Giovedì alle 15 il Parlamento è convocato in seduta comune per l'elezione del presidente della Repubblica. Con tutta probabilità le prime tre votazioni non permetteranno di scegliere un candidato. La quarta votazione si dovrebbe svolgere nel pomeriggio di sabato. Nessuno appare in grado di stabilire se il prossimo inquilino del Colle sarà proclamato entro la settimana.

Nel pomeriggio di oggi riprenderà al Senato il dibattito sulla legge elettorale, tema in grado di dividere il Pd e di scatenare il filibustering delle opposizioni. Il voto finale di Palazzo Madama dovrebbe arrivare entro la serata di domani. La commissione Affari costituzionali accantonerà il ddl governativo sulla riforma della Pubblica amministrazione per riprendere, nella seduta di domani, il confronto sulle proposte di legge in tema di contrasto del cyberbullismo e revisione dello Statuto speciale del Friuli-Venezia Giulia. Domani la commissione Finanze continuerà ad ascoltare il viceministro delle Finanze, Luigi Casero, sull'attuazione della Delega fiscale; mercoledì proseguirà l'indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea con l’audizione dei rappresentanti di Veneto Banca. Mercoledì mattina le commissioni Industria e Ambiente ascolteranno i rappresentanti della Cassa Depositi e prestiti e Claudio Riva, presidente della Riva Fire Spa, in relazione al disegno di legge di conversione del dl sulla nazionalizzazione dell'Ilva. Nel pomeriggio e nella giornata di giovedì porteranno avanti l'istruttoria del provvedimento. Oggi e domani le commissioni Giustizia e Ambiente proseguiranno il confronto sulle proposte di legge sui delitti contro l'ambiente.

Da oggi sino a mercoledì l'assemblea di Montecitorio continuerà a votare gli emendamenti presentati alle proposte di legge di modifica della seconda parte e del Titolo V della Costituzione. Come deciso dalla Conferenza dei capigruppo la scorsa settimana, non si arriverà sino al voto finale. Le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio proseguiranno l’esame del ddl di conversione del decreto-legge Milleproroghe. Domani la commissione Finanze audirà il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, sull'attuazione della delega per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. In commissione Ambiente, nella giornata di mercoledì, inizierà l'esame della proposta di legge di iniziativa popolare “Rifiuti zero: per una vera società sostenibile”. Domani sarà discussa dalla commissione Attività produttive una risoluzione sulla definizione di un piano strategico di rilancio dell'industria dell'alluminio primario in Italia. Nel pomeriggio di mercoledì sarà invece audito l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, sulle strategie generali del gruppo. Domani e mercoledì sarà portato avanti dalla commissione Affari sociali il confronto sulla legge delega di riforma del Terzo settore.

Il presidente del Consiglio entra nel vivo della partita per la successione al Quirinale. Il voto per il Colle rappresenta un importantissimo banco di prova per la sua segreteria. Renzi dovrà dimostrare di essere in grado di dribblare veti incrociati, imboscate della fronda e franchi tiratori. La partita non è delle più semplici. Con tutta probabilità, senza un accordo con Silvio Berlusconi, non sarà possibile arrivare all'elezione di un nuovo presidente della Repubblica. Pd e Forza Italia sono entrambi lacerati da una contrapposizione intestina e le mosse sbagliate dei rispettivi leader rischiano di lasciare il pallino del gioco nelle mani delle varie correnti. Sono tre, tutti al momento plausibili, i profili immaginati da Renzi per il prossimo Capo dello Stato: il politico, opzione che vuole Berlusconi e il Pd, il tecnico e la carta di riserva da calare se non si dovesse trovare la quadra. Aumentano le quotazioni di tutti gli ex segretari di partito, il sindaco di Torino, Piero Fassino, sarebbe il favorito e pare in grado di raccogliere le preferenze degli ex Margherita. Sul fronte dei tecnici mantengono le quotazioni Ignazio Visco e Pier Carlo Padoan, nomi particolarmente cari alla Commissione europea e alla Bce. Il centrodestra voterà per il liberale Antonio Martino durante i primi tre scrutini mentre Ncd sosterrà il nome di Casini. Tutta da decifrare la strategia del Movimento 5 stelle, per il momento sembra che i pentastellati si chiamino fuori dal TotoQuirinale.



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