L'inizio dell’esame in Aula al Senato della legge di stabilità, previsto per martedì 16, slitterà con ogni probabilità a giovedì 18 dicembre. Il Presidente della Commissione Bilancio, Antonio Azzollini, ha infatti già annunciato che chiederà al Presidente Grasso di posticipare il vaglio dei documenti di bilancio a tale data. L'ordine del giorno dell'Aula sarà quindi rivisto dalla Conferenza dei capigruppo nelle prime ore di domani mattina. Lo stesso destino potrebbe toccare anche agli ordini del giorno delle Commissioni permanenti, stilati prevedendo che la legge di stabilità iniziasse il suo percorso in assemblea domani. Intanto, a partire da oggi, la commissione Affari costituzionali porterà avanti l'esame della legge elettorale, provvedimento sul quale si riverberano le tensioni tra Partito democratico e Forza Italia. Sottoscrittori del Patto Nazareno incaricati di trovare una formula elettorale in grado di non scontentare il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. La commissione Bilancio sarà al lavoro anche nella giornata di oggi; alle 16 scadranno i termini per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti presentati venerdì e sabato dal relatore e dal governo. Mercoledì la commissione Finanze inizierà l'indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea. Domani la commissione Sanità si riunirà per mettere nero su bianco la programmazione dei lavori.

Domani l'assemblea di Montecitorio si riunirà per ascoltare le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 18 dicembre. Punto all'ordine del giorno seguito dall'inizio dell'esame in Aula della legge di riforma della seconda parte e del Titolo V della Costituzione, lavori destinati a durare per tutte le sedute in programma. Secondo alcune indiscrezioni la Camera potrebbe anche essere convocata per la giornata di sabato o domenica, quanto si renderà necessario votare in terza lettura la legge di stabilità che si appresta ad essere licenziata dal Senato nei prossimi giorni. Domani la commissione Bilancio analizzerà la proposta di legge concernente l’introduzione del divieto di utilizzo della quota dell’otto per mille del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche devoluta alla diretta gestione statale per la copertura finanziaria delle legge. Nel pomeriggio di oggi la commissione Finanze svolgerà l'audizione del governatore della Banca d'Italia in merito alle tematiche concernenti l’attuazione dell’Unione bancaria europea e il credito all’economia, domani proseguirà invece l'esame delle risoluzioni sull'aumento delle accise su birra e alcool etilico. Domani le commissioni Ambiente e Attività produttive svolgeranno l'audizione di rappresentanti dei comuni di Pomarance, Monterotondo Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina e di rappresentanti della provincia di Viterbo, nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sulla produzione di energia da impianti geotermici; mercoledì, le stesse Commissioni, svolgeranno l'audizione di Piero Gnudi, commissario straordinario dell’Ilva, in merito al piano strategico di risanamento ambientale e di efficientamento energetico del polo siderurgico di Taranto. Sempre mercoledì, in commissione Attività produttive, il governo risponderà ad un'interrogazione sulla riconversione della centrale di Porto Tolle. Nella stessa giornata, in commissione Affari sociali, si svolgerà il seguito dell'audizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nell’ambito dell'indagine conoscitiva sul ruolo, l'assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell'Istituto superiore di sanità (ISS), dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.NA.S.). Giovedì il governo risponderà invece ad un'interrogazione sulle iniziative per evitare la carenza di farmaci salvavita e di medicinali per la cura di malattie degenerative.


Si apre una settimana fondamentale per il governo Renzi. La discussione sulla riforma costituzionale e la discussione sulla legge di stabilità sono due importanti banchi di prova per l'esecutivo. Renzi, nonostante le crescenti tensioni interne al Pd e le frizioni sul Patto del Nazareno, continua ad ostentare ottimismo: convinto che entro gennaio potranno essere portati a casa i voti sulla riforma istituzionale e la modifica della legge elettorale.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social