Nell’ultima settimana di lavori parlamentari prima della consueta pausa natalizia, l’Assemblea del Senato tonerà a riunirsi a partire dalle 16 di martedì per le comunicazioni del Presidente Piero Grasso sul nuovo calendario dei lavori concordato dalla Conferenza dei Capigruppo convocata alle 15 di domani.
Per quanto riguarda i lavori della Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo relativo all’istituzione e disciplina del servizio civile universale, al ddl, già approvato dalla Camera, sul contrasto al cyber bullismo e a quello sui minori stranieri non accompagnati. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di decreto ministeriale sul regolamento relativo alle modalità di costituzione delle camere arbitrali, di conciliazione e degli organismi di risoluzione alternativa delle controversie, e riprenderà il confronto del ddl sulle modifiche al Codice penale in materia di reati contro la Pubblica amministrazione. La Commissione Istruzione esaminerà lo schema di decreto legislativo sul Comitato italiano paralimpico, mentre la Commissione Agricoltura proseguirà l’esame dello schema di decreto ministeriale sul riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2015, relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi. La Commissione Industria proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo relativo alla disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni sull'esportazione e importazione di sostanze chimiche pericolose, e di quello sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite circa i prodotti alimentari, provvedimenti che saranno esaminati anche dalla Commissione Sanità. La Commissione Territorio riprenderà il dibattito sul ddl relativo alle misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni, sugli schemi di decreto legislativo relativi alla riduzione dell’utilizzo di borse in plastica e di quelli in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia d'inquinamento acustico.
Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento nell’arco di questa settimana l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi per l’approvazione della ratifica, già approvata dal Senato, dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino – Lione . Come di consueto mercoledì alle 15 è previsto lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Passando ai lavori delle altre Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sullo schema di decreto legislativo recante istituzione e disciplina del servizio civile universale e sulla pdl, presentata dal Movimento 5 Stelle, sull'elezione degli organi delle amministrazioni comunali. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di decreto ministeriale relativo al regolamento sulle modalità di costituzione delle camere arbitrali, di conciliazione e degli organismi di risoluzione alternativa delle controversie, la pdl di delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza e quella sulla determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale. La Commissione Cultura delibererà sull’ipotesi di un'indagine conoscitiva sulla bigliettazione dello spettacolo dal vivo.
La Commissione Ambiente discuterà gli schemi di decreto legislativo relativi alla riduzione dell’utilizzo di borse in plastica e quelli in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia d'inquinamento acustico, e si confronterà sulla pdl, già approvata dal Senato, relativa alle disposizioni in materia di aree protette e sulla risoluzione per una specifica legislazione a livello europeo in materia di tutela del suolo. Esaminerà poi diverse proposte di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), sulle discariche di rifiuti, sui rifiuti, sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, e infine sulle comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo relative sull’economia circolare. La Commissione Trasporti esaminerà la comunicazione della Commissione europea “Il 5G per l'Europa: un piano d'azione”. La Commissione Attività Produttive svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell'esame della proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla cooperazione tra le Autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori.
La Commissione Lavoro proseguirà il confronto sul ddl del Governo relativo alle misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e su misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato; in sede riunita con la Affari Sociali si confronterà sulla comunicazione della Commissione europea sull’avvio di una consultazione su un pilastro europeo dei diritti sociali. La Commissione Affari sociali esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo alla disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni sull'esportazione e importazione di sostanze chimiche pericolose e quello sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite per i prodotti alimentari. La Commissione Agricoltura proseguirà invece l’esame dello schema di decreto ministeriale sul riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2015, relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi.
Ieri, dopo giorni di attesa e di tensioni politiche, il Partito Democratico guidato dal Segretario ed ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha riunito la propria Assemblea Nazionale. L'appuntamento è stato l’occasione per una severa autocritica per il risultato del referendum e inizialmente avrebbe dovuto sancire l’apertura della fase congressuale fortemente spinta da Renzi così da ricompattare il partito e avere una piena legittimazione prima dell’imminente prossimo appuntamento elettorale. Ma così non è stato: nel suo intervento il segretario del PD ha affermato che "Il congresso sarebbe stata la scelta migliore per ripartire all'interno del Pd, dal giorno dopo ho pensato al congresso. Ma la prima regola del nuovo corso deve essere ascoltare di più, io per primo. Ho accettato i suggerimenti di chi ha chiesto di non fare del congresso il luogo dello scontro del partito sulla pelle del Paese e non piegare alle esigenze che sentivo le regole, non piegarle a nostro vantaggio. Faremo il congresso nei tempi, non come resa dei conti. La segreteria del partito è stata una mia mancanza. Da mercoledì prossimo tornerò a convocarla". Nelle intenzioni di Renzi c’è quindi quella di ripartire dal partito e dall’appoggio convinto al nuovo Governo guidato da Paolo Gentiloni.
Ma la vera novità del giorno riguarda la legge elettorale e consiste nella proposta di tornare al Mattarellum. Nel suo intervento Renzi è stato molto chiaro: "Alle altre forze politiche chiediamo di non fare melina sulla legge elettorale. Abbiamo messo la fiducia sull'Italicum per chiuderla, perché sono venti anni che non si chiude. Vogliamo l'ultima occasione di maggioritario o scivoliamo verso il proporzionale? Vi propongo di andare a guardare le carte sull'unica proposta che ha la possibilità in tempo breve, che ha visto vincere centrosinistra e centrodestra, ha visto vincere l'Ulivo di Prodi e porta il nome di Mattarella". La soluzione sembrerebbe essere ampiamente condivisa dalle diverse anime del Partito Democratico e trova il consenso anche della minoranza guidata da Roberto Speranza e Pierluigi Bersani. La palla passa ora alle restanti forze politiche: per il momento Matteo Salvini della Lega Nord si è detto disponibile all’ipotesi purché si vada a votare il prima possibile e anche il Governatore della Liguria ed esponente di Forza Italia Giovanni Toti ha affermato che Berlusconi è disponibile e che “Se si apre subito, in Parlamento e alla luce del sole, una discussione seria che parta dal Mattarellum o da altre proposte presentate dai partiti, noi siamo pronti a sederci al tavolo”. L’attesa ora è tutta per il responso del Movimento 5 Stelle che essendo la seconda forza del Parlamento potrebbe risultare centrale nel dibattito per la modifica della legge elettorale, anche se in molti sostengono che all’indomani dell’ennesimo scandalo al Comune di Roma la volontà di andare subito al voto si sia fortemente ridimensionata.
Nei prossimi giorni, e non oggi come precedentemente previsto, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dovrà sciogliere la delicatissima questione della nomina di di viceministri e sottosegretari. In ballo non ci sono solo le conferme degli uscenti, che secondo moltissime indiscrezioni si annunciano numerosissime, e in questo caso bisognerà verificare se e come i verdiniani potranno tornare in partita e quindi in maggioranza. Ci sono poi da riempire altre due caselle importanti: quella divicepresidente del Senato dopo l’approdo di Valeria Fedeli alla guida del Ministero dell’istruzione e quella diPresidente della commissione Affari costituzionali lasciata dalla neo-ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro.