La Lega ritira gli emendamenti sul green pass e vota con FdI scatenando il caos

Il Governo trova una mediazione e riesce a far ritirare da tutti i partiti della maggioranza, Lega inclusa, gli emendamenti al decreto green pass in votazione in aula della Camera. È la soluzione che permette a Mario Draghi di non porre la fiducia sul provvedimento ma nella maggioranza la tensione resta altissima. Matteo Salvini, infatti, annuncia che la Lega è pronta a votare gli emendamenti di Fdi. E, sul primo voto segreto in Aula spuntano fuori 134 voti favorevoli alla proposta di soppressione del green pass avanzata dal partito di Giorgia Meloni, che, in buona parte almeno, non possono che provenire dalla Lega.  “È un partito inaffidabile per il Governo, chiediamo chiarezza”, attacca il segretario del Pd Enrico Letta; “Non alcuni esponenti ma, come dimostrano i numeri, tutta la Lega ha votato l'emendamento di FdI e quindi contro il Governo”, attacca il Dem Emanuele Fiano. Per Matteo Salvini, in ogni caso il Governo non rischia e tutti erano stati informati. Ma contro il leader della Lega si scaglia, oltre che il Pd, anche il M5S con Stefano Patuanelli: “La Lega è il partito del No”, sottolinea. Invece Giorgia Meloni esulta: “Sono contenta se quella parte del centrodestra che ha scelto di sostenere Draghi non si piega alla volontà della sinistra”.

Le tensioni politiche non frenano il cammino delle riforme di Draghi

La tensione, complice anche il voto delle amministrative ormai alle porte, è destinata a crescere rischiando di rallentare il percorso sulle riforme indirizzato dal Presidente del Consiglio. Ma Draghi non sembra essere intenzionato a deviare la strada del Governo in ragione delle tensioni parlamentari. Sono tre, al momento, i macro-temi su cui il premier si muoverà nelle prossime settimane: l'estensione del green pass ai dipendenti pubblici e privati, la riforma della concorrenza e la riforma del fisco. Sulla prima misura il premier potrebbe stringere già nelle prossime ore: la filosofia è quella di allargare alle altre tipologie di dipendenti pubblici e privati un obbligo che è già realtà per categorie come medici o insegnanti. Una cabina di regia ad hoc, tuttavia, non risulta ancora convocata, potrebbe, forse, cadere a ridosso del Cdm che varerà il decreto, probabilmente nella giornata di giovedì. 

Sulla riforma della concorrenza e soprattutto su quella del fisco è possibile che si vada oltre il 20 settembre. Anzi, c’è chi nel Governo ipotizza che un intervento sul fisco venga fatto solo dopo la Nota di Aggiornamento del Def, prevista il 27 settembre. E, si spiega in ambienti governativi, tra i Ministri che invitano a un supplemento di riflessione su alcune criticità contenute nei provvedimenti c’è Giancarlo Giorgetti. Poi c’è anche un elemento squisitamente politico: il voto sulle amministrative rispetto ai primi mesi del governo Draghi ha di certo cambiato il clima in maggioranza. Sul timing delle riforme, in ogni caso, nessun tono ultimativo emerge dagli esponenti del Governo. La sintesi, com’è già accaduto finora, spetta al presidente del Consiglio. 

Tra le misure sul tavolo di Draghi c’è anche il decreto anti-delocalizzazioni. La filosofia, tuttavia, più che di un intervento “anti” sembra essere quella di una misura “pro”: “Per quelli che prendono un contributo e scappano rispetto al passato qualcosa è cambiato”, spiega il titolare del Mise Giorgetti, sottolineando la volontà di “introdurre una premialità per quegli imprenditori che faranno investimenti in territori in crisi”. I dettagli del decreto sono ancora da affinare e al momento domani è previsto un nuovo incontro tecnico.

Gentiloni è sorpreso della crescita Ue ma il vero test per l’Italia sarà in autunno

In un’intervista al Corriere della Sera il Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni è chiarissimo: “I dati di crescita dell'area euro nel secondo trimestre, +2,2%, sono anche meglio delle prime stime” e ora “andiamo verso l'autunno più importante per l'economia italiana da mezzo secolo, un autunno storico perché ci giochiamo l'ingresso in questo piano europeo che può dare qualità, durata e spinta per la ripresa”. E ancora “il grande ottimismo, i segnali positivi sono una prima parte di ciò che ci serve” perché ci vuole "la consapevolezza che qualche problema c’è e della sfida del piano europeo”. Per l'ex premier “a questa vitalità deve corrispondere una consapevolezza della missione, appunto, altrimenti l'ottimismo può portarci a sottovalutare le sfide che abbiamo davanti e magari a pensare, sbagliando, che le risorse non sono da conquistare mese per mese, semestre dopo semestre, ma sono già acquisite”, “Può farci pensare che la questione del debito sia svanita”, ha insistito. 

Sulla sospensione del Patto di stabilità ribadisce: “A Bruxelles il mio pane quotidiano è evitare le strette premature e permettere che si continui con le politiche espansive, finché serviranno. Ma è chiaro che nei Paesi con debito più alto il problema non è svanito. Ora abbiamo dei risultati, c’è una risposta dinamica di tantissime imprese. Il punto è che, per una volta, questa società molto frammentata e individualista che noi siamo ritrovi il senso di una missione nazionale. È fondamentale per reggere la sfida nella sua complessità. E ho fiducia perché Mario Draghi su questi obiettivi ha una leadership riconosciuta”.

L’Aula del Senato

Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non si riunirà. I lavori di palazzo Madama riprenderanno martedì prossimo alle 16.30 con l’esame del decreto green pass, del ddl di delega al Governo per l'efficienza del processo penale e il ddl di delega per l'efficienza del processo civile.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia, con la Lavori Pubblici, esaminerà lo schema di decreto legislativo sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. La Bilancio esaminerà lo schema di decreto legislativo sul conferimento alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri dell’UE poteri di applicazione più efficace e sul corretto funzionamento del mercato interno. La Finanze ascolterà il Presidente della Società Italiana di Medicina Estetica sull'IVA relativa alle prestazioni di medicina estetica e si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulla distribuzione transfrontaliera degli organismi di investimento collettivo. L’Istruzione esaminerà il ddl di delega per il riordino degli studi artistici, musicali e coreutici, il ddl per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale, il ddl per l'organizzazione dei viaggi nella Memoria e il ddl per la celebrazione del centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti; alle 14.00 ascolterà il Ministro della cultura Dario Franceschini sull'impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali e sul paesaggio.

La Agricoltura esaminerà lo schema di decreto legislativo sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare, il ddl per la disciplina del settore florovivaistico, il ddl relativo ai prodotti agroalimentari da filiera corta e svolgerà alcune audizioni sul ddl per gli interventi nel settore ittico. La Industria si confronterà sul ddl relativo alla produzione e vendita del pane e sullo schema di decreto legislativo sulle norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica. Con la Territorio esaminerò lo schema di decreto legislativo sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e lo schema di decreto legislativo sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. La Sanità esaminerà il ddl sulle malattie rare. La Territorio esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi. Infine la Politiche dell’Ue esaminerà legge europea 2019-2020.

L’Aula della Camera

Dopo le tensioni politiche di ieri, l’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per perseguire il confronto sul decreto sulle misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche, il cosiddetto decreto green pass. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata. 

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul decreto relativo alle modalità operative precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali dell'anno 2021, sulla pdl per la disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi e sulla pdl per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale. La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo per la lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti, lo schema di decreto legislativo sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e la pdl sulla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nei casi di lieve entità. La Bilancio esaminerà il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020 e le disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021. 

La Cultura esaminerà la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale dello spettacolo.  L’Ambiente esaminerà lo schema di decreto legislativo sull'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero d’informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali e lo schema di decreto legislativo sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. La Trasporti, assieme alla Lavoro, dibatterà sul decreto per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro. La Affari Sociali esaminerà il decreto sulle misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti. 



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