In serata dovrebbero iniziare le votazioni sugli oltre 7.800 emendamenti presentati al ddl di riforma costituzionale con cui si intende modificare la seconda parte della legge fondamentale e il Titolo V. Sel, Lega Nord e Movimento 5 stelle non hanno nessuna intenzione di tirarsi indietro, il loro ostruzionismo sarà accompagnato anche da quello messo in atto dai frondisti di Forza Italia e dalla minoranza del Pd. Il numero di emendamenti potrebbe dilatare a dismisura i tempi, perché su ognuno di essi i senatori proponenti possono intervenire sia per illustrarlo brevemente sia per fare una dichiarazione di voto. Va pure aggiunto che, a complicare il calendario, vi è la necessità di approvare quattro decreti del governo, tanto è vero che giovedì l'Aula dovrà esaminare il decreto competitività e lunedì 28 il decreto cultura. “Finestre” che potrebbero essere chiuse molto rapidamente ricorrendo all'apposizione della questione di fiducia qualora la discussione sul ddl costituzionale dovesse essere ancora molto lontana dal voto finale. Il governo e la maggioranza starebbero pensando di ricorrere al contingentamento dei tempi previsto dall'articolo 55, comma 5 del Regolamento: la maggioranza può cioè stabilire il tempo complessivo che ciascun gruppo ha a disposizione nei suoi interventi nelle dichiarazioni su ogni emendamento. Questo significa che una volta esauriti i tempi complessivi, si vota senza ulteriori interventi, il che richiede comunque parecchio tempo. Inoltre, quando viene approvato un emendamento, come quelli proposti dai relatori, decadono tutti gli altri riguardanti quel determinato comma o articolo del ddl. I frondisti potrebbero però ricorrere ad un'arma sugli emendamenti che riguardano la provincia autonoma dell'Alto Adige: il regolamento del Senato permette infatti di ricorrere al voto segreto sulle norme riguardanti le minoranze linguistiche. Nessuno può fare previsioni sull'esito delle votazioni previste per tutta la settimana.
A partire della seduta di oggi la commissione Finanze riprenderà la propria indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra i contribuenti e fisco. Dalla mattinata di oggi, e sino a giovedì, le commissioni riunite Industria e Territorio entreranno nel vivo dell’esame del decreto-legge sulla competitività. Oggi, domani e giovedì proseguirà in commissione Sanità l'esame delle “Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale”.
La Camera inizierà la discussione generale sul disegno di legge di conversione del dl relativo all'esecuzione penale e all'ordinamento del Corpo di Polizia penitenziaria, argomento seguito dalla discussione del progetto di bilancio 2014 e del consuntivo 2013 di Montecitorio. Domani alle 11 si dovrebbe esaminare la domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Galan; successivamente e nelle sedute di mercoledì e giovedì continuerà l'analisi dei ddl di conversione dei decreti-legge sull'esecuzione penale e l'efficienza della giustizia. Nella giornata di giovedì si terrà la votazione sul conto consuntivo e sul bilancio della Camera. Mercoledì la commissione Finanze riprenderà l'esame dei testi con i quali si intende favorire il rientro dei capitali detenuti all'estero e il potenziamento della lotta all'evasione fiscale. Domani e giovedì la commissione Ambiente riprenderà l'esame del testo collegato all'ultima legge di stabilità contenente “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. Sempre domani, insieme alla commissione Attività produttive, andrà avanti l'esame delle risoluzioni sulla revisione del sistema delle autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi e modifica della normativa sulla materia. Giovedì la commissione Trasporti svolgerà un'audizione dei rappresentanti di Assofer nell’ambito dell’esame di una proposta recante “Disposizioni per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci”. Domani si svolgerà in commissione Affari sociali l'audizione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla vicenda relativa al protocollo di intesa tra Governo Italiano, Regione autonoma della Sardegna e Qatar Foundation, avente ad oggetto il completamento e la gestione dell’ospedale San Raffaele di Olbia. Mercoledì andrà avanti l'analisi delle proposte di legge relative all'assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare, il giorno seguente prenderà il via l'indagine conoscitiva sul ruolo e sull’assetto organizzativo dell’Istituto superiore di sanità (ISS), dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.NA.S.) e sulle prospettive di riforma.
Il presidente del Consiglio dovrà cercare di rafforzare la sua maggioranza. L'assoluzione di Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile ha finito per dare nuova linfa a Forza Italia. Tanto che sarebbero subito iniziati i colloqui con il Nuovo centrodestra di Alfano per cercare di capire se ci siano i margini per una collaborazione. Un piano che potrebbe rendere inefficaci il “Patto del Nazareno” e gli accordi tra il Pd e Forza Italia riguardanti la modifica della legge elettorale. Il Partito democratico continua a mostrarsi ottimista ma è innegabile il momento di difficoltà. A pesare non c'è solo l'ostruzionismo sulla riforma costituzionale della minoranza interna ma anche la parziale sconfitta del premier in sede europea. L'aver promosso la candidatura di Federica Mogherini alla carica di Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea si è rivelato un autogol, così come segnalato da qualche commentatore vicino al centrosinistra. Un avvio incerto del semestre italiano di presidenza che potrebbe finire per condizionare il mandato italiano. Palazzo Chigi dovrà poi cercare di far iniziare l'iter di alcune importanti riforme prima della pausa agostana. La delicatezza di alcuni argomenti – pubblica amministrazione, delega fiscale e diritto del lavoro – non permette di temporeggiare.