In attesa della pausa natalizia dei lavori parlamentari, che riprenderanno l’11 di gennaio, domani il Senato avvierà l'esame in terza lettura della legge di Stabilità e del bilancio dello Stato. Provvedimenti che si accingono ad essere approvati definitivamente, con il probabilissimo ricorso al voto di fiducia, dopo un rapido passaggio in Commissione Bilancio nella giornata odierna. Al termine delle votazioni sulla manovra di finanza pubblica riprenderà l'esame del disegno di legge di riforma della Rai. Domani pomeriggio la commissione Affari costituzionali sarà chiamata a fornire il parere sullo schema di decreto legislativo recante modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l'adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione. Le altre Commissioni permanenti hanno deciso di non riunirsi nel corso della settimana per favorire la velocizzazione dei lavori dell'assemblea.
Alle 15 la Camera avvierà l'esame delle mozioni concernenti iniziative per rilanciare la collaborazione con la Russia in relazione alla minaccia terroristica di matrice jihadista, nonché per riconsiderare la questione delle sanzioni. Successivamente saranno illustrate le questioni pregiudiziali presentate ai disegni di legge di conversione dei dl sulla cessione dei complessi aziendali Ilva e sul finanziamento di interventi nella città di Roma e nelle periferie delle città metropolitane. Provvedimenti che saranno esaminati anche durante la seduta prevista nella giornata di domani. Entro la settimana potrebbe essere approvato definitivamente il collegato ambientale. Nel pomeriggio di domani la commissione Affari costituzionali porterà avanti il dibattito sulle proposte di legge in tema di contrasto e prevenzione del conflitto di interessi. Domani il governo si presenterà in commissione Finanze per rispondere a un'interrogazione sul saldo tra pagamenti e incassi pagato dal Ministero dell'economia e delle finanze nel 2015 e nel 2016 in relazione agli interest rate swap di duration; proseguirà poi il confronto sulla risoluzione sulle “Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia”. Domani la commissione Trasporti e la commissione Giustizia inizieranno l'esame della proposta di legge con cui si intende introdurre il reato di omicidio stradale nell'ordinamento penale: provvedimento giunto alla sua terza lettura. Sempre domani proseguirà, in commissione Attività produttive, l'esame del testo unificato contenente “Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore”. Oggi la commissione Affari sociali fornirà il suo parere sul ddl di conversione del decreto-legge con cui si intende favorire la cessione a terzi dei complessi aziendali Ilva.
Il voto in programma al Senato nelle prossime ore concluderà l'iter della legge di Stabilità. Un testo sul quale il governo di Matteo Renzi punta molto. Il presidente del Consiglio lo ha confermato anche nelle ultime ore rivendicando il taglio delle tasse sulla prima casa, gli sgravi per le assunzioni nel Mezzogiorno, l'introduzione del super-ammortamento per gli investimenti nelle aziende e il finanziamento al comparto sicurezza. Respingendo quindi al mittente tutte le accuse formulate dalle opposizioni negli ultimi giorni. La vera prova del nove sullo stato di salute dei conti pubblici è però rimandata: tra qualche mese la Commissione europea emanerà infatti il suo giudizio definitivo sulla manovra targata Renzi-Padoan, testo basato sull'aumento del rapporto tra deficit e Pil e che prevede spese in grado di sforare i 34 miliardi di euro. Scelte che potrebbero non piacere per niente a Bruxelles, da sempre interessata al contenimento del debito pubblico. Renzi, nelle sue vesti di segretario del Partito democratico, sarà poi chiamato a continuare ad organizzare l'appuntamento con le elezioni amministrative di maggio. Le partite più importanti restano quelle in programma a Roma, Milano e Napoli. Sfide fondamentali per garantire un futuro alla compagine di centrosinistra anche a livello nazionale. Sullo sfondo restano poi le vicende geopolitiche. Nelle prossime settimane le Camere potrebbero essere chiamate a pronunciarsi sull'invio di truppe in Iraq.
Infine, da segnalare che prima della pausa per le festività, il 23 o il 24 dicembre, è in programma quello che dovrebbe essere l’ultimo Consiglio dei Ministri del 2015; all’ordine del giorno, al momento non diramato, dovrebbero esserci il consueto decreto-legge di proroga di termini legislativi in scadenza e un pacchetto di decreti legislativi attuativi della riforma Madia sulla Pubblica Amministrazione. Tra questi, secondo indiscrezioni, anche quello che interviene sulle società che operano nel settore dei servizi pubblici locali che dovrebbe, tra l’altro, assegnare all’Autorità per l’energia alcuni compiti di regolazione nel settore dei rifiuti.