tasse, è sicura la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.
L’Aula del Senato
L’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del ddl per il distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalle Marche e il loro passaggio all’Emilia-Romagna. A seguire discuterà la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, il decreto per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali, la ratifica della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale, il ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla sicurezza e sullo sfruttamento del lavoro, e la mozione per l'istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni d’intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà e svolgerà alcune audizioni sul decreto per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione di alcuni Ministeri. Si confronterà poi sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza e sul ddl per la tutela costituzionale dell'ambiente. Le Commissioni Bilancio di Camera e Senato ascolteranno i rappresentanti dell’ISTAT, di Banca d'Italia, della Corte dei Conti e dell’Ufficio parlamentare di bilancio sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019. A seguire la Commissione inizierà l’esame del provvedimento.
Alle 12.00 la Commissione Finanze, in sede congiunta con quella della Camera, ascolterà le comunicazioni del Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri sulle linee programmatiche del suo Dicastero. A seguire esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo ai mercati degli strumenti finanziari. Alle 12.00, la Commissione Istruzione, in sede congiunta con la Cultura della Camera, proseguirà l’audizione del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini in merito alle linee programmatiche del Dicastero. La Commissione Industria esaminerà lo schema di decreto ministeriale sulla ripartizione per l'anno 2019 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori e, assieme la Lavoro, esaminerà gli emendamenti presentati al decreto per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. Dalle 14.00 esaminerà la proposta di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, le mozioni per la tutela della salute in relazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza, con particolare riferimento alla tecnologia di quinta generazione nota come 5G, e le mozioni sulla realizzazione della “Gronda di Genova”. Da giovedì si confronterà sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari costituzionali esaminerà lo schema di decreto del Presidente della Repubblica per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza e, in sede riunita con la Trasporti, svolgerà diverse audizioni sul decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. La Commissione Ambiente si confronterà sulla pdl per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare, la cosiddetta legge salva mare.
La Attività Produttive ascolterà i rappresentanti di Italiana petroli e dell'Associazione nazionale imprese servizi autostradali (ANISA) sulla risoluzione sulle iniziative in favore del settore della distribuzione dei carburanti. La Commissione Lavoro svolgerà diverse audizioni sulla pdl relativa all’accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati, e sulle risoluzioni per la regolazione del rapporto di lavoro tramite piattaforma (gigworking); in sede riunita con l’Agricoltura, proseguirà il ciclo di audizioni sul fenomeno del caporalato in agricoltura. La Affari Sociali svolgerà diverse audizioni sul ddl per la delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi. Infine l’Agricoltura si confronterà sulle risoluzioni relative all'uso agricolo dei prodotti derivati dalla cannabis sativa.